Camminata solidale, il Paesello mio ha raccolto di nuovo la sfida: in piazza per aiutare chi ha bisogno. E questa volta si tratta di una bambina, classe zeronove come dicono tra di loro i ragazzi, malata oncologica e della sua famiglia.
Trasferimento in ambulanza in un viaggio della speranza verso l'ospedale Bambino Gesù, la sistemazione degli adulti, tutte le spese del caso: Serena ha bisogno concreto, ma anche della vicinanza personale e delle nostre preghiere, per chi crede. E le Fatine hanno organizzato una raccolta fondi, affiancandosi a tutto ciò che già si sta facendo in pubblico e privato.
Domenica di freddo novembrino con un sole speciale su cielo azzurro: dall'arco di piazza giro del Sor Pasqale e ritorno, palloncini colorati, sporta di stoffa nuova nuova per l'occasione con matite personalizzate. Foto lungo il tragitto, chiacchiere a quantità e sorrisi: le camminate uniscono, raggruppano e spronano.
Nella cassettina sono confluite le donazioni di chi ha camminato, di chi si trovava nei paragi, di chi non potendo essere presente ha delegato: a tutti un grande ringraziamento.
Nelle difficoltà della vita, nella lotta quotidiana, nei momenti difficili sapere di poter contare anche materialmente sulla comunità è un grande aiuto e un motivo per non perdere la speranza.
Perché di questo poi è fatto l'uomo, la speranza che non venga mai meno in un futuro migliore.
E rendersi conto che per la Giornata dei diritti dei bambini non si portano avanti solo chiacchiere o promesse di buoni propositi, ma fattivamente si scende in campo e si aiuta: insieme, famiglie, adulti e bambini, giovani e vecchi, a due e a quattro zampe.
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