martedì 10 dicembre 2024

GIUSTAPPOSIZIONI GRECHE

  E ci siamo ritrovati congiunti come il participio, in sala seduti con la professoressa Palombi alla scrivania di comando in posizione attributiva tra noi e l'anacoluto, perché intanto la sinestesia era fraseologica.

 Assoluto il genitivo, un sigma a indicare il nominativo maschile singolare, tra un aoristo elegante e puntuale e un aggettivo possessivo di grazia, la scure del contadino si è abbattuta sulla pietra in un allungamento sospetto: il serpente non ha per questo accettato l'amicizia.

 Mai fidarsi di un Lisia qualsiasi: il logografo lo devi pagare profumatamente se ti vuoi sbarazzare dell'amante della moglie, altrimenti chiedi a Odisseo come si è comportato con il Ciclope, povero pezzo primitivo.

 Sarà vera civiltà? Ad Euripide l'ardua sentenza, dopo tre drammoni, la fine dell'agone chiede satira, meglio se arrosto tutt'al più lessa, perché cruda lascia senza progresso.

 Odisseo simbolo di civiltà ha diviso gli animi, bevuto il vino e chiesto ospitalità, per Giove Xenio, perché Polifemo dolce e gentile tutti lo vedevamo bene tranne quell'antipatica di Galatea, ninfetta!

 Penultima lezione, si conclude martedì prossimo il corso gratuito a Viterbo. 

 E poi certi hanno il coraggio di affermare, anzi l'ardire, che il greco e, in assoluto, la cultura classica non sia più di moda...che escano dalla grotta per l'altra uscita!

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