giovedì 18 dicembre 2025

BRACCIA PRESTATE AL MERCATINO

  E niente, permettetemi il gioco di parole, per quei dolci alunni delle terze che stamani per una rara congiuntura astrale si sono ritrovati insieme, uniti e solidali a lavorare di forbici e colla a caldo, glitter e pannolenci per realizzare oggetti da esporre al mercatino. Gran parte della materia prima è stata messa a disposizione da Liana, che insieme alla professoressa Pontillo ha guidato in modo sapiente ma calmo i ragazzi e le ragazze, nel lavoro di fino, nel particolare con grande pazienza.

 Decorazioni natalizie, segnalibri, oggettistica varia e colorata che poi sono finiti su uno dei due tavoli rettangolari della biblioteca per il mercatino appunto. E non è finita qui... perché quelli di terza A prendendo in mano la situazione si sono anche offerti come mercanti in fiera: offerte rilanci resto e prenotazioni.

 Tutto il ricavato di tanto lavoro sarà utilizzato per libri, probabilmente orologio da parte, una palla da pallavolo, materiale scolastico a disposizione degli alunni e tutto quello che serve quotidianamente a settanta alunni e una ventina di adulti.

 Il ringraziamento più grande, oltre ai colleghi, ai genitori che hanno raccolto l'invito e a chi ha donato le proprie creazioni per una giusta causa. Grazie.

Domani, venerdì 19, una seconda puntata del mercatino per i ritardatari per coloro che hanno solo guardato e vogliono pensarci per chi ha prenotato e deve ritirare.

 In allegato alcune immagini dei lavori in corso durante la supplenza, quando tutto è filato liscio e non ci sembrava vero...






martedì 16 dicembre 2025

IL CALENDARIO DI CIVICA IN SALVO

  Abbiamo un compito molto importante da portare a termine tra fine gennaio e i primi di febbraio: realizzare un calendario tutto nostro, autoprodotto.

 Siamo una costola dell'Istituto Comprensivo XXV Aprile di Civita Castellana, esattamente il Plesso Salvo D'Acquisto di Faleria, provincia di Viterbo, secondaria di primo grado e dobbiamo realizzare appunto un calendario mensile come progetto di educazione civica.

 Oggi abbiamo elaborato un regolamento da supporto al lavoro corale, una strada maestra per la realizzazione e la scelta delle immagini, punto estremamente delicato in una scuola in cui convergono settanta ragazzi tra gli undici e i quattordici anni, carichi di attesa speranze e scelte superiori.

 Ecco i vari punti da seguire:

  • Un'immagine unica mensile, il calendario sarà composto da dodici illustrazioni totali.
  • Ogni alunno realizza un'immagine per la giornata scelta per ognuno dei tre mesi assegnati alla classe.
  • Ogni classe seleziona al proprio interno non più di dieci elaborati, da sottoporre poi alla giuria scolastica.
  • Ad ogni mese si abbina: la giornata mondiale, una frase ad effetto, il consiglio di un libro, di un albo illustrato, si un film e di una canzone.
  • A fine gennaio si organizza una mostra di tutti i disegni selezionati prima, che saranno "anonimi", vanno scritti sul retro nome dell'artista e classe.
  • Esposizione nella classe di appartenenza, sui banchi liberi e dislocati per la visita.
  • Flusso ordinato, accompagnato dai docenti e circolare.
  • Si esprime un solo voto a testa per ogni mese, esclusa la propria classe. Voto cartaceo con numero  assegnato al disegno e mese che rappresenta, da inserire nelle urne che vengono posizionate sulla cattedra.
  • Lo spoglio nell'aula della 1A, a cominciare da gennaio.
  •  In caso di parità, si procede con una votazione per alzata di mano immediata.
 Ci abbiamo messo un bel po' a ragionare di queste indicazioni, dovrebbero essere efficaci.

 Classe 2A, con il supporto delle docenti di inglese e lettere.

mercoledì 10 dicembre 2025

CHE COS'È LA SCUOLA?

La scuola è un luogo di apprendimento, dove si cresce; può essere pubblica, privata o paritaria ed è obbligatoria fino a sedici anni. All’inizio si comincia con i concetti di base: leggere e scrivere, poi si viene a contatto con i valori importanti come l’educazione e il rispetto per il prossimo.

A scuola si socializza, si conoscono tante persone e si stringono amicizie. Si impara ad ascoltare l’altro e a non giudicare le persone; è un posto che possono frequentare tutti, grandi e piccoli, soprattutto gli stranieri per la lingua, il calcolo, il disegno. Anche le mamme possono studiare: se vogliono imparare, la scuola le accoglie.

Convivere in tanti in aula è difficile, condividere spazi comuni è difficile e rispettarli ancora di più: qualcuno danneggia, sporca o imbratta così quello che era pulito e bello diventa sporco, brutto e vergognoso.

A volte può apparire noiosa e spesso gli alunni si lamentano, qualcuno detesta la scuola perché è impegnativa e bisogna faticare molto per raggiungere importanti obiettivi. Si rispettano le regole a scuola e si tiene un comportamento opportuno, si diventa maturi e consapevoli anche di poter sbagliare.

La scuola da fuori sembra un edifico come tanti, ma in verità è una prigione. Così dicono quelli che non studiano tanto o semplicemente non hanno voglia di passare lì dentro tutte quelle ore. Alle medie si rimane sei ore per cinque giorni a settimana.

A scuola puoi trovare compagni cattivi o buoni e professori simpatici o no, severi o meno, che ti insegnano tante materie e alcuni ti catturano con le loro spiegazioni. Capisci il rispetto per il mondo che ci circonda, che è uno solo e ce ne dobbiamo prendere cura proprio noi ragazzi.

A scuola si parla spesso del nostro futuro, i grandi sono fissati con questi discorsi e si dimenticano che noi viviamo il presente, l’oggi e già la verifica di domani ci mette ansia!

Certo a scuola potresti incontrare anche i bulli, gnomi armati di cattiveria circondati dalla loro armata che serve a mantenere il loro potere altrimenti da soli avrebbero paura, ma tu non ascoltarli; cerca gli amici di cui ti puoi fidare e a cui chiedere aiuto ce ne sono tanti, ma li trovi specialmente in bagno lontano dalla ricreazione.

 Questo testo nasce da un laboratorio di scrittura in 2A dopo aver letto un albo illustrato e qualche brano dai romanzi che vedete in foto. Stavamo fuori, crogiolati al sole di dicembre, ultime ore della giornata. Proprio quello che ci voleva.



martedì 9 dicembre 2025

PALLONCINI BIANCHI PER BRIO

Tra venerdì 5  e sabato 6 dicembre si è consumata una tragedia terribile: è morto un ragazzo di soli quindici anni, classe 2010, alto e fisicamente piazzato. Federico era di Faleria, ma ha sempre frequentato le scuole di Rignano, usciva lì con gli amici e giocava al calcio, era conosciuto e amato in tutte e due i paesi, ora lo ricordano in tanti con messaggi, foto, striscioni e graffiti sui muri cittadini.

Chi di noi milita nel Rignano lo ha conosciuto, ci ha parlato e ha potuto apprezzare il suo carattere, un leader per la sua squadra, forte fuori e dentro il campo da gioco. Chi ha avuto la fortuna di frequentarlo sa quanto fosse simpatico, una persona speciale che ti faceva ridere con le sue battute, che ora rivolgerà sicuramente agli angeli in paradiso. Con la sua sensibilità sapeva starti vicino, informarsi per i giorni no e farti sentire importante, ma senza essere invadente.

Noi siamo rimati tutti a bocca aperta appena si è diffusa la notizia, perché sui social ancora erano visibili le sue storie e le sue foto, ma già lui non c’era più, lo avevamo incontrato il giorno prima agli allenamenti del pomeriggio. Questo fatto ci ha sconvolti, ci ha provati, un enorme dispiacere ha oscurato le nostre giornate spensierate e libere, non è giusto perdere la vita così giovani e in modo così straziante.

Ripensare ai momenti condivisi ora fa male, perché quando si vive la quotidianità non si riesce a dare il giusto peso a ogni singolo incontro, discorso o scambio di battute, come se fosse scontato, invece poi arrivano certe notizie e il mondo si ferma.

Scrivere cosa si prova in questi casi non è per niente semplice, il sorriso si è smorzato sulle nostre facce, la mancanza di un amico non si può esprimere in poche parole, è come un puzzle incompleto.

Oggi a scuola abbiamo lanciato dei palloncini bianchi dal cortile esterno, abbiamo chiesto alle professoresse questo momento di riflessione e raccoglimento, ma stiamo soffrendo perché non capiamo e non accettiamo di perdere così un amico.

Ciao Ninja, vola alto e sorridi sempre, noi ti porteremo nel nostro cuore.


Le ragazze e i ragazzi della terza A e della terza B della Salvo D’Acquisto di Faleria.


domenica 30 novembre 2025

CHE COS’È UNA PROFESSORESSA

 Professoressa è chi insegna dalle medie in su, perché all’infanzia e alla primaria si chiama maestra; insegna ai ragazzi quello che ha imparato da bambina, il suo non è un lavoro ma una missione, una gran voglia di trasmettere l’istruzione di generazione in generazione. Fa un po’ di tutto, dando il massimo di sé, organizzando eventi sia in orario scolastico che extra, a cui alla fine partecipano massimo in cinque.

Può insegnare qualunque materia oppure essere il sostegno di chi ha delle difficoltà, può assegnare i compiti, ma tanti compiti e durante le interrogazioni può fare domande semplici oppure difficili, spiega mentre legge il libro di testo oppure con il power point. La coordinatrice di classe è la capo, può fare tutto quello che vuole: cambiare i posti, mettere le note, convocare i genitori a colloquio e allora sono dolori.

Il professore è quello che ci dà tutto e a lui non diamo nulla indietro; non c’è mai stato uno che sta in aula seduto alla cattedra, fa il suo lavoro ma non trasmetta niente. Rimane seduto oppure si alza e cammina tra i banchi, controlla tutto e non gli sfugge niente, ha lo sguardo da aquila.

Che siano amati o odiati i professori dipende da quali emozioni provano gli alunni verso di loro, comunque i paragoni tra classi non si devono mai fare. Un professore può essere gentilissimo e paziente, cerca sempre soluzioni, se prendi un quattro d’istinto vai da lui e allora ti consolerà. Oppure no, ma in effetti non è mica il suo lavoro stare simpatico alla classe. È un essere maligno il professore, a volte, che desidera solo far soffrire i ragazzi in modo da cibarsi della loro voglia di vivere e di impegnarsi.

La professoressa anche dopo le ore scolastiche pensa a cosa spiegherà il giorno dopo e, anche se ha una vita privata, spesso perde il suo tempo a correggere verifiche non proprio perfette: non è contenta di mettere brutti voti, anzi tutto il contrario e ne rimane dispiaciuta perché pensa che la colpa sia la sua. Un insegnante cercherà sempre di far appassionare gli alunni alla disciplina, ma si offenderà quando scoprirà che la sua è l’unica materia in cui gli alunni hanno insufficienze.

I professori commettono un grave errore se coinvolgono nella punizione tutta la classe quando solo uno sbaglia; preparano verifiche programmate per una data, però alcune volte le fanno svolgere anche a sorpresa, ma solitamente quelle a sorpresa arrivano quando gli alunni esagerano e li fanno arrabbiare.

Molto attento agli errori, soprattutto nella materia tecnologia, perché se appoggi la riga anche di un millimetro di fuori, ti dirà che è storta, il professore ha una mente molto creativa, soprattutto quello di italiano, perché quando c’è il tema per la testa ha mille idee per far confondere gli alunni.

Il professore è uno spione, perché quando c’è un litigio si mette sempre in mezzo; nessuno è perfetto, quindi neanche l’insegnante, ma gli vogliamo bene lo stesso, è un punto di rifermento, un esempio per i ragazzi, uno che non deve lasciare andare al vento le parole di un alunno che è stato bullizzato, ma allo stesso tempo l’insegnante non dovrebbe screditare davanti alla classe uno che ha una brutta scrittura sapendo che è disgrafico.

                                                                                                       GLI ALUNNI DI 3A


mercoledì 26 novembre 2025

LE PRESENTAZIONI FINITE MALE

Oggi era il giorno fissato per la consegna del libro accompagnato dalla merenda condivisa; purtroppo su dieci che si erano offerti di portare il vitto, solo in quattro hanno rispettato il patto. E già c’era nervosismo. La lettura e la presentazione fuori dall’aula, in cortile o sulle scale, sono meravigliose: stai vicino a chi vuoi, c’è l'aria fresca e stai anche più attento, però poi si tende a parlare e a giocare. Le attività all’aperto sono le più interessanti, non penso che a qualcuno piaccia rimanere in una stanza a scrivere testi invece di ascoltare le letture mensili, ma poi alcuni creano caos, si parla a voce sempre più alta sovrastando chi sta spiegando. Non a tutti piace leggere, ma ascoltare gli altri è molto interessante, scambiarci idee e punti di vista che vanno oltre la copertina di un libro ti apre tante curiosità.

Quando siamo usciti ognuno si è accomodato o sul pavimento o sulla sedia, in circolo per l’ascolto, ma quattro maschi hanno deciso di fare gli sciocchi, quando un’ape è arrivata a gironzolare nei dintorni, dicono che sia sempre la stessa, esagerati!

Gli insetti danno fastidio a tutti, ma senza tante sceneggiate e mettono paura ad alcuni : quelli non si scansano, si buttano proprio a terra e cominciano a saltare qua e là.

Sono uno di quelli che fa più subire alla classe e alcune volte siamo rientrati in aula proprio per colpa mia. All’interno del gruppo di compagni ci sono delle amicizie più strette, però se da uno “antipatico” viene lanciata una frecciatina scatta la fiamma, altrimenti si ride e ci si passa sopra.

Oggi mi sento un po’ delusa, faccio parte della classe che non è riuscita a rimanere tranquilla, calma, senza agitarsi, ci siamo proprio fatti riconoscere, la nostra non è proprio maturità e siamo lontani dal rispetto delle regole, che pure ci vengono ricordate.

 Io sono uno di quelli che ha paura dell'ape, evidentemente non si può avere paura, però con una sgridata quella non passa. Dovremmo restare in giardino e finire l'attività.

Idea! Mettiamo i più agitati accanto alla prof, magari si stanno zitti, pure mettere le note non sarebbe sbagliato, però sappiamo come ci si dovrebbe comportare, specie in queste lezioni carine e leggere.

Anche l'altra volta siamo usciti, ma il comportamento scorretto e le palline di carta hanno spinto la prof a riportarci in classe, oggi abbiamo di nuovo dimostrato di non riuscire a gestire la situazione, siamo incorreggibili!




martedì 25 novembre 2025

VIOLENZA VERBALE

 Giornata da onorare, il 25 novembre, contro la violenza sulle donne.
 Di testimonianze e buoni propositi è pieno il mondo reale e virtuale, foto articoli eventi e panchine non mancano, voglio comunque scrivere una mia riflessione a seguito dell'ultimo oltraggio, in ordine cronologico, verbale che ho subito, in casa mia per di più.
 Operaio di ditta regolarmente chiamata, con accordi presi e misurazioni e materiale pronto. Sono stata inondata di bestemmie insulti e minacce da codesto operaio, ripeto in casa mia dove sono io proprietaria e borsa di denari, perché il lavoro di un giorno, sì un giorno, non stava procedendo come quest'uomo aveva previsto nella sua testa.
 Il turpiloquio non era rivolto propriamente a me, ma a tutti gli esseri che respiravano vicini a e lontani, perché poi ha cominciato anche a telefonare e inveire contro il suo datore di lavoro.

 Perdita di calma, fretta nelle conclusioni, bassa gestione nella risoluzione dei problemi, inesistenti correttezza gentilezza e rispetto della mia dimora.
 Non sapevo come parare questo fiume in piena, non ho trovato le giuste parole di risposta, ma nessuno accanto a me mi difendeva o cercava una semplice soluzione tipo "riprendi fiato, controlla il respiro". 
 Una volta allontanato il tizio, ho mandato un messaggio vocale al capo ditta in lacrime, spaventata e sconvolta per l'unica colpa di aver chiesto un intervento in casa mia, aggredita e messa a tacere.
 Mi sono state fornite scuse solo per messaggio, dal capo, non dall'operaio, che il giorno dopo è stato sostituito, da una meno competente ma gentile.

 Per le scuse: è fatto così ma sa il suo mestiere, è rozzo e incivile ma innocuo, non te la prendere è abituato a parlare così bestemmie e parolacce, ma con tutti non è personale.

 Mai mi sarei immaginata di ritrovarmi vittima nel mio modesto appartamento, per un lavoro atteso e poi subito pagato. Con scuse cellulari. Perché di persona è difficile guardare negli occhi.

lunedì 24 novembre 2025

COSA POSSIAMO SCRIVERE PER LE DONNE

 Penso che la violenza in generale sia orribile, spero proprio che sparisca tutto questo dolore dal mondo. Le donne sono fragili, ancora oggi la parola di un ragazzo sembra valere più di quella di una ragazza. Anche se pugni e schiaffi fanno male, le parole sono più dolorose perché un’offesa può diventare una cicatrice permanente, che non si dimentica facilmente.

La donna non è un oggetto o un giocattolo. Le giovani hanno il diritto di pensare alla carriera e al loro obiettivo, di decidere della propria vita e di seguire le proprie passioni.

Per aiutare le donne che subiscono violenza dovremmo offrire disponibilità all’ascolto, non dovrebbero mai essere lasciate sole e strette forte forte in un abbraccio rassicurante.

La mossa importante è aiutare le donne che hanno subito maltrattamenti ad esprimersi, a combattere il silenzio che si crea intorno alla loro vita per denunciare e gli uomini dovrebbero provare le umiliazioni e il dolore che sentono le donne per cambiare atteggiamento e mentalità.

Fidarsi delle persone non è sempre facile, soprattutto dopo aver subito un torto; essere compresi è difficile, farsi capire è difficile, magari non ti prendono sul serio. Però possono rivolgersi alla famiglia o agli amici più stretti senza paura. Certo ci sono dei bugiardi che affermano di voler cambiare e che chiedono perdono, ma poi non cambiano e continuano ad essere violenti, ma non sono tutti così, ci sono persone di cui ti puoi fidare a scuola, al lavoro, nella quotidianità.

C’è chi afferma che la donna non può praticare alcuni sport, ma allo stesso tempo i maschi sono presi in giro se praticano danza.

Chi frequenta una donna deve sempre rispettarla nelle sue scelte, perché tutte noi vogliamo essere libere di scegliere; se ci trucchiamo o ci vestiamo bene lo facciamo per piacere a noi stesse prima di tutto, non andiamo certo in cerca della maleducazione dei maschi.

Ognuno deve gestire la vita come meglio crede, non sono gli altri a decidere cos’è giusto e cosa sbagliato, nessuno deve sprecare il dono più grande che ci è stato dato solo per piacere agli altri ed essere accettato.

Non esiterei ad aiutare una mia cugina o un’amica, la consolerei e cercherei la soluzione migliore per sottrarsi alla situazione orribile anche sfidando chi la maltratta, opponendomi a quell’uomo violento di persona, poi con una denuncia possibilmente.

Nessuno le deve giudicare cattive o poco di buono, però mi fa riflettere la vita condivisa sui social: alcune donne si mettono in mostra in modo inappropriato attirando giudizi cattivi e commenti anche spregevoli.

                                                                                                                    Gli alunni della classe 2A

                                                                                                                    Salvo D’Acquisto - Faleria


venerdì 14 novembre 2025

IMPRESA RIUSCITA, ANZI RIUSCITISSIMA

  È stato un compito arduo, abbiamo sofferto, ma si sa i traguardi raggiunti con difficoltà sono sempre i migliori.

 Abbiamo investito forze e denaro, abbiamo acquistato oggetti, ci siamo sacrificati per ciambelline al vino e in seconda battuta sono arrivate quelle al limoncello, abbiamo cercato nei fondi dei cassetti qualcosa da donare, abbiamo coinvolto famiglie amici e conoscenti, abbiamo fatto parecchia lagna nella vita reale e anche in quella virtuale, ma per una nobile causa.

 I ragazzi a scuola ne sono stati entusiasti, pronti con il borsello degli spiccioli e non solo: si sono aggiudicati il pezzo giusto alla prima occasione, ma anche il giorno dopo perché abbiamo riproposto un giro veloce al mercatino anche venerdì, sia per i piccoli che per i grandi.

 L'obiettivo era raccogliere fondi per l'acquisto di libri nella libreria convenzionata, gemellata con il nostro Istituto in un tempo ben preciso: e ci siamo riusciti! Siamo andati ben oltre ogni più rosea aspettativa, un risultato commovente che ci inorgoglisce.

 In libreria sono stati selezionati ben sedici volumi per i ragazzi, sono veramente un numero importante per la biblioteca scolastica della Salvo D'Acquisto di Faleria.

 Grazie di cuore a tutti coloro che hanno contribuito alla perfetta riuscita di questa iniziativa.

 In foto i libri che presto entreranno a scuola.

giovedì 13 novembre 2025

ASSALTO AL MERCATINO, IN SALVO

  Poteva essere un successo, c'erano tutti i presupposti, ma non un'ovazione com'è invece avvenuto.

 Quinta ora, sala della biblioteca in assetto di vendite: i ragazzi della 1A in veste di primi acquirenti e poi banditori, a seguire via via i grandi, a turno per non creare ingorgo assembramenti folla.

 E così hanno acquistato, comprato, preso, aggiudicato ma dopo aver donato naturalmente, perché gli alunni e i docenti questo hanno messo in pratica: donare oggetti nuovi o di seconda mano e acquistare altro, il tutto per una buona causa.

 Abbiamo allora disposto sul bancone tovaglia di carta verde e sistemato borse portafogli libri accessori cartoleria profumi e unguenti dolcetti portachiavi tazze... I ragazzi avevano tutti adocchiato l'oggetto da conquistare e qualcuno è rimasto a bocca asciutta, ma sempre con un dolce sorriso.

 Abbiamo raccolto già una cifra enorme per la nostra piccola comunità e non posso che ringraziare famiglie, amici e colleghi che oltre a sopportare messaggi e organizzazione hanno anche contribuito con donazioni.

 Domani, venerdì 14 novembre, replicheremo per chi volesse ancora acquistare chi non aveva abbastanza contanti chi ci avesse ripensato. Tutto sarà speso in libreria a Civita, quella gemellata con l'iniziativa a cui abbiamo aderito con entusiasmo.

 E dato che ci è venuto bene, ripeteremo lo scambio per Natale: i libri e il materiale non bastano mai nella scuola.

 In foto il prima e il dopo.




martedì 11 novembre 2025

CONTINUITÀ, SALVO DI QUINTA

  È successo di nuovo, abbiamo aperto cancello e porta ai bambini e alle docenti di quinta primaria, la Matteucci di Faleria e li abbiamo accompagnati a scoprire ambienti e persone che popolano la secondaria di primo grado, la Salvo.

 Appuntamento ore 10:30, il momento migliore tra le due ricreazioni quando ci siamo completamente svegliati e ancora non siamo troppo provati dalle infernali lezioni... Gli scolari di quinta erano emozionati, ma noi di più! 

 Ognuno al proprio posto, una frase ciascuno in italiano o in inglese, perché si sa siamo poliglotti e pure aperti all'Europa. La prof Giacinti ci ha assistito da vicino in supporto linguistico necessario.

Una volta dentro li abbiamo guidati lungo il corridoio e li abbiamo fatti accomodare in aula ad assistere ad una simulazione di lezione, per traumatizzarli subito ha cominciato la Corsi di lettere, poi è subentrata la Stornelli di tecnologia e in ultima battuta sono andati ad ascoltare buona musica.

 Tutto bene, ci siamo divertiti e questo è quello che conta. In foto un momento particolare della lezione di letteratura in 3B, dopo la declamazione di "A Silvia" da parte di Giulia ed Emanuele, Alessio ha preso la parola e ha spiegato un po' Leopardi e il suo rapporto con Teresa/Silvia, da notare la sua eleganza.

 Appuntamento a gennaio per l'apertura pomeridiana della Salvo in vista delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico, quando metteremo sul campo abilità e competenze civiche e non solo.

 Siamo una squadra fortissimi...

sabato 8 novembre 2025

PELLEGRINI DI SPERANZA DIOCESANI

  Sabato 8 novembre, pellegrinaggio alla volta di San Paolo fuori le mura, c'è tutta la diocesi di Civita Castellana riunita in preghiera con il proprio Pastore, il vescovo Marco Salvi.

 Dal Paesello partiamo con due pullman di diversa capienza, ci accompagnano padre Valdo e i suoi collaboratori, religiosi e laici. Ci sono signore anziani, signori di una certa età, ma anche famiglie giovani che rallegrano la comitiva e colorano il gruppo, sono bellissimi i pargoli, dolci morbidi e nanerottoli.

 Partenza in orario, prima tappa Chia e via verso Roma, con una sola fermata necessaria: all'arrivo un estuario di folla che si incanala nei controlli, poi ci raduniamo nel quadriportico centrale, ci bacia il sole di Roma, ci guarda San Paolo.

 Preghiere, invocazioni e canti con la chitarra; passaggio della Porta Santa, la messa per la diocesi è tradizionale, cantata e sentita.

 Per la pausa pranzo ci spostiamo al Santuario del Divino Amore, a prato: liberi giocano i piccoli, punto ristoro preso d'assalto e caffè d'obbligo.

 Catechesi sulla Speranza, momento anche dedicato alla confessione: ci sono delle "regole" giubilari da seguire, cerchiamo tutti di compiere i vari passaggi, compresi il rosario e le invocazioni.

 Speranza è un concetto profondo e difficile, guardarsi dentro e riflettere sul proprio essere non è mai semplice, ammettere le mancanze e i torti poi è uno scoglio che non sempre si affronta. Io mi sono rivolta a padre Fabio, ho bisogno di parole di conforto.

 Una giornata splendida e non solo per il meteo, una compagnia che veramente ha sentito i momenti di manifestazione di fede, la richiesta di perdono e riconciliazione.










venerdì 7 novembre 2025

RIUNIAMOCI, È GIUNTA L'ORA ❗

  Novembre si sa porta quel vago profumo di convivio cene rimpatriate, specialmente per chi come la sottoscritta tende a cercare gli altri, quelle persone con cui è stata bene, si trova in sintonia nonostante il passare del tempo e il trascorrere del lavoro.

 Quindi, organizziamo ❗

 Cosa? Una cena di venerdì 28 novembre o una colazione dolce e abbondante per sabato 29, tra Corchiano e Civita, perché quella zona lì da sei anni a questa parte è il nostro ombelico del mondo, il triangolo delle meraviglie, il ritrovo degli ex colleghi.

 Senza però che ricostituisca un nuovo ennesimo gruppo che poi ci prende male coni millemila messaggi e sondaggi, ho pensato di scrivere un semplice innocuo articolo e di buttarlo lì tra chi leggerà in rete, chi dai social e chi per passaparola.

 Quindi appena verrete in contatto con questo invito, lasciatevi convincere a partecipare e mandatemi un sì oppure chiedete informazioni.

 A chi è rivolto l'invito? A chi è stato o ha lavorato o lavora alla Salvo di Faleria, chi ha conosciuto quelle aule quei corridoi quei laboratori, chi vuole trascorrere un momento conviviale insieme ad altri docenti legati alla sede distaccata.

 A presto❗



lunedì 3 novembre 2025

CHE COS'È UN RAGAZZO? E UNA RAGAZZA?

  Laboratorio di scrittura creativa, con le terze a schiere riunite, un bel numero diviso in tre gruppi di lavoro: due a uno per i maschi.

 Leggiamo prima ad alta voce due albi illustrati di Beatrice Alemagna, poi lavorano essi sul testo: definire che cos'è un ragazzo - per i maschi, e una ragazza - per le femmine.

 Questo, aggiustato, l'elaborato che ne è uscito fuori, di cui nonostante sofferenze patimenti ed urla sono soddisfatta: a voi il piacere di leggere ed esprimere un parere.


Un ragazzo è un maschio troppo grande per essere definito bambino, ma troppo piccolo per essere un uomo. Un ragazzo va dagli undici ai diciannove anni, un essere umano non di sesso femminile.

Un ragazzo crede di possedere tutte le ragioni, di essere più forte delle ragazze. Il ragazzo è sempre affamato e cerca di saziarsi svuotando il frigorifero.

Un ragazzo è spesso puzzolente, specie dopo l’ora di ginnastica, si comporta da stupido e spesso lo vedi scontento, sta in fissa con lo sport e con i suoi interessi personali. Cura la sua forma fisica quando è malato di allenamento.

Un ragazzo si esprime con semplicità, ha un forte ego e cerca sempre di farsi notare; lavora instancabilmente e riesce a tirarsi fuori dalle situazioni complicate.

Un ragazzo ha idee grandi e coltiva grandi sogni, ma sta sempre a corto di soldi e allora ricorre alle mance dei nonni.


Una ragazza è pronta ad offrire sempre tanti consigli utili alle amiche, perché è paranoica, cerca di essere perfetta nel truccarsi, nel vestirsi e nel cospargersi di profumo.

Una ragazza appare fragile, a volte permalosa, ma può praticare anche sport e giochi maschili. E per questo viene giudicata.

Ogni ragazza ha un carattere difficile, c’è chi è introversa e chi è estroversa, ma nessuna rinuncerà mai ad un invito in gelateria.

Classi 3A e 3B della Salvo D'Acquisto di Faleria.






giovedì 30 ottobre 2025

SPIRITI GIOVANI IMPOVERITI

  Discussione in sala professori: ho una vecchia chitarra da piazzare, regalare, donare, vendere e farci qualche spiccio da spendere in libreria per altri volumi per la biblioteca scolastica.

 Il collega di sostegno/musica mi appoggia e incoraggia, ma certo è dura - afferma - perché i ragazzi oggi non suonano più. Come non suonano più? Casco dal pero, mi capita spesso. E già, continua, come non leggono così non suonano e non dipingono.

 Riflessione: un tempo il massimo dell'altezza intellettuale era la conoscenza delle arti liberali, la completezza dell'uomo stava nella musica nella poesia e nell'oratoria. Arti del trivio e del quadrivio, si indicavano.

Oggi?

 Abbiamo impoverito i nostri pargoli, spingendoli verso un rettangolo digitale che assorbe le loro energie vitali sul divano domestico? Al massimo uno sport in cui i genitori si accaniscono nella spasmodica ricerca del talento. Niente più cavalletto pennelli diapason e tempo lento?

 Corso di teatro gratuito nel Paese in cui insegno, andato a vuoto il primo incontro, non si è presentato nessuno e dire che la recitazione è quanto di più completo e ricco per esprimersi ed ascoltare gli altri, mettersi nei loro panni.

 Effettivamente la lettura pesa, costringe a riflessione e concentrazione che costa fatica, molti si liberano da tanto impegno, meglio visualizzare e scrollare per sciogliere la tensione. Lo sforzo di organizzare una biblioteca scolastica gratuita fruibile fornita non sta dando buoni frutti, mi sento un mezzo fallimento.

Artisti, abbiamo bisogno di artisti, creativi geniali particolari unici irripetibili disperati poveri ma veri e talentuosi. Non accontentiamoci del cotto e mangiato, del contenuto preparato da altri appositamente per creare dipendenza, distogliamo i nostri giovani dai pericoli del qualunquismo, del trito, del consumismo e dell'apparire.

 Io ci provo, i miei colleghi ci provano, la Scuola ci prova. I risultati non sempre riflettono la tigna.

martedì 28 ottobre 2025

IL COLLEGIO È SOVRANO

 Argomenti forti oggi in scaletta, siamo al collegio di fine ottobre e si tirano somme parziali e si progettano idee.
 Il Capo tiene il microfono in mano sin dal primo momento, dall'approvazione della seduta precedente agli ultimi progetti ginnici, stiamo allevando piccoli campioni.
 Si presentano i progetti, si accettano corsi di formazione, si cercano tutor ed esperti, le ore non bastano mai. E poi ancora le uscite sul territorio, le gite lunghe o viaggi di istruzione che dir si voglia, la continuità, siamo una grande famiglia.
 Inglese è una specialità di Istituto, dal corso Cambridge della Calabretta alle incursioni primarie della Fornicoli: organizziamo una ventina di ore di approccio al grado superiore, alle metodologie, alla perfidia dei professori, no non è vero siamo dolcissime. Parola di Maria.
 Ma siamo a Civita e non si può non parlare del Carnevale, che quest'anno è abbinato alla scrittura creativa nella realizzazione di maschere, con incroci trasversali. Il Capo è visibilmente soddisfatto per l'adesione al corso sulla gestione della classe, per la riunione in Comune con esito positivo, ma soprattutto quando è la volta dell'argomento valutazione. C'è una commissione al lavoro capitanata della maestra Vignolini, ci sono punti da proiettare di maxi schermo, procediamo!
 Chi opera nella scuola ha pieno diritto di discutere di scuola, voti, giudizio, gruppo, metodi e strategie; tutti gli altri sono decorazione, non strutturata e soprattutto avulsa dal contesto giornaliero, fatto di curricolo regolamento certificazioni inclusione disabilità genio e follia, o sregolatezza a fasi alterne.
 Ma quanto ci piace? Talmente tanto che rimaniamo ancora, una volta arrivato il rompete le righe, per gli ultimi suggerimenti e raccomandazioni.
 Gruppo coeso non teme nemici.






giovedì 23 ottobre 2025

C'ERANO LE ELEZIONI OGGI

  Nel giorno del Signore, Anno Domini...

Attesa per l'incontro, il primo ufficiale, tra i docenti e i genitori di classe, per eleggere i rappresentanti della componente genitoriale appunto. Tutta una tirata per alcuni docenti, per altri spostamento dalla sede centrale o da altro plesso, per raccordare le ore di attività funzionali.

 Abbiamo condiviso un momento conviviale, uno spuntino rigenerante accompagnato da caffè e biscottino, perché le parole dieta e incontro pomeridiano non possono essere inserite nello stesso contesto.

 Purtroppo alla conta mancavano in tanti, e noi che speravamo in un affluenza degna di nota, un fiume di madri e padri con cui confrontarsi, dal momento che abbiamo raggiunto un picco di iscrizioni che sfiora le sette decine, niente. In ogni aula si contavano su una o due mani i presenti purtroppo.

 Riunione per esporre i primi inghippi, le difficoltà iniziali, i progetti e le uscite didattiche/gite previsti nel corso dell'anno, ma anche scaramucce beghe regole e regolamenti.

 Schierati noi corpo docente da un lato ed esse mamme dall'altro, poi è sopraggiunto un padre: il discorso è breve e chiaro, si cerca l'unione delle forze, la linea comune di impegno nel seguire e guidare i ragazzi, assumendo ognuno le proprie responsabilità.

 Finito il nostro compito istituzionale, siamo tornati a casa, singoli per strade diverse, ma lo scambio di idee e impressioni non è mica terminato, no, ci mancherebbe. Messaggi e note vocali, meme dei social ad alleggerire una sensazione di spossatezza e forse amarezza.

 Manca sempre qualcosa, o qualcuno.

martedì 21 ottobre 2025

HO UN VIDEO VIRALE, FINALMENTE

 Ebbene sì, mi sono trovata per puro caso nel posto giusto al momento giusto: Viale dei Castagni sabato pomeriggio, 18 ottobre più o meno ore 18:30.

 Stavo tornando da una passeggiata per le vie medievali del Paesello mio quando ho udito in lontananza un rimbombo, un frastuono, un rombare di spari: erano fuochi d'artificio tricolori che si stagliavano sul cielo al tramonto. A destra il maestoso Castello Orsini, ultima dimora di papa Niccolò III, a sinistra la Torre dell'orologio, che scandisce la quotidianità sorianese.

 Gli spari provenivano proprio dalla Torre baluardo rocchiciano: stavano di nuovo festeggiando l'agognato gonfalone, il palio delle contrade vinto dopo ventisei anni di magra attesa e sberleffi, da aggiungere inoltre il primo posto nei giochi popolari in piazza appena conquistato.

 Nel loro modo sobrio, senza dare troppo nell'occhio, i contradaioli hanno offerto al pubblico un minuto abbondante di spettacolo pirotecnico mostrando al contado tutto la gioia della vittoria e la sportività che li guida.

 Al momento della redazione di questo articolo, posso vantare quarantaquattro condivisioni e oltre diecimila visualizzazioni. Conto di diventare al più presto Cittadina onoraria per meriti culturali. Me lo merito.

Alla prossima fortunata coincidenza, nel mentre continuate a leggere i miei misteri articoli.

 Vi lascio l'indirizzo in questione

https://www.facebook.com/share/v/163UUCewGR/

lunedì 20 ottobre 2025

L'ALTRA, TANTA VOGLIA DI LEI

 È un po' che ci penso.

Non so neanche come spiegarlo bene.

Un sentimento di delusione misto a rabbia, soffocato da affetto e desiderio di essere benvoluta.

Quella strana sensazione di essere l'amica altra, la seconda, quella nell'ombra che conosce però bene la situazione, ma non si fa vedere in pubblico, non si espone, per lei non c'è appuntamento.

 Essere complice, sentirsi con regolarità, condividere gioie e dolori della vita privata, ma poi non avere l'onore di una cena ufficiale, non festeggiare ricorrenze, non essere nell'elenco degli invitati stretti.

 E dunque ritrovarsi secondo scelta, tappabuchi o buona alternativa, in attesa di essere toccata dalla bacchetta magica.

 Magari un momento di passaggio, una congiuntura astrale, un allineamento di pianeti avversi e venti contrari. Fatto sta che qualche volta io mi sento una pedina da gioco nel cassetto delle seconde opportunità, non giusta non adatta al primo livello.

lunedì 13 ottobre 2025

CIAO ANTONELLA

  Ed è arrivata la notizia più terribile che si possa ricevere, Antonella se ne è andata, ha combattuto come si dice in questi casi, con grande coraggio, ma il Destino ha deciso. Le parole non sono mai giuste né troppe o troppo poche quando si tratta di una giovane donna, di una figlia, di una moglie, di una madre, di una sorella e zia presente e amorevole.

 La vita scorre via, gli anni passano veloci e dalla frequentazione quasi giornaliera si passa a sporadici incontri per strada in occasione magari delle feste patronali, ma la stima resta e i tanti ricordi.

 Abbiamo condiviso il periodo della gravidanza e le emozioni del corso preparto, siamo state mamme nella stessa classe elementare, quando le nostre bimbe hanno stretto l'amicizia gentile e spontanea della fanciullezza, le abbiamo vestite per i saggi di danza, abbiamo affrontato le trasferte quelle lunghe e da insonnia per le gare anche extra regionali, abbiamo applaudito in ogni palestra e palazzetto dello sport. Poi, come accade, le strade dello studio si sono divise ed ognuna ha proseguito per la sua strada, maggiorenni loro.

 Ancora conservo gelosamente il video dell'esibizione in piazza d'estate di Valerio mio e la tua Matilde, che coppia dolcissima di piccoli ballerini, avevano un futuro lo dicevamo sempre.

 Antone', porca miseria.

 Ora ridi con gli angeli come in questa foto di un giorno di gare di tanto tempo fa e proteggi le tue bambine.

sabato 11 ottobre 2025

VOLONTARIE RIUNIONI

 Non sempre, ma a volte capita di riunirci in presenza, non abbiamo scadenze fisse e questo era proprio uno dei punti all'ordine del giorno, siamo Nati per Leggere Viterbo, volontari dal 2019.

 Appuntamento in una sede nobiliare prestata, appena passate le mura di Viterbo, nel tardo pomeriggio di venerdì 10 ottobre, ma prima dell'ora fissata ci siamo ritrovate per puro caso in fila alla gelateria imperdibile, colpa della piccola Adele che per unirsi al gruppo con mamma Ilaria aveva "espresso" questa richiesta. Noi adulte no, stiamo a dieta, mannaggia agli zuccheri aggiunti ai carboidrati e pure ai coni.

 Comunque, ci siamo ritrovate in cinque: oltre a me, Elena, Elisa, Giovanna e Ilaria con la partecipazione straordinaria della piccola appunto, accomodate su sedie vellutate tipo trono a redigere una scaletta di priorità, interventi, appuntamenti e richieste.

 Per ottobre sono previsti due incontri di lettura a San Martino al Cimino e uno nel quartiere San Pellegrino di Viterbo, per novembre la settimana di Nati per Leggere ci fornisce il trampolino per una visita in reparto nascite in Ospedale e un evento di sabato mattina in Biblioteca consorziale.

 Ma ci sono da preparare foto e mail, patrocinio e fondi per spese interne. 

 Il gruppo c'è, in continuo divenire per il ricambio dei membri, è operativo, forte di idee, pronto a incontrare altri volontari per fare rete, come la scorsa settimana in biblioteca a Canepina.

 E questo serve a radicarsi nel territorio, a mostrare che una realtà bella e nazionale come Nati per Leggere è presente anche a Viterbo.

giovedì 9 ottobre 2025

RIUNIONE CARBONARA

  Così l'ha appellata la capa Gioia, è il nostro incontro avvenuto nel tardo pomeriggio fino ad aperitivo inoltrato, tra docenti disciplinari della secondaria di Istituto. Non c'entra nulla la pasta, il primo piatto o una trattoria, ma solo una riunione informale da remoto tra chi poteva partecipare.

 E ci siamo così collegati dagli angoli più remoti della provincia, dopo altre riunioni tempi stretti impegni familiari pregressi e altre subalterne vicissitudini. Per parlare poi ancora di scuola, naturalmente, a suon di progetti però. Come sempre molta carne al fuoco, dalle iniziative territoriali a quelle regionali, passando dai vecchietti per arrivare al Forte Sangallo, ma solo a maggio. Prima si pensa alle prime, poi di civica virtù si intrappolano pure le terze sulle App insidiose e mentre le seconde sembrano libere da impegni sorge spontanea la collaborazione con la Primaria, e pure con il club e...

 Intanto Gioia scrive, prende appunti, si contano i bandi e si leggono i giochi, matematici naturalmente, non meno interessanti della giornata della scienza da spalmare con scaglie di dipendenze, magari coinvolgendo un esperto.

 E poi il Piano Nazionale, le visite guidate, gli extracurricolari senza sconti, il Coro natalizio e il resoconto creativo, con maschere carnevalesche e via siamo arrivati a giugno, anno scolastico completo.

 Fine giornata, giusta confusione in testa, occhiaie da trucco sfatto e ancora qualcuno che suggerisce ipotesi. Non si finisce di chiacchierare se non a telecamere spente. Prosit.

sabato 27 settembre 2025

AUGURI CINZIA!

  Oggi cade il compleanno di una mia coetanea, che conosco dal settembre 1981 quando abbiamo cominciato insieme le elementari con la maestra Maria Teresa, poi ci siamo ritrovate alle medie nella sezione B. È sempre stata una scheggia in matematica, svelta a correre nella staffetta a squadre e molto carina. Quando ha scelto il magistrale come proseguimento degli studi le nostre strade si sono divise, ci siamo lasciate ma mai perse, perché al Paesello è difficile non incontrarsi, e per molte altre coincidenze.

 Spesso abbiamo viaggiato insieme verso l'Università della Tuscia, anche se lei era a Economia ed io a Beni Culturali, amicizie sempre in comune, corso prematrimoniale della parrocchia, sposate nello stesso anno, figli coetanei nella stessa classe delle medie oggi liceali, Comitato della festa del Santo dieci anni fa.

 È la figlia di Peppe il fornaio e di Maria de' Vallerano, tutti la conoscono perché è la vice di Istituto e lei conosce tutti i figli nostri, con fatti e misfatti annessi; organizza molti dei banchetti che riguardano la comunità e accoglie tutti con professionalità e un grande sorriso in Faggeta, ha espressivi occhi azzurri.

 Sempre impeccabile e coordinata, ha fatto strada cominciando dal basso ed io sono orgogliosamente sua amica. Auguri Ci', cinquanta anche per te!

venerdì 26 settembre 2025

INIZIO ANNO, AUGURI ALE

  Come da tradizione, pranzo di inizio anno scolastico a docenti uniti, quiescenti e attivi, alcuni ex ancora affezionati, pranzo che diventa occasione anche per festeggiare e questa volta mi sono prenotata io, per il mio compleanno ho potuto offrire il dolce.

 Tavolata lunga lunga, ottimo pasto e torta con candele-fuochi, brindisi.

 Allora ho preso la parola per ringraziare con un veloce discorso che mi ero preparata diligente e premurosa, quattro parole giuste giuste per piangere un poco, perché neanche avevo letto due righe che ho cominciato a lacrimare, fazzoletto e naso rosso via.

 E, naturalmente, ho contagiato quasi tutte le presenti, mammamia però che emozione!

 Riporto qui il mio pensiero schietto e diretto, nessuna forma di retorica, che non paga mai, solo frasi sincere.

Grazie a tutti voi che avete partecipato, è sempre bello e affettuoso ritrovarsi con le leve precedenti e scambiarsi qualche novità, complimenti e nuovi progetti.

In questa settimana noi in servizio ci siamo visti parecchio, non avreste sicuramente sentito la mancanza delle mie parole, ma non potevano certo mancare oggi.

A chi mi chiede perché sono ancora a Civita e soprattutto a Faleria, rispondo sempre allo stesso modo, perché sto bene, mi sento utile e mi piace il gruppo di lavoro, ma questo da sempre, dalla prima supplenza breve. Non mi sono mai sentita superflua, estranea, sola e questo per me ha voluto dire tanto. Quando sono arrivata per una supplenza annuale nel settembre 2019 ero appena uscita da un’esperienza negativa di lavoro che mi aveva segnato, tanto che pensavo di aver sbagliato mestiere.

Invece quando allora mi ha telefonato Lorenzo e mi ha proposto Faleria ho accettato immediatamente, euforica; ancor meglio quando ho costituito il gruppo di lavoro con Eleonora e quell’anno è stato organizzato il concerto di Natale tutti insieme in Duomo con Leonardo e l’inossidabile M. Teresa, una festa meravigliosa.

Voi avete accolto il mio primo libello, avete assistito alla presentazione, grazie ancora a Mariella che ha partecipato quel pomeriggio, la sua presenza è stata una sorpresa.

Grazie alle Cape, Gioia Alessandra e Adalgisa, che scoccio in continuazione, specialmente in zona scrutini finali, quando esco sconvolta e arrabbiata, cerco sempre conforto.

Voi per me siete stati la mia seconda opportunità, siete la mia seconda vita, l’altra esistenza e io non posso che ringraziarvi con tutto il cuore.

giovedì 25 settembre 2025

QUANDO FINISCE UN CORSO...

  Ultimo atto del debate, signori sipario, ma prima?

 Tre ore, di "chiacchiere" indovinate su quali argomenti? Grembiule, compiti, valutazione, naturalmente. Perché si sa ai docenti piace fare lezione, sperimentare metodologie, soppesare tecniche, scambiare pareri e materiali e infine farsi del male con gli Invalsi.

 Adalgisa Treglia ci delizia con le evidenze, ci ammalia di contenuti aggiornati e fonti obiettive, ci raccomanda le parole chiave e i focus, ma soprattutto ci mette in guardia sulla confutazione: non basta saper parlare occorre l'ascolto attento; ciliegina sulla torta arriva il parlare in pubblico, ovvero la comunicazione persuasiva.

 E proprio quando eravamo ormai sicure delle nostre certezze ci ha ricordato che il tutto va valutato e allora ha sfoderato una griglia su base quaranta, poi dimmi che non ti alleni!

 Giuramento finale di onestà e serietà per chi dibatte da leggere con voce commossa, ma in mezzo c'è stata anche la visita di due ex alunne, che leggenda vuole siano state le esponenti della prima disputa, correva l'anno 2022.

 Siamo fatti così, non ci vorremmo lasciare mai e infatti abbiamo continuato a tavola, in dodici, divisi da un succulento tagliere sopraelevato che reggeva parecchia roba gustosa. Il dolce lo abbiamo preso, ma solo per constatare che effettivamente fosse buono come ce lo avevano descritto, pistacchio!

 Tutto delizioso, a cominciare dalla nostra formatrice. E domani si ricomincia, non di solo lavoro.

martedì 23 settembre 2025

AL CUORE DEL DEBATE, AREL

 E siamo un gruppo assortito vario e variopinto con il pallino dei compiti, delle regole, della responsabilità... Si discute in formazione di un argomento che ci sta a cuore e che va sviscerato tra pro e contro, dopo una tempesta di idee da mettere in subbuglio tutti i collegamenti.
 Abbiamo annotato tutte le paroline, ora è il momento di tirare la linea argomentativa, schierare la squadra: dobbiamo ricercare la sinteticità, l'efficacia per un ragionamento concludente senza tralasciare i punti ostici.
 In evidenza c'è il nesso con la realtà, quel fondamento concreto, fuori il dogmatismo e largo alla razionalità. Per chiudere bene il discorso si trovi la formula giusta che riporti al unto di partenza, meglio se con connettivi alla mano.
 Di queste ed altre amenità abbiamo ragionato questo pomeriggio al corso della professoressa Treglia che ci ha subito infiammato le penne con l'esempio dei compiti per casa, come mozione tipo.

 E poi la discussione tra di noi, gli esempi pratici e gli aneddoti che fanno scendere una lacrima a quei poveri docenti che cercano di trasmettere la passione della lettura e sentono come risposta la noia e l'abbandono sul divano.

 La metodologia relativamente nuova del debate ci vede partecipi per lo sforzo linguistico, l'impegno dialettico, la costruzione articolata e le giuste conclusioni: scriveremo noi qualche pagina di pubblicazione oltre a Matteo Giangrande, ci puoi contare.

 Certo abbiamo anche dibattuto sul giusto coronamento da offrire a queste ore trascorse insieme, giovedì ci sarà l'ultimo appuntamento, non vogliamo chiudere in bellezza? C'è da scegliere il migliore apericena dei dintorni, per esempio.

 Grazie ancora una volta al dolce sorriso della professoressa Treglia, professionale e sempre impeccabile.

venerdì 19 settembre 2025

INTANTO COMINCIAMO, FALERIA SDA

  Ebbene sì, è finita la prima settimana di scuola, cinque giorni per cinque ore giornaliere e dalla prossima settimana a regime, con consigli di classe completi.

 Il primo giorno di scuola è certamente emozionante per i ragazzi, ma altrettanto per noi che dobbiamo presentarci e venire squadrati dal capello al trucco, dall'abbinamento borsa/scarpe a ciò che beviamo, essi ci guardano e registrano.

 Di nuovo una squadra in campo rinnovata con alcune conferme e tanti volti nuovi, comunque il professore di motoria sarà sempre il più amato e atteso, quest'anno poi c'è anche il fattore moto in aggiunta. Per quegli strani casi della vita abbiamo omonimie tra i docenti e intrecci di discipline, per non parlare dell'alternanza delle aule, ma abbiamo tanto sostegno e ne siamo fieri.

 Sono alla Salvo D'Acquisto due terze, una seconda e una prima, per un totale di quasi settanta alunni, piccoli e carini neanche quando dormono, figuriamoci quando devono ascoltare la spiegazione di letteratura!

 Sarà un anno impegnativo, come sempre, linguistico storico artistico letterario tecnico matematico, ma posso contare sulla squadra lo so...ma i colleghi si fideranno della fiduciaria?

 Tanto per cementificare il gruppo, prossima settimana due pomeriggi di formazione, uno di riunioni e uno di lavoro sui documenti, ma venerdì ci aspetta un buon pasto, ci consoleremo.

 Ad maiora.

giovedì 18 settembre 2025

DEBATE, SECONDO TEMPO

  Con la Treglia si sa non si scherza, se l'appuntamento per il corso è alla 15:00 non c'è scusa che tenga, si comincia puntuali. In un'aula meno battuta dal sole, quindi meno calda perché vuoi che siamo appena usciti dalle lezioni, vuoi il richiamo della siesta con la mancanza del caffè, vuoi la palpebra che cala, la nostra concentrazione non è proprio chiara, ma leggermente appannata.

 Seduti ai banchi, ligi al dovere, ascoltiamo la cronistoria della nascita di oratoria e retorica, con annesse le parti dell'orazione ciceroniana, poi la pianificazione "inglese" delle regole moderne del debate, perché tutto va preparato e ponderato, per una riuscita ottima e un coinvolgimento completo.

 Poi il video di un evento scolastico del 2022 con protagoniste sei alunne agguerrite sulla parità o meno di genere, con una giuria di tutto rispetto e platea di compagni d'istituto.

 Pausa al distributore.

 Ma i docenti non sarebbero tali se non parlassero anche in questi casi di alunni, PDP, orario e prove; ce la prendiamo comoda perché con la ripresa delle lezioni gli argomenti sono succosi e non possiamo tralasciare le classi nuove e i nuovi arrivi.

 Seconda parte molto dinamica caciarona confusionaria, perché la nostra formatrice ci chiede di dividerci in gruppo e lavorare su motivazioni consistenti e sensate a misura di alunni: si formano quattro gruppi due di primaria e due di secondaria, così ci viene naturale.

 Quesiti ne abbiamo? Quanti ne volete su diario contro registro elettronico, grembiule contro moda singola, compiti sì compiti no, voto sì ma anche meno, invitati e tatuaggi più numerosi dei pannelli solari.

 Fine. Sono quasi le 19:00, si è fatta l'ora di tornare alla base, ma intanto pensate a cosa aggiungere per un confronto compatto ma rispettoso, accattivante ma netto, affermativo e mai fuorviante.

 Grazie Adalgisa Treglia, per la prossima settimana sono previsti due pomeriggi insieme e saranno bellissimi!

lunedì 15 settembre 2025

COSA AVETE FATTO? NIENTE. COM'È ANDATA? BENE

  E dunque il primo giorno di scuola è consumato.

 Prime cinque ore di lezione, con orario pensato e aggiustato dalla preziosa collega di matematica, tutti in servizio per l'accoglienza delle classi. Scalpitano i ragazzi tanto che quando arrivo già sono lì davanti al cancello alcuni, quelli di terza più alti di me quasi e abbronzati. Belli.

 Entrata scaglionata per i grandi e breve saluto per i piccoli accompagnati dai loro genitori; un'alunna NAI, ancora non parla italiano, proviamo con inglese perché l'arabo lo vedo difficile.

 Dislocati gli alunni con la vigilanza dei colleghi di materia e sostegno, si comincia a lavorare: saluti, presentazioni, punti di forza e di debolezza, lavoro di gruppo a coppie invertito. Due ricreazioni per aiutare la concentrazione e migliorare lo spirito imprenditoriale, ci infiliamo anche una riunione plenaria per raccomandazioni e suggerimenti, regole e regolamenti. E poi gli immancabili fogli di autorizzazioni e deleghe e l'orario dettato, ma scritto a matita, provvisorio ma succoso.

 È arrivato anche il sindaco con una delegazione, abbiamo ottenuto in regalo una pubblicazione storico-divulgativa e un "compito" da svolgere per tirare fuori idee geniali, ci impegneremo.

 Lezione alternativa sulle scale esterne per presentare i libri letti durante l'estate, di tutto un po' nonostante il sole, il caldo e le lamentele. Strano.

 E in ultimo anche la visita di qualche ex alunno ed ex alunna per un abbraccio stretto e qualche racconto su esami e istituto superiore scelto.

 Scuola tirata a lucido, tutto sistemato aggiustato ripulito organizzato grazie alla signora Allegretti con delega per la scuola e alla collaboratrice Liana: ci piace molto.

 Ho assegnato pure un elaborato semplice semplice, per riprendere la mano e il corsivo.

sabato 13 settembre 2025

FATINE DI BOSCO, SOLIDARIETÀ

 Un'intera giornata immersi nel cuore verde della Tenuta di Sant'Egidio: Fatine e gruppo di lavoro del Bosco Didattico a stretto contatto sui sentieri, lungo gli scalini di peperino, affacciati dalla piattaforma della Sedia del Papa, nel cuore della grotta, all'interno dell'antica chiesa che racchiude la barca di marmo. Dal mattino, espletati i rituali dell'iscrizione e delle raccomandazioni, ci siamo suddivisi in tre nutriti gruppi ognuno capeggiato da un esperto, al mio è stato associato Gianfranco Pisa, per gli altri Cristina Santocchi e Azzurra Benedetti.
 A parte l'iniziale salita, da affrontare a bocca chiusa e narici aperte - impossibile - ci siamo inoltrati nei sentieri sotto le fronde di cornioli castagni roverelle e molto altro, alla scoperta di storia e aria salubre, stemmi papali e funghi , sempre considerando i batteri gli insetti e altre forme di vita su muschi bastoni e rocce vulcaniche.
 
 Bimbi felici, felci riconosciute, funghi avvistati, incrociato pure un bell'esemplare di cinghiale adulto, ci siamo affacciati a scorgere la nebbia tiberina, abbiamo perlustrato il tunnel sotterraneo, riconosciuto lo stemma e imparato veramente tanto su frutti piante e cacche chiamate fatte, meglio se di colore rosso!
 La pausa pranzo al sacco ci ha rigenerati e per gli adulti pure un assaggio di nocino e il caffè caldo; poi le attività nei laboratori tra esemplari e barattolini, pelle da muta e filmati originali, sempre pronti ad una scappata al parco giochi.

 E poi le ultimissime chiacchiere con una merenda veloce che mette sempre tutti d'accordo.

 Un ringraziamento dunque all'ospitalità e alla professionalità del gruppo del Bosco Didattico del Cimino, le Fatine hanno raccolto tanto affetto e apprezzamenti per l'unione della forze, da considerare anche di ripetere l'esperienza.