La seconda giornata di pellegrinaggio comincia presto, intorno alle 6 del mattino, colazione e preparazione zaini con destinazione Nepi. Una marcia tosta e lunga, non si arrivava mai, dicono una ventina i chilometri macinati, all'arrivo eravamo distrutti.
Dopo poco dalla partenza, quando ancora eravamo freschi e riposati, abbiamo effettuato la "pausa lodi": alcuni di noi si sono comunque seduti per chiacchierare e sgranocchiare qualcosa, altri invece sono rimasti in piedi e anzi hanno hanno passeggiato e scherzato, stancandosi di più.
Abbiamo camminato in mezzo al bosco, bellissimo, abbiamo incontrato una chiesa semi abbandonata meravigliosa, ma la strada per arrivare a Nepi centro è stata parecchia, come la fatica! La struttura che ci ha ospitato non è proprio modernissima, ma almeno è provvista di docce; ci hanno subito fatto pranzare, ottimo!
Utilizziamo un forno enorme, trasportato di tappa in tappa, acquistato dalla Diocesi di Viterbo; un parroco di Viterbo, quello provvisto di fischietto, ha tenuto una catechesi veramente gajarda, ma sembra sempre arrabbiato: i suoi ragazzi ci hanno spiegato che è una sua caratteristica, sembra ma non lo è; pure le vecchiette in chiesa si sono abituate a questo suo modo di fare, perché è tranquillo e pure contento però sembra arrabbiato!
Dopo la catechesi del pomeriggio abbiamo il momento della condivisione, uno dei più coinvolgenti: il palco in palestra è carino, ma il caldo "t'ammazza" anche di notte! Abbiamo cenato tardi e poi la veglia, quindi siamo andati a dormire dopo le 23:00, sfiniti ma molto contenti, anche perché abbiamo ricaricato la borsa del pellegrino di viveri per il nuovo giorno.
La sensazione più divertente il tifo dei vecchietti che incontriamo strada facendo sia a Ronciglione che a Nepi: ci salutano e ci sostengono come le persone famose!
Il giubileo deve essere un'esperienza bellissima. Complimenti M. Cristina
RispondiEliminaSta vivendo grandi emozioni, si è messa in gioco anche fisicamente ed è molto contenta di tutto. Grazie!
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