giovedì 11 settembre 2025

INIZIAMO A DIBATTERE

  Ha preso avvio un altro corso di formazione nell'ambito sempre del DM66, in presenza, sul Debate tenuto dalla professoressa Treglia, nel tempo libero anche braccio destro del Capo, e tutor la professoressa Chilini, altra roccia. Primo segmento di quattro ore mercoledì 10 settembre a partire dalle 14, tutti in aula uno sui banchi noi, Gioia dietro a vigilare.

 Formulati i saluti iniziali conditi con anticipazioni e qualche raccomandazione, abbiamo visto un film, un bel film commovente del 2007di D. Washington The Great Debaters - Il potere della parola, che io naturalmente non conoscevo.

 A parte qualche problema tecnico, visione interessante che ha scatenato un piccolo confronto sul ruolo dell'insegnante, sul reperimento delle fonti, sull'importanza del gruppo di lavoro, sulla scelta dei ruoli, sull'uso della parola al momento giusto e sull'utilizzo dell'esperienza personale.

 Intanto questo tipo di film ci galvanizza, a fine visione teniamo il sorriso e l'espressione di chi impugna un ruolo fondamentale, conduce la spedizione e svolge una mansione somma. Poi certo ci sono i particolari del caso come riuscire a tenere il gruppo, rimanere fedeli ai propositi, sapere sempre la soluzione migliore e tanto altro che spunta fuori strada facendo.

 E per pausa giusto qualche dolcetto ristoratore, non siamo mai pure un calo di zuccheri.

 Comunque la metodologia del dibattito, dell'argomentare, del convincere gli altri della bontà della propria posizione in ogni disciplina, in più discipline, a cominciare dalla scuola primaria.

 E poi l'onnipresente educazione civica, di ascolto attivo e selezione delle fonti: sembra semplice, ma mettiamolo a dibattito.

 Intanto buon inizio di anno, formato pensato strutturato confrontato.



domenica 7 settembre 2025

NON SEMPRE SONO ALL'ALTEZZA

 Alzi la mano chi non si è mai sentito almeno una volta in vita sua a disagio, di troppo, furori luogo, sì insomma nel posto sbagliato al momento sbagliato, ultimo della lista.

 Emergere e distinguersi nel gruppo, difficile a dirsi e a farsi.

 A me è capitato spesso di provare disagio, ma ho raccolto anche testimonianze esterne e ve ne vorrei parlare un poco, senza la pretesa di filosofare, trovare soluzioni o dare l'assoluzione a chicchessia, non ne sono capace, scrivo solo di quel che mi capita di affrontare.

 Un gruppo di donne in carriera, in un caldo pomeriggio estivo: si parla di stress e di urgente bisogno di vacanze; ti eclissi: potresti elencare decine di momenti di crisi, ma niente villeggiatura rigenerante, troppe spese, pochi soldi, sempre la solita situazione di merd@. Ti tieni il sovraccarico.

 Mega rinfresco per occasione ghiotta: davanti agli affamati invitati si stende ogni bendidio cucinato da mani esperte, sopraffine, vere regine dei fornelli e tu ascolti consigli, suggerimenti, curiosità, esperimenti per torte multistrato con sorpresa incorporata e intanto ripensi al tuo scialbo ciambellone della colazione e ai chili di troppo che ti porti dietro, senza alcun interesse a preparare terribili tentazioni di gola.

 Gli atletici, gli sportivi, quelli in sfolgoranti completini ginnici fosforescenti che poco lasciano alla fantasia delle curve, si confrontano tempi, successi e prestazioni ma tu non pratichi sport, ti piace il peso forma, non la muscolatura a tutti i costi; non sopporti il fisico palestrato e ti mette soggezione la tartaruga addominale come la tavoletta di cioccolata pettorale, cammini per strada mangiando una mela, nella pia illusione di perdere quel chiletto fastidioso.

 Gli altri salgono ad altezze per te insuperabili, procedono sicuri mentre tu ondeggi, tremi e vorresti urlare al mondo la tua paura terribile del vuoto e ti senti sbagliato, inadeguato, ti scoraggi e rinunci.

 L'insegnante spiega, interroga, assegna compiti come se guidasse un esercito e tu arranchi, traballi e certe volte non capisci, ti stanchi e vorresti essere altrove: non sempre chi dà tanto raccoglie tanto, perché chi è dall'altra parte spesso non ha i naturali o giusti strumenti di comprensione e di lavoro, di conseguenza teme di essere al di sotto del livello intellettivo medio.

 A voi il diritto o il piacere di continuare, ci poce il confronto.

sabato 6 settembre 2025

FORMAZIONE VALUTAZIONE, PRIMO INCONTRO

  È il DM 66 che scandisce questi primi giorni di settembre, c'è una scadenza ravvicinata e allora si calendarizzano "lezioni" e incontri da remoto o in presenza, una scelta su cinque corsi.

 Questa mattina in collegamento da Otranto con il DS Pietro Gallo per quattro ore, con una pausa caffè, si comincia ad approfondire il discorso valutazione, siamo una cinquantina i docenti presenti tra primaria e secondaria di primi grado.

 Si inizia subito con parole e definizioni importanti, da obiettivo a sfera metacognitiva, da giudizio sintetico a pensiero algoritmico: il formatore insiste molto sulla specifica degli obiettivi che devono essere chiari e dichiarati per costruire un buon percorso di studio che vede la verifica come ultima prova. Alunni consapevoli, metodo di studio e tempi di apprendimento: non importa differenziare la disciplina, ma calcare l'importanza del linguaggio specifico, l'utilizzo proprio del lessico, imparare a leggere e comprendere il testo.

 Il corpo docente deve fare gruppo, fronte comune su punti fondamentali quali una valutazione oggettiva, senza scadere nel pietismo, una coerenza nel rispetto delle regole e dei regolamenti, un approccio allo studente che prevede la ricerca del piacere di apprendere, la passione della conoscenza.

 Non è un monologo del DS, ma un bel dialogo perché alcuni colleghi intervengono portando testimonianze o sollevando dubbi sull'amore per la materia da trasmettere, la media del registro elettronico, la comunicazione scuola-famiglia, i tempi da concedere per il successo formativo e le nuove idee metodologiche, le neuroscienze e molto altro.

 Imprescindibile la conoscenza dei vari decreti, le nuove linee guida e le ordinanze che snocciolate così mettono paura, ma poi ci si abitua.

 Insuccesso è uno dei punti nodali: accettarlo, capire gli sbagli, lavorare per il superamento e prepararsi per un'altra prova; qui diventa fondamentale un impegno dei docenti, ma anche quello degli adulti di riferimento.

 Bilancio di fine incontro: combattere la discrasia, approfondire la dadalogica e la docimologia, non confrontarsi continuamente con il passato, non ripetere gli "errori" che abbiamo subito come studenti e fare innamorare i ragazzi della materia insegnata. Scritta così sembra facile?






mercoledì 3 settembre 2025

E LE RIUNIONI, FORZA VENITE GENTE

  Riunioni, per plessi e perplessi.

Noi della secondaria ci siamo ritrovati tutti insieme, in aula uno, sia quelli della sede centrale che quelli della distaccata, per ragionare di tante questioni, solo dopo l'arrivo della Gioia, naturalmente. Prima ci siamo fermati lungo i corridoi a conoscerci meglio, perché le nomine sono state quasi completate e i numeri inseriti nel gruppo telefonico, ma poi i volti ci sfuggono come le discipline, sosteniamoci!

 Parecchi i punti da dibattere, dalle collaborazioni ai progetti, passando per uscite giornaliere e viaggi articolati, Auditorium a voi e alle vostre classi. Poi la domanda fatidica: in quale commissione vuoi essere inserito?

 Se mi vuoi! Neanche finisci di pronunciare la frase che il tuo cognome viene digitato sul documento proiettato in Lim.

Non si sfugge, c'è da allestire il gruppo di lavoro o da affiancare la funzione strumentale per valutazione, inclusione, educazione civica, bullismo e altri contorni, un po' di tutto perché non si creda che la scuola consiste nelle lezioni frontali, semplici e veloci. Già si programma l'orientamento, la giornata della scuola aperta, la partecipazione ai concorsi eh...

 Insomma, trovati i nomi, volenti o nolenti, passiamo oltre perché il tempo stringe e l'orario curricolare va moderato: commissione all'opera, tra incastri impossibili e desiderata, sedi lontane ed esami che sembrano già vicini, perché chi ha più incarichi ha più scadenze come in un gioco di matrioska.

 E poi la singola presentazione di ogni collega, cominciando dagli anziani ai neofiti, dalla materia al sostegno: ci mettiamo la faccia. E una parola buona di incoraggiamento. C'è chi viene dal profondo Nord, chi sta cercando casa, chi ha sostenuto prove difficoltose in contesti particolari e chi si è preso la seconda possibilità.

 Trascorre così l'intera mattinata, sorvolando ancora su qualche indecisione tra continuità e monte orario, da graduatoria interna ad assegnazione, potenziare lì dove serve lasciando meno ore-buca possibili.

 Presto cominceranno i corsi di formazione, se quella maledetta piattaforma accettasse i codici, i nomi, gli esterni, il titolo, i volenterosi, altrimenti ci vediamo in presenza facendo capolino dallo schermo!

 Siamo una squadra fortissimi, fatta di grande professionalità.

martedì 2 settembre 2025

IL PRIMO COLLEGIO NON SI DIMENTICA MAI

  Il primo collegio è come la prima ciliegia, un sapore dolce e appetitoso: il Capo procede con l'appello per l'insediamento e siamo tutti emozionati scolari al primo giorno, con annesse chiacchiere di aggiornamento e complimenti per trucco parrucco e silhouette.

 I posti sono più o meno assegnati, la secondaria ala destra del Capo nelle retrovie, davanti le maestre della primaria di due plessi. Siamo indisciplinati si sa, ma scambiarci impressioni e notizie, guardare di sottecchi i nuovi acquisti per capire chi siano rientra nelle mansioni minime.

 Chi raccoglie la fiducia, chi ci pensa, chi è alla prima nomina e chi cerca di sviare lo sguardo del Capo: staff e coordinatori di plesso andati, più o meno in modo democratico.

 I punti all'ordine del giorno vengono snocciolati con una certa ordinata calma perché si delibera, si prendono appunti, si organizzano le attività che rientrano nelle ore extracurricolari, quelle nelle prenotazioni da registro e poi c'è la formazione.

 Un ventaglio di cinque corsi, cotti e mangiati entro il 30 settembre, tutti in presenza tranne la valutazione da remoto: si tratta di chiudere il famigerato DM 66 e la vice, professoressa Treglia, illustra fatti e misfatti della formazione e delle scelte. E così procediamo alla preiscrizione che poi ci pensa Futura con il codice identificativo al resto, bene. Il Piano poi prevede gli impegni di settembre, che si sa è sempre generoso di riunioni, gruppi di lavoro e scambi interessanti, siamo intensamente partecipi al dialogo, fa parte del mestiere!

 Poi il Capo passa alle raccomandazioni su regole e regolamenti, dalle fotocopie alle comunicazioni, dai focus alle commissioni, funzioni strumentali in testa.

 Passa così la prima mattinata del nuovo anno, molti i volti nuovi tante le certezze:

PTOF chi si vede!

 ARGO anche a te!

Non DM66 a me, non vedo l'ora di chiuderlo...

Ed altre bizzarrie similia.

A domani, che i plessi siano con noi.