sabato 27 settembre 2025

AUGURI CINZIA!

  Oggi cade il compleanno di una mia coetanea, che conosco dal settembre 1981 quando abbiamo cominciato insieme le elementari con la maestra Maria Teresa, poi ci siamo ritrovate alle medie nella sezione B. È sempre stata una scheggia in matematica, svelta a correre nella staffetta a squadre e molto carina. Quando ha scelto il magistrale come proseguimento degli studi le nostre strade si sono divise, ci siamo lasciate ma mai perse, perché al Paesello è difficile non incontrarsi, e per molte altre coincidenze.

 Spesso abbiamo viaggiato insieme verso l'Università della Tuscia, anche se lei era a Economia ed io a Beni Culturali, amicizie sempre in comune, corso prematrimoniale della parrocchia, sposate nello stesso anno, figli coetanei nella stessa classe delle medie oggi liceali, Comitato della festa del Santo dieci anni fa.

 È la figlia di Peppe il fornaio e di Maria de' Vallerano, tutti la conoscono perché è la vice di Istituto e lei conosce tutti i figli nostri, con fatti e misfatti annessi; organizza molti dei banchetti che riguardano la comunità e accoglie tutti con professionalità e un grande sorriso in Faggeta, ha espressivi occhi azzurri.

 Sempre impeccabile e coordinata, ha fatto strada cominciando dal basso ed io sono orgogliosamente sua amica. Auguri Ci', cinquanta anche per te!

venerdì 26 settembre 2025

INIZIO ANNO, AUGURI ALE

  Come da tradizione, pranzo di inizio anno scolastico a docenti uniti, quiescenti e attivi, alcuni ex ancora affezionati, pranzo che diventa occasione anche per festeggiare e questa volta mi sono prenotata io, per il mio compleanno ho potuto offrire il dolce.

 Tavolata lunga lunga, ottimo pasto e torta con candele-fuochi, brindisi.

 Allora ho preso la parola per ringraziare con un veloce discorso che mi ero preparata diligente e premurosa, quattro parole giuste giuste per piangere un poco, perché neanche avevo letto due righe che ho cominciato a lacrimare, fazzoletto e naso rosso via.

 E, naturalmente, ho contagiato quasi tutte le presenti, mammamia però che emozione!

 Riporto qui il mio pensiero schietto e diretto, nessuna forma di retorica, che non paga mai, solo frasi sincere.

Grazie a tutti voi che avete partecipato, è sempre bello e affettuoso ritrovarsi con le leve precedenti e scambiarsi qualche novità, complimenti e nuovi progetti.

In questa settimana noi in servizio ci siamo visti parecchio, non avreste sicuramente sentito la mancanza delle mie parole, ma non potevano certo mancare oggi.

A chi mi chiede perché sono ancora a Civita e soprattutto a Faleria, rispondo sempre allo stesso modo, perché sto bene, mi sento utile e mi piace il gruppo di lavoro, ma questo da sempre, dalla prima supplenza breve. Non mi sono mai sentita superflua, estranea, sola e questo per me ha voluto dire tanto. Quando sono arrivata per una supplenza annuale nel settembre 2019 ero appena uscita da un’esperienza negativa di lavoro che mi aveva segnato, tanto che pensavo di aver sbagliato mestiere.

Invece quando allora mi ha telefonato Lorenzo e mi ha proposto Faleria ho accettato immediatamente, euforica; ancor meglio quando ho costituito il gruppo di lavoro con Eleonora e quell’anno è stato organizzato il concerto di Natale tutti insieme in Duomo con Leonardo e l’inossidabile M. Teresa, una festa meravigliosa.

Voi avete accolto il mio primo libello, avete assistito alla presentazione, grazie ancora a Mariella che ha partecipato quel pomeriggio, la sua presenza è stata una sorpresa.

Grazie alle Cape, Gioia Alessandra e Adalgisa, che scoccio in continuazione, specialmente in zona scrutini finali, quando esco sconvolta e arrabbiata, cerco sempre conforto.

Voi per me siete stati la mia seconda opportunità, siete la mia seconda vita, l’altra esistenza e io non posso che ringraziarvi con tutto il cuore.

giovedì 25 settembre 2025

QUANDO FINISCE UN CORSO...

  Ultimo atto del debate, signori sipario, ma prima?

 Tre ore, di "chiacchiere" indovinate su quali argomenti? Grembiule, compiti, valutazione, naturalmente. Perché si sa ai docenti piace fare lezione, sperimentare metodologie, soppesare tecniche, scambiare pareri e materiali e infine farsi del male con gli Invalsi.

 Adalgisa Treglia ci delizia con le evidenze, ci ammalia di contenuti aggiornati e fonti obiettive, ci raccomanda le parole chiave e i focus, ma soprattutto ci mette in guardia sulla confutazione: non basta saper parlare occorre l'ascolto attento; ciliegina sulla torta arriva il parlare in pubblico, ovvero la comunicazione persuasiva.

 E proprio quando eravamo ormai sicure delle nostre certezze ci ha ricordato che il tutto va valutato e allora ha sfoderato una griglia su base quaranta, poi dimmi che non ti alleni!

 Giuramento finale di onestà e serietà per chi dibatte da leggere con voce commossa, ma in mezzo c'è stata anche la visita di due ex alunne, che leggenda vuole siano state le esponenti della prima disputa, correva l'anno 2022.

 Siamo fatti così, non ci vorremmo lasciare mai e infatti abbiamo continuato a tavola, in dodici, divisi da un succulento tagliere sopraelevato che reggeva parecchia roba gustosa. Il dolce lo abbiamo preso, ma solo per constatare che effettivamente fosse buono come ce lo avevano descritto, pistacchio!

 Tutto delizioso, a cominciare dalla nostra formatrice. E domani si ricomincia, non di solo lavoro.

martedì 23 settembre 2025

AL CUORE DEL DEBATE, AREL

 E siamo un gruppo assortito vario e variopinto con il pallino dei compiti, delle regole, della responsabilità... Si discute in formazione di un argomento che ci sta a cuore e che va sviscerato tra pro e contro, dopo una tempesta di idee da mettere in subbuglio tutti i collegamenti.
 Abbiamo annotato tutte le paroline, ora è il momento di tirare la linea argomentativa, schierare la squadra: dobbiamo ricercare la sinteticità, l'efficacia per un ragionamento concludente senza tralasciare i punti ostici.
 In evidenza c'è il nesso con la realtà, quel fondamento concreto, fuori il dogmatismo e largo alla razionalità. Per chiudere bene il discorso si trovi la formula giusta che riporti al unto di partenza, meglio se con connettivi alla mano.
 Di queste ed altre amenità abbiamo ragionato questo pomeriggio al corso della professoressa Treglia che ci ha subito infiammato le penne con l'esempio dei compiti per casa, come mozione tipo.

 E poi la discussione tra di noi, gli esempi pratici e gli aneddoti che fanno scendere una lacrima a quei poveri docenti che cercano di trasmettere la passione della lettura e sentono come risposta la noia e l'abbandono sul divano.

 La metodologia relativamente nuova del debate ci vede partecipi per lo sforzo linguistico, l'impegno dialettico, la costruzione articolata e le giuste conclusioni: scriveremo noi qualche pagina di pubblicazione oltre a Matteo Giangrande, ci puoi contare.

 Certo abbiamo anche dibattuto sul giusto coronamento da offrire a queste ore trascorse insieme, giovedì ci sarà l'ultimo appuntamento, non vogliamo chiudere in bellezza? C'è da scegliere il migliore apericena dei dintorni, per esempio.

 Grazie ancora una volta al dolce sorriso della professoressa Treglia, professionale e sempre impeccabile.

venerdì 19 settembre 2025

INTANTO COMINCIAMO, FALERIA SDA

  Ebbene sì, è finita la prima settimana di scuola, cinque giorni per cinque ore giornaliere e dalla prossima settimana a regime, con consigli di classe completi.

 Il primo giorno di scuola è certamente emozionante per i ragazzi, ma altrettanto per noi che dobbiamo presentarci e venire squadrati dal capello al trucco, dall'abbinamento borsa/scarpe a ciò che beviamo, essi ci guardano e registrano.

 Di nuovo una squadra in campo rinnovata con alcune conferme e tanti volti nuovi, comunque il professore di motoria sarà sempre il più amato e atteso, quest'anno poi c'è anche il fattore moto in aggiunta. Per quegli strani casi della vita abbiamo omonimie tra i docenti e intrecci di discipline, per non parlare dell'alternanza delle aule, ma abbiamo tanto sostegno e ne siamo fieri.

 Sono alla Salvo D'Acquisto due terze, una seconda e una prima, per un totale di quasi settanta alunni, piccoli e carini neanche quando dormono, figuriamoci quando devono ascoltare la spiegazione di letteratura!

 Sarà un anno impegnativo, come sempre, linguistico storico artistico letterario tecnico matematico, ma posso contare sulla squadra lo so...ma i colleghi si fideranno della fiduciaria?

 Tanto per cementificare il gruppo, prossima settimana due pomeriggi di formazione, uno di riunioni e uno di lavoro sui documenti, ma venerdì ci aspetta un buon pasto, ci consoleremo.

 Ad maiora.

giovedì 18 settembre 2025

DEBATE, SECONDO TEMPO

  Con la Treglia si sa non si scherza, se l'appuntamento per il corso è alla 15:00 non c'è scusa che tenga, si comincia puntuali. In un'aula meno battuta dal sole, quindi meno calda perché vuoi che siamo appena usciti dalle lezioni, vuoi il richiamo della siesta con la mancanza del caffè, vuoi la palpebra che cala, la nostra concentrazione non è proprio chiara, ma leggermente appannata.

 Seduti ai banchi, ligi al dovere, ascoltiamo la cronistoria della nascita di oratoria e retorica, con annesse le parti dell'orazione ciceroniana, poi la pianificazione "inglese" delle regole moderne del debate, perché tutto va preparato e ponderato, per una riuscita ottima e un coinvolgimento completo.

 Poi il video di un evento scolastico del 2022 con protagoniste sei alunne agguerrite sulla parità o meno di genere, con una giuria di tutto rispetto e platea di compagni d'istituto.

 Pausa al distributore.

 Ma i docenti non sarebbero tali se non parlassero anche in questi casi di alunni, PDP, orario e prove; ce la prendiamo comoda perché con la ripresa delle lezioni gli argomenti sono succosi e non possiamo tralasciare le classi nuove e i nuovi arrivi.

 Seconda parte molto dinamica caciarona confusionaria, perché la nostra formatrice ci chiede di dividerci in gruppo e lavorare su motivazioni consistenti e sensate a misura di alunni: si formano quattro gruppi due di primaria e due di secondaria, così ci viene naturale.

 Quesiti ne abbiamo? Quanti ne volete su diario contro registro elettronico, grembiule contro moda singola, compiti sì compiti no, voto sì ma anche meno, invitati e tatuaggi più numerosi dei pannelli solari.

 Fine. Sono quasi le 19:00, si è fatta l'ora di tornare alla base, ma intanto pensate a cosa aggiungere per un confronto compatto ma rispettoso, accattivante ma netto, affermativo e mai fuorviante.

 Grazie Adalgisa Treglia, per la prossima settimana sono previsti due pomeriggi insieme e saranno bellissimi!

lunedì 15 settembre 2025

COSA AVETE FATTO? NIENTE. COM'È ANDATA? BENE

  E dunque il primo giorno di scuola è consumato.

 Prime cinque ore di lezione, con orario pensato e aggiustato dalla preziosa collega di matematica, tutti in servizio per l'accoglienza delle classi. Scalpitano i ragazzi tanto che quando arrivo già sono lì davanti al cancello alcuni, quelli di terza più alti di me quasi e abbronzati. Belli.

 Entrata scaglionata per i grandi e breve saluto per i piccoli accompagnati dai loro genitori; un'alunna NAI, ancora non parla italiano, proviamo con inglese perché l'arabo lo vedo difficile.

 Dislocati gli alunni con la vigilanza dei colleghi di materia e sostegno, si comincia a lavorare: saluti, presentazioni, punti di forza e di debolezza, lavoro di gruppo a coppie invertito. Due ricreazioni per aiutare la concentrazione e migliorare lo spirito imprenditoriale, ci infiliamo anche una riunione plenaria per raccomandazioni e suggerimenti, regole e regolamenti. E poi gli immancabili fogli di autorizzazioni e deleghe e l'orario dettato, ma scritto a matita, provvisorio ma succoso.

 È arrivato anche il sindaco con una delegazione, abbiamo ottenuto in regalo una pubblicazione storico-divulgativa e un "compito" da svolgere per tirare fuori idee geniali, ci impegneremo.

 Lezione alternativa sulle scale esterne per presentare i libri letti durante l'estate, di tutto un po' nonostante il sole, il caldo e le lamentele. Strano.

 E in ultimo anche la visita di qualche ex alunno ed ex alunna per un abbraccio stretto e qualche racconto su esami e istituto superiore scelto.

 Scuola tirata a lucido, tutto sistemato aggiustato ripulito organizzato grazie alla signora Allegretti con delega per la scuola e alla collaboratrice Liana: ci piace molto.

 Ho assegnato pure un elaborato semplice semplice, per riprendere la mano e il corsivo.

sabato 13 settembre 2025

FATINE DI BOSCO, SOLIDARIETÀ

 Un'intera giornata immersi nel cuore verde della Tenuta di Sant'Egidio: Fatine e gruppo di lavoro del Bosco Didattico a stretto contatto sui sentieri, lungo gli scalini di peperino, affacciati dalla piattaforma della Sedia del Papa, nel cuore della grotta, all'interno dell'antica chiesa che racchiude la barca di marmo. Dal mattino, espletati i rituali dell'iscrizione e delle raccomandazioni, ci siamo suddivisi in tre nutriti gruppi ognuno capeggiato da un esperto, al mio è stato associato Gianfranco Pisa, per gli altri Cristina Santocchi e Azzurra Benedetti.
 A parte l'iniziale salita, da affrontare a bocca chiusa e narici aperte - impossibile - ci siamo inoltrati nei sentieri sotto le fronde di cornioli castagni roverelle e molto altro, alla scoperta di storia e aria salubre, stemmi papali e funghi , sempre considerando i batteri gli insetti e altre forme di vita su muschi bastoni e rocce vulcaniche.
 
 Bimbi felici, felci riconosciute, funghi avvistati, incrociato pure un bell'esemplare di cinghiale adulto, ci siamo affacciati a scorgere la nebbia tiberina, abbiamo perlustrato il tunnel sotterraneo, riconosciuto lo stemma e imparato veramente tanto su frutti piante e cacche chiamate fatte, meglio se di colore rosso!
 La pausa pranzo al sacco ci ha rigenerati e per gli adulti pure un assaggio di nocino e il caffè caldo; poi le attività nei laboratori tra esemplari e barattolini, pelle da muta e filmati originali, sempre pronti ad una scappata al parco giochi.

 E poi le ultimissime chiacchiere con una merenda veloce che mette sempre tutti d'accordo.

 Un ringraziamento dunque all'ospitalità e alla professionalità del gruppo del Bosco Didattico del Cimino, le Fatine hanno raccolto tanto affetto e apprezzamenti per l'unione della forze, da considerare anche di ripetere l'esperienza.






giovedì 11 settembre 2025

INIZIAMO A DIBATTERE

  Ha preso avvio un altro corso di formazione nell'ambito sempre del DM66, in presenza, sul Debate tenuto dalla professoressa Treglia, nel tempo libero anche braccio destro del Capo, e tutor la professoressa Chilini, altra roccia. Primo segmento di quattro ore mercoledì 10 settembre a partire dalle 14, tutti in aula uno sui banchi noi, Gioia dietro a vigilare.

 Formulati i saluti iniziali conditi con anticipazioni e qualche raccomandazione, abbiamo visto un film, un bel film commovente del 2007di D. Washington The Great Debaters - Il potere della parola, che io naturalmente non conoscevo.

 A parte qualche problema tecnico, visione interessante che ha scatenato un piccolo confronto sul ruolo dell'insegnante, sul reperimento delle fonti, sull'importanza del gruppo di lavoro, sulla scelta dei ruoli, sull'uso della parola al momento giusto e sull'utilizzo dell'esperienza personale.

 Intanto questo tipo di film ci galvanizza, a fine visione teniamo il sorriso e l'espressione di chi impugna un ruolo fondamentale, conduce la spedizione e svolge una mansione somma. Poi certo ci sono i particolari del caso come riuscire a tenere il gruppo, rimanere fedeli ai propositi, sapere sempre la soluzione migliore e tanto altro che spunta fuori strada facendo.

 E per pausa giusto qualche dolcetto ristoratore, non siamo mai pure un calo di zuccheri.

 Comunque la metodologia del dibattito, dell'argomentare, del convincere gli altri della bontà della propria posizione in ogni disciplina, in più discipline, a cominciare dalla scuola primaria.

 E poi l'onnipresente educazione civica, di ascolto attivo e selezione delle fonti: sembra semplice, ma mettiamolo a dibattito.

 Intanto buon inizio di anno, formato pensato strutturato confrontato.



domenica 7 settembre 2025

NON SEMPRE SONO ALL'ALTEZZA

 Alzi la mano chi non si è mai sentito almeno una volta in vita sua a disagio, di troppo, furori luogo, sì insomma nel posto sbagliato al momento sbagliato, ultimo della lista.

 Emergere e distinguersi nel gruppo, difficile a dirsi e a farsi.

 A me è capitato spesso di provare disagio, ma ho raccolto anche testimonianze esterne e ve ne vorrei parlare un poco, senza la pretesa di filosofare, trovare soluzioni o dare l'assoluzione a chicchessia, non ne sono capace, scrivo solo di quel che mi capita di affrontare.

 Un gruppo di donne in carriera, in un caldo pomeriggio estivo: si parla di stress e di urgente bisogno di vacanze; ti eclissi: potresti elencare decine di momenti di crisi, ma niente villeggiatura rigenerante, troppe spese, pochi soldi, sempre la solita situazione di merd@. Ti tieni il sovraccarico.

 Mega rinfresco per occasione ghiotta: davanti agli affamati invitati si stende ogni bendidio cucinato da mani esperte, sopraffine, vere regine dei fornelli e tu ascolti consigli, suggerimenti, curiosità, esperimenti per torte multistrato con sorpresa incorporata e intanto ripensi al tuo scialbo ciambellone della colazione e ai chili di troppo che ti porti dietro, senza alcun interesse a preparare terribili tentazioni di gola.

 Gli atletici, gli sportivi, quelli in sfolgoranti completini ginnici fosforescenti che poco lasciano alla fantasia delle curve, si confrontano tempi, successi e prestazioni ma tu non pratichi sport, ti piace il peso forma, non la muscolatura a tutti i costi; non sopporti il fisico palestrato e ti mette soggezione la tartaruga addominale come la tavoletta di cioccolata pettorale, cammini per strada mangiando una mela, nella pia illusione di perdere quel chiletto fastidioso.

 Gli altri salgono ad altezze per te insuperabili, procedono sicuri mentre tu ondeggi, tremi e vorresti urlare al mondo la tua paura terribile del vuoto e ti senti sbagliato, inadeguato, ti scoraggi e rinunci.

 L'insegnante spiega, interroga, assegna compiti come se guidasse un esercito e tu arranchi, traballi e certe volte non capisci, ti stanchi e vorresti essere altrove: non sempre chi dà tanto raccoglie tanto, perché chi è dall'altra parte spesso non ha i naturali o giusti strumenti di comprensione e di lavoro, di conseguenza teme di essere al di sotto del livello intellettivo medio.

 A voi il diritto o il piacere di continuare, ci poce il confronto.

sabato 6 settembre 2025

FORMAZIONE VALUTAZIONE, PRIMO INCONTRO

  È il DM 66 che scandisce questi primi giorni di settembre, c'è una scadenza ravvicinata e allora si calendarizzano "lezioni" e incontri da remoto o in presenza, una scelta su cinque corsi.

 Questa mattina in collegamento da Otranto con il DS Pietro Gallo per quattro ore, con una pausa caffè, si comincia ad approfondire il discorso valutazione, siamo una cinquantina i docenti presenti tra primaria e secondaria di primi grado.

 Si inizia subito con parole e definizioni importanti, da obiettivo a sfera metacognitiva, da giudizio sintetico a pensiero algoritmico: il formatore insiste molto sulla specifica degli obiettivi che devono essere chiari e dichiarati per costruire un buon percorso di studio che vede la verifica come ultima prova. Alunni consapevoli, metodo di studio e tempi di apprendimento: non importa differenziare la disciplina, ma calcare l'importanza del linguaggio specifico, l'utilizzo proprio del lessico, imparare a leggere e comprendere il testo.

 Il corpo docente deve fare gruppo, fronte comune su punti fondamentali quali una valutazione oggettiva, senza scadere nel pietismo, una coerenza nel rispetto delle regole e dei regolamenti, un approccio allo studente che prevede la ricerca del piacere di apprendere, la passione della conoscenza.

 Non è un monologo del DS, ma un bel dialogo perché alcuni colleghi intervengono portando testimonianze o sollevando dubbi sull'amore per la materia da trasmettere, la media del registro elettronico, la comunicazione scuola-famiglia, i tempi da concedere per il successo formativo e le nuove idee metodologiche, le neuroscienze e molto altro.

 Imprescindibile la conoscenza dei vari decreti, le nuove linee guida e le ordinanze che snocciolate così mettono paura, ma poi ci si abitua.

 Insuccesso è uno dei punti nodali: accettarlo, capire gli sbagli, lavorare per il superamento e prepararsi per un'altra prova; qui diventa fondamentale un impegno dei docenti, ma anche quello degli adulti di riferimento.

 Bilancio di fine incontro: combattere la discrasia, approfondire la dadalogica e la docimologia, non confrontarsi continuamente con il passato, non ripetere gli "errori" che abbiamo subito come studenti e fare innamorare i ragazzi della materia insegnata. Scritta così sembra facile?






mercoledì 3 settembre 2025

E LE RIUNIONI, FORZA VENITE GENTE

  Riunioni, per plessi e perplessi.

Noi della secondaria ci siamo ritrovati tutti insieme, in aula uno, sia quelli della sede centrale che quelli della distaccata, per ragionare di tante questioni, solo dopo l'arrivo della Gioia, naturalmente. Prima ci siamo fermati lungo i corridoi a conoscerci meglio, perché le nomine sono state quasi completate e i numeri inseriti nel gruppo telefonico, ma poi i volti ci sfuggono come le discipline, sosteniamoci!

 Parecchi i punti da dibattere, dalle collaborazioni ai progetti, passando per uscite giornaliere e viaggi articolati, Auditorium a voi e alle vostre classi. Poi la domanda fatidica: in quale commissione vuoi essere inserito?

 Se mi vuoi! Neanche finisci di pronunciare la frase che il tuo cognome viene digitato sul documento proiettato in Lim.

Non si sfugge, c'è da allestire il gruppo di lavoro o da affiancare la funzione strumentale per valutazione, inclusione, educazione civica, bullismo e altri contorni, un po' di tutto perché non si creda che la scuola consiste nelle lezioni frontali, semplici e veloci. Già si programma l'orientamento, la giornata della scuola aperta, la partecipazione ai concorsi eh...

 Insomma, trovati i nomi, volenti o nolenti, passiamo oltre perché il tempo stringe e l'orario curricolare va moderato: commissione all'opera, tra incastri impossibili e desiderata, sedi lontane ed esami che sembrano già vicini, perché chi ha più incarichi ha più scadenze come in un gioco di matrioska.

 E poi la singola presentazione di ogni collega, cominciando dagli anziani ai neofiti, dalla materia al sostegno: ci mettiamo la faccia. E una parola buona di incoraggiamento. C'è chi viene dal profondo Nord, chi sta cercando casa, chi ha sostenuto prove difficoltose in contesti particolari e chi si è preso la seconda possibilità.

 Trascorre così l'intera mattinata, sorvolando ancora su qualche indecisione tra continuità e monte orario, da graduatoria interna ad assegnazione, potenziare lì dove serve lasciando meno ore-buca possibili.

 Presto cominceranno i corsi di formazione, se quella maledetta piattaforma accettasse i codici, i nomi, gli esterni, il titolo, i volenterosi, altrimenti ci vediamo in presenza facendo capolino dallo schermo!

 Siamo una squadra fortissimi, fatta di grande professionalità.

martedì 2 settembre 2025

IL PRIMO COLLEGIO NON SI DIMENTICA MAI

  Il primo collegio è come la prima ciliegia, un sapore dolce e appetitoso: il Capo procede con l'appello per l'insediamento e siamo tutti emozionati scolari al primo giorno, con annesse chiacchiere di aggiornamento e complimenti per trucco parrucco e silhouette.

 I posti sono più o meno assegnati, la secondaria ala destra del Capo nelle retrovie, davanti le maestre della primaria di due plessi. Siamo indisciplinati si sa, ma scambiarci impressioni e notizie, guardare di sottecchi i nuovi acquisti per capire chi siano rientra nelle mansioni minime.

 Chi raccoglie la fiducia, chi ci pensa, chi è alla prima nomina e chi cerca di sviare lo sguardo del Capo: staff e coordinatori di plesso andati, più o meno in modo democratico.

 I punti all'ordine del giorno vengono snocciolati con una certa ordinata calma perché si delibera, si prendono appunti, si organizzano le attività che rientrano nelle ore extracurricolari, quelle nelle prenotazioni da registro e poi c'è la formazione.

 Un ventaglio di cinque corsi, cotti e mangiati entro il 30 settembre, tutti in presenza tranne la valutazione da remoto: si tratta di chiudere il famigerato DM 66 e la vice, professoressa Treglia, illustra fatti e misfatti della formazione e delle scelte. E così procediamo alla preiscrizione che poi ci pensa Futura con il codice identificativo al resto, bene. Il Piano poi prevede gli impegni di settembre, che si sa è sempre generoso di riunioni, gruppi di lavoro e scambi interessanti, siamo intensamente partecipi al dialogo, fa parte del mestiere!

 Poi il Capo passa alle raccomandazioni su regole e regolamenti, dalle fotocopie alle comunicazioni, dai focus alle commissioni, funzioni strumentali in testa.

 Passa così la prima mattinata del nuovo anno, molti i volti nuovi tante le certezze:

PTOF chi si vede!

 ARGO anche a te!

Non DM66 a me, non vedo l'ora di chiuderlo...

Ed altre bizzarrie similia.

A domani, che i plessi siano con noi.