Il primo collegio è come la prima ciliegia, un sapore dolce e appetitoso: il Capo procede con l'appello per l'insediamento e siamo tutti emozionati scolari al primo giorno, con annesse chiacchiere di aggiornamento e complimenti per trucco parrucco e silhouette.
I posti sono più o meno assegnati, la secondaria ala destra del Capo nelle retrovie, davanti le maestre della primaria di due plessi. Siamo indisciplinati si sa, ma scambiarci impressioni e notizie, guardare di sottecchi i nuovi acquisti per capire chi siano rientra nelle mansioni minime.
Chi raccoglie la fiducia, chi ci pensa, chi è alla prima nomina e chi cerca di sviare lo sguardo del Capo: staff e coordinatori di plesso andati, più o meno in modo democratico.
I punti all'ordine del giorno vengono snocciolati con una certa ordinata calma perché si delibera, si prendono appunti, si organizzano le attività che rientrano nelle ore extracurricolari, quelle nelle prenotazioni da registro e poi c'è la formazione.
Un ventaglio di cinque corsi, cotti e mangiati entro il 30 settembre, tutti in presenza tranne la valutazione da remoto: si tratta di chiudere il famigerato DM 66 e la vice, professoressa Treglia, illustra fatti e misfatti della formazione e delle scelte. E così procediamo alla preiscrizione che poi ci pensa Futura con il codice identificativo al resto, bene. Il Piano poi prevede gli impegni di settembre, che si sa è sempre generoso di riunioni, gruppi di lavoro e scambi interessanti, siamo intensamente partecipi al dialogo, fa parte del mestiere!
Poi il Capo passa alle raccomandazioni su regole e regolamenti, dalle fotocopie alle comunicazioni, dai focus alle commissioni, funzioni strumentali in testa.
Passa così la prima mattinata del nuovo anno, molti i volti nuovi tante le certezze:
PTOF chi si vede!
ARGO anche a te!
Non DM66 a me, non vedo l'ora di chiuderlo...
Ed altre bizzarrie similia.
A domani, che i plessi siano con noi.
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