Penso che la violenza in generale sia orribile, spero proprio che sparisca tutto questo dolore dal mondo. Le donne sono fragili, ancora oggi la parola di un ragazzo sembra valere più di quella di una ragazza. Anche se pugni e schiaffi fanno male, le parole sono più dolorose perché un’offesa può diventare una cicatrice permanente, che non si dimentica facilmente.
La donna non è un oggetto o un giocattolo. Le giovani hanno il diritto di pensare alla carriera e al loro obiettivo, di decidere della propria vita e di seguire le proprie passioni.
Per aiutare le donne che subiscono violenza dovremmo offrire disponibilità all’ascolto, non dovrebbero mai essere lasciate sole e strette forte forte in un abbraccio rassicurante.
La mossa importante è aiutare le donne che hanno subito maltrattamenti ad esprimersi, a combattere il silenzio che si crea intorno alla loro vita per denunciare e gli uomini dovrebbero provare le umiliazioni e il dolore che sentono le donne per cambiare atteggiamento e mentalità.
Fidarsi delle persone non è sempre facile, soprattutto dopo aver subito un torto; essere compresi è difficile, farsi capire è difficile, magari non ti prendono sul serio. Però possono rivolgersi alla famiglia o agli amici più stretti senza paura. Certo ci sono dei bugiardi che affermano di voler cambiare e che chiedono perdono, ma poi non cambiano e continuano ad essere violenti, ma non sono tutti così, ci sono persone di cui ti puoi fidare a scuola, al lavoro, nella quotidianità.
C’è chi afferma che la donna non può praticare alcuni sport, ma allo stesso tempo i maschi sono presi in giro se praticano danza.
Chi frequenta una donna deve sempre rispettarla nelle sue scelte, perché tutte noi vogliamo essere libere di scegliere; se ci trucchiamo o ci vestiamo bene lo facciamo per piacere a noi stesse prima di tutto, non andiamo certo in cerca della maleducazione dei maschi.
Ognuno deve gestire la vita come meglio crede, non sono gli altri a decidere cos’è giusto e cosa sbagliato, nessuno deve sprecare il dono più grande che ci è stato dato solo per piacere agli altri ed essere accettato.
Non esiterei ad aiutare una mia cugina o un’amica, la consolerei e cercherei la soluzione migliore per sottrarsi alla situazione orribile anche sfidando chi la maltratta, opponendomi a quell’uomo violento di persona, poi con una denuncia possibilmente.
Nessuno le deve giudicare cattive o poco di buono, però mi fa riflettere la vita condivisa sui social: alcune donne si mettono in mostra in modo inappropriato attirando giudizi cattivi e commenti anche spregevoli.
Gli alunni della classe 2A
Salvo D’Acquisto - Faleria

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