Nel centro storico di Gallese, in uno spazio intimo e caldo, è stato ricostruito un angolo di mercato brulicante, con tante bancarelle interessanti e gustose, assaggini di ricotta, dolcetti, formaggi, pane bruscato, vino caldo e poi le botteghe immerse in un febbrile lavoro: falegnami, fabbri, ricamatrici, venditori di verdure e legumi. Balle di fieno lungo il percorso, un recinto per l'agnellino e una gabbia per due galline; un pozzo e un molino ad acqua, non manca assolutamente nulla.
Tutti personaggi in miniatura, ma seri, impegnati, indaffarati, con le manine in pasta, alle prese con gli arnesi per lavorare il latte, martelli, seghe, mortai e pestelli, che emozione. Poi la Natività, in una capanna-gioiello di lavoro scolastico, Maria e Giuseppe seduti composti in attesa della visita di pastori e Magi, contornati da tanti angioletti vestiti di azzurro.
All'imbrunire si accendono i faretti e i fuochi al centro di grandi ciocchi di legna sembrano scoppiettare ancor di più. Suona la banda del paese per annunciare l'arrivo della Befana, che distribuisce sacchetti di dolcetti ai piccoli visitatori.
Il mio plauso va all'impegno di chi ha realizzato i costumi semplici, ma efficaci, coerenti nel taglio e nei colori; grande il coinvolgimento dei genitori, molti dei quali stavano seduti accanto ai piccoli protagonisti. Complimenti alle maestre, anch'esse presenti tra i figuranti, che hanno coordinato il tutto, onere non semplice ma sicuramente assai appagante. E per finire appropriata anche la colonna sonora, composta da sola musica suonata.
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