Arriviamo alla stazione alle 4:40 del mattino, mia sorella riparte per la Spagna, il treno per Roma Tiburtina delle 5:05 porta già cinque minuti di ritardo, cominciamo bene. Deve acquistare il "documento di viaggio", gli uffici della biglietteria sono vuoti, si apre alle sei.
Ci sono ben due bussolotti telematici funzionanti, ma solo con carta di credito. Nessun problema, lei ne ha una, io invece già avrei avuto un grattacapo.
La stazione comincia ad animarsi, arrivano i primi assonnati pendolari, quasi quasi facciamo in tempo anche a prenderci un caffè... Peccato che l'unico bar presente sia sprangato, abbandonato; potremmo però rifarci con un mega distributore di bevande e schifezze varie, ma quel tipo di vivande, al momento, proprio non ci interessa.
Neanche l'edicola dà ancora segni di vita, eppure le persone sui binari sono un numero considerevole.
Tecnologia sì, ma quante persone non lavorano più alla stazione?
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