Mi ero ripromessa di non scrivere nulla questa sera, per andare a ninne presto, per non intasare troppo la pagina del social network e per non approfittare della vostra bontà di lettura-ascolto. poi però ho ricevuto un messaggio privato contenente tante parole buone e allora mi sono ringalluzzita e seduta al tavolo per "colloquiare" con voi.
Dunque trattare degli esami di maturità troppo scontato e noioso alla vigilia della prova di italiano, la mia preferita naturalmente, dopo la versione di latino, si capisce.
Quindi ho pensato di ragionare di altro, meno banale.
Stavo pensando appunto a questi complimenti e a quanti invece non me ne fanno più: un tempo ero la migliore, la più geniale e la più fresca, per idee e modo di esprimermi, poi quando ho alzato le penne - come si suol dire - quando ho deciso di non assecondare oltre le manie degli altri e di chiedere, allora molti sono spariti, defilati, nascosti, senza litigi o scenate, senza una parola né una spiegazione.
Pazienza, me ne farò una ragione, però stavo appunto cercando di capire: chi ho incontrato sulla mia strada? Quanti erano disinteressati e partecipi, quanti mi reputavano veramente capace?
Troppo ingenua io o poco sinceri quelli? Fin dove si spingono le persone per approfittare degli altri?
Forse le mie capacità sono veramente scarse, ma non così scarse da non poterle comunque sfruttare.
Vorrei trovare qualche segnale da queste persone, vorrei capire, magari è meglio che cambi "mestiere", me lo dice sempre il mio Principe Azzurro.
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