DIPLOMA, IL GIORNO DOPO

 Tra il serio e il faceto, per ragionare ridendo e ringraziarvi tutti, siete stati veramente tantissimi, da domani potremmo anche incontrarci al bar per quel cappuccino in sospeso.


 Intanto grazie a tutti voi, miei carissimi millequattrocento lettori, che avete aperto l'articolo sul mancato premio fruttifero - ! - e sulla conquista del diploma per meriti culturali; grazie anche a tutti coloro che hanno alzato il pollice ed espresso i complimenti sul social network, troppo buoni troppo esagerati...
 Ma effettivamente in giro per il paesello domenica e lunedì qualcuno mi ha rivelato qualche dubbio sulla validità del riconoscimento, perché non è ben chiaro di quali meriti sia in possesso... Se lo chiede ancora anche la mia dolce metà!
 Non so che rispondere, non che sia brava o speciale in qualche campo particolare, neanche tanto saggia e preparata; comunque ho informato le allarmate persone, che mi hanno fermata, riferendo di vaghi e scialbi articoletti sul paesello che pubblico quotidianamente, nottetempo, quasi in contemporanea all'evento, prima che dimentichi le sensazioni provate e le frasi ascoltate.
 Non è che il premio fosse veramente destinato a mia sorella?
 Mah!
 In effetti ficco il naso dappertutto, mi impiccio troppo di quel che accade dalla Faggeta a Sant'Eutizio frazione, passando da Chia via Bosco Didattico: sarà che presenzio troppo? Ma poi chi vi informerebbe su tutto quel che accade nel paesello/ombelico del mondo?
 Se qualcuno ha da propormi qualcosa di veramente culturale, alto, aulico, metodico e interessante, che si faccia avanti, ma vuoi mettere l'ironia di raccontare di battute, figuracce, scivoloni, ma anche inaugurazioni, feste, spettacoli teatrali e premiazioni?
 Effettivamente sto sempre in mezzo.
 Qui lo ribadisco, ho soli trecentosessantacinque giorni per convincere la commissione ad assegnarmi il premio dorato per la cinquantesima edizione della festa, sai che figurone!
 Qualcuno sa dirmi chi devo convincere a premiarmi?