Mi piace organizzare gite con e per la mia piccola e confusionaria famiglia, ma anche con parenti e amici che ci amano e ci sopportano così come siamo senza falsi sorrisi o labbra rifatte per l'occasione.
Mi piace trascorrere le feste comandate riuniti, allegri, agguerriti per i giochi da tavolo e di società. Mi piace occuparmi di tanti ambiti, conoscere sempre nuove persone che sanno molto più di me e che mi possono istruire, mi piace imparare ogni giorno qualcosa.
Mi piace la scuola, tanto forse troppo, mi piace lo studio e mi piace insegnare, ma non sono brava come vorrei.
Mi piacciono la pizza e la pasta, mi piace mangiare e poi camminare e seguire una ferrea astensione per rimediare al danno causato dalla bulimia occasionale.
Mi piacciono i tacchi, indossati dalle altre; mi piacciono le scarpe da ginnastica, quelle bianche di tela estive, che fanno tanto ragazzetta anni '90.
Mi piace leggere da sempre, mi piace la letteratura italiana, il mio autore preferito è Pirandello, dei contemporanei leggo volentieri Dacia Maraini, Bianca Pitzorno, M. Mazzantini... Le donne hanno una marcia in più, vorrei saper scrivere come loro!
Mi piace il cappuccino, quello al bardimamma, ma anche dalla zia, al bar con le mie cugine e le amiche.
Mi piace scrivere, ma con scarsi risultati.
Mi piace l'amicizia di vecchia data, l'amica sincera, quella che trova sempre un attimo per ascoltarmi, quella che ha voglia semplicemente di sapere come sto.
Non mi piace il mio fisico, non mi piaccio mai in fotografia, mi piacerebbe indossare abitucci, invece ho solo calzoni nell'armadio, fatta eccezione per il completo nero di carnevale.
Non mi piacciono le bugie, neanche quelle dette a fin di bene; non mi piace essere ignorata, non mi piace chi non risponde ai miei messaggi e chi mi dice di non aver avuto tempo; non mi piace il mare affollato, sudato, sabbia che scotta, tintarella estrema, mi piace il mare calmo, comodo, ventilato.
Non mi piace venire a sapere una novità per ultima, non mi piace essere considerata intrusa, estranea o insignificante.
Non mi piace la tecnologia che allontana le persone, che cattura i commensali di una tavola di festa, ognuno con il suo giocattolo tecnologico impegnato e estraniato; non mi piace chi vuole apparire felice e invece vorrebbe piangere e urlare, non mi piace chi vuole suscitare invidia negli altri.
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