Gli spettacoli si svolgono nel centro storico e per arrivare lasciamo la macchina a circa un chilometro, sul ciglio della strada e ci incamminiamo; passa il bus navetta, ma noi siamo atletici... Abbiamo portato lo zaino pieno di vettovaglie, per ogni bisogno.
Ci accoglie una folla festosa in circolo intorno ad un personaggio strambo, di lingua tedesca credo, che col semplice cambio di cappellino e un fischietto sta facendo divertire il pubblico sempre più assiepato. Ci spostiamo di poco, giusto il tempo di svoltare la stradina e lì ci blocchiamo perché dei marinai/giocherelloni cominciano a suonare, chiamare, volteggiare, equilibrio, palle e cerchi, coinvolgendo vari malcapitati tra gli spettatori - grandi e piccoli - a lasciarsi trascinare, fare da spalla e reggi-attrezzi del mestiere.
I giochi continuano, si alternano gli artisti e alla fine lasciano sempre un cappello per l'offerta, che i bimbi portano contenti. Ci sono furgoncini che invitano al peccato sfizioso, fritto, goloso, rotondo e filante, poi si sale verso il borgo fantasma dove si svolge un mercatino di artigiano: piccole bancarelle con oggetti e giochi di legno, stoffa e materiali vari, canzonati i visitatori da un giullare burlone, ma quello è lo spirito della manifestazione.
Si vocifera di circa quattromila presenze per il sabato fino a notte fonda, ma anche la domenica non è stata malvagia perché ce ne andiamo lasciando molte persone pronte per mangiare, altre alle prese con le prove sul palco, tante che si cimentano con le bolle di sapone da strada, quelle con i contenitori pieni di acqua saponata e retini e corde a disposizione per l'uso ludico.
Si ritorna fanciulli molto facilmente in queste occasioni...
Si ritorna fanciulli molto facilmente in queste occasioni...
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