Ecco
mancano pochi minuti, poi scatta l'anno, ricominciano a girare le
lancette: quarantatré e sentirli tutti sui polpacci, sulle spalle
incurvate, sui fianchi giunonici - che una volta era un complimento,
ho pure sbagliato epoca storica a nascere - il punto vita non lo
trovo neanche.
Porto
gli occhiali, senza i quali non potrei neppure muovermi da casa senza
creare il panico; come dicono i miei figli nei momenti di sfottó sono
vecchia dentro perché non mi arrendo alla tecnologia, non rimango al
passo coi tempi e ancora pretendo di sfruttare penna e agenda.
Mi
appassiono alle storie difficili, sono quella dei casi umani, credo
nell'insegnamento, leggo per piacere e solo libri cartacei, non li
compro perché non me li posso permettere e poi sono una fanatica
della biblioteca comunale.
Mi
piace mandare i messaggi vocali, perché mentre registro giro per
casa e sfaccendo, non perdo tempo né lo faccio perdere e poi il calore e l'intonazione
della voce hanno una loro importanza. Non so cucire come mia madre,
non so ricamare o creare con l'aghino come le mie zie, tanto meno
cucinare o impastare dolci come le mie cugine e le amiche del cuore.
Ancora
non ho trovato la strada giusta per il successo, cerco la celebrità
scritta e vorrei far parte della festa più importante del paesello,
ma sembra che non ne sia ancora all'altezza, nessuno mi chiama
nessuno mi vuole. Per il momento sono ferma alla presentazione
danzante, poi passerò a qualcosa di più ampio, importante, storico,
forse, ma col tempo.
Adoro
viaggiare, scoprire, guardare, ma in compagnia, specie quella
familiare; l'idea di prendere l'aereo da sola mi terrorizza, chissà
dove entrerei e soprattutto dove atterrerei, non conosco che poche
parole inglesi e questo è un grosso handicap, che mi schiaccia.
Sono
classica, nel profondo, del tipo socratico, platonico; ho studiato quindi arte e faccio finta di capirci qualcosa, ma poi in fondo non me
ne intendo più di tanto.
Cerco
di essere amica di tutti, almeno di non stare antipatica, ma a
qualcuna proprio non vado giù, se una mi ha tolto l'amicizia virtuale
e l'altra neanche mi ha risposto alla richiesta; però non voglio
avere rotture tra i piedi, una certa discrezione, intimità, anche
perché temo che il troppo affollarsi e appiccicarsi poi rovini i
rapporti, logori i nervi e - come dire - fratturi i coglio@.
Alla
mia veneranda età ancora non ho deciso che strada scegliere, quale
occupazione mi porterà al pensionamento; magari sarà l'occasione
buona per tagliare i viveri e mangiare meno per non spendere troppo.
Scrivo,
sì lo sapete, assai a volte, inutile altre, questioni scontate e
trite spesso, le stupidaggini mi vengono così, naturali, ma da
quando ho aperto il blog ho scatenato il demone giusto e allora
procedo dal dicembre 2013 ad assillarvi, a riempirvi di parole e a
desiderare di entrare nella vostra quotidianità. Non creo su misura
per tutti, solo per le persone care, per chi mi dimostra affetto;
altri che pretendono in forma gratuita
per poi guadagnarci in pubblicità
o gloria, si possono anche discostare, mettersi da parte, non ricevo.
Per
favore cercate di capirmi.
Bene,
credo di avervi confessato tutto, ma se per caso ho lasciato qualche
altro difettuccio, prego siate così
gentili da indicarmelo, non vorrei rimanerne all'oscuro; se invece
vorrete lasciarmi i vostri auguri, ne sarò
immensamente felice, sapevatelo...
Nessun commento:
Posta un commento