Oggi sono venuti a trovarci a scuola i genitori di Fede, forti nella loro grande perdita.
Gentilmente e premurosamente hanno messo a disposizione degli alunni della Salvo tutta i libri di testo del loro ragazzo, testi nuovi e poco usati, purtroppo, di seconda e terza media.
Occasione per rivedere gli ambienti in cui Fede veniva volentieri quando stava in forze, quando stava bene e poteva frequentare un luogo affollato, chiassoso e movimentato com'è una scuola, anche se piccola e dislocata.
Hanno molto da raccontare quei due genitori "tra cielo e terra", così si è definita la signora, madri e padri che hanno un loro angelo in cielo che hanno protetto fino allo stremo del possibile umano e che ora li protegge.
La Fede, la Scienza, la Ricerca, i ricoveri, ma anche la sperimentazione, il vaccino, la disperazione della fine: dove hanno trovato la forza e il coraggio questi genitori e come possiamo noi pensare di lamentarci del parcheggio o della tinta dei capelli?
La Fede, già la Fede: quando il sapere umano e le cure non bastano o non ci sono proprio, quando sono state tentate tutte le strade conosciute e anche qualche sperimentale.
Noi - personale scolastico tutto - abbiamo raccolto un'offerta collettiva per l'Associazione a cui i genitori di Fede sono legati, per i bambini oncologici dell'Ospedale Gemelli di Roma, un piccolo aiuto che loro hanno subito sottolineato come grande e importante, perché aiutare è sempre un atto importante e mai scontato.
E poi ci hanno raccontato della burocrazia, delle peripezie tra uffici - addetti - scartoffie - tempistica: oltre al dolore anche la difficoltà di concentrarsi su ogni passaggio e obbligo, pazienza somma.
Ci siamo lasciati con una promessa, quasi un obbligo morale: ci rivedremo presto per la cioccolata natalizia, perché bisogna raccogliere fondi, non bastano mai. E a Natale puoi, anzi devi.
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