Passare in sede centrale, prendere in carico i plichi dei compiti scritti e difenderli a costo della vita fino in sede distaccata.
Un saluto veloce alla collaboratrice Sabrina e ai genitori già ansiosi all'esterno dell'edificio scolastico.
Preparare le postazioni, disporsi a semicerchio, accendere e collegare i portatili al registro elettronico.
Un breve confronto tra colleghi, riassunto dei voti e dell'andamento generale degli esaminati, studio degli indicatori della griglia di valutazione.
Accogliere il Presidente della sottocommissione, la vice Gloria Mastrantoni e cominciare.
C'è naturalmente un elenco da rispettare e una tabella oraria, ci sono le pastarelle che ha portato il professore di tecnologia, ci sono I colleghi più esperti e meno esperti.
I ragazzi sfilano uno ad uno, si siedono salutano cominciano a presentare il loro obiettivo, che intanto prevede di raccontare e raccontarsi, relazionare sull'Agenda 2030 e trovare soluzioni a questo mondo malato.
Scorrono le ore, veloci e indaffarate, per un pranzo frugale e un caffè di incoraggiamento.
Siamo una buona squadra, ci troviamo sostanzialmente d'accordo su tutto e questa è una grande soddisfazione.
I nostri alunni dimostrano alcuni grande maturità e impegno di studio, altri agitazione mista a emozione, qualcuno più sicuro qualcuno meno preparato.
Fuori il sole arroventa, chi è stato interrogato torna come testimone e chi era testimone si cambia per essere elegante in camicia, questione di stile.
Primo giorno andato, volti distesi e sorrisi di squadra, piccolo meritato refrigerio. Poi ci aspettano due ore e mezzo di collegio docenti. Ma quella è un'altra storia.
E grazie a Federica per il disegno da copertina dell'articolo.
Ci sono gli esami orali! Munch.
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