Sabato mattina che fate?
Un'insegnante in maternità ci raggiunge per un "abbraccio" di gruppo, sicura di trovare tutti perché chi ha gli scrutini finali, chi una riunione per mettere a punto il compito e chi attende a faccende personali. A mezzogiorno scatta però l'appuntamento preliminare, ossia la riunione di tutti i docenti impegnati negli esami di Stato, chi insomma ha lavorato con le terze ed ora è chiamato a esaminare.
Siamo in una delle sedi della primaria del nostro Istituto Comprensivo, dal momento che le consultazioni referendarie ci hanno occupato quella centrale.
Ci ritroviamo tutti in un grande ambiente, da una parte i docenti dall'altra segretario e Presidente di commissione, alle loro spalle un magnifico notturno con il testo de La luna di Kiev, Rodari.
Il Presidente legge le condizioni dei documenti, le postille di attenzione e poi si passa alla relazione di ogni classe di Istituto, composizione e caratteristiche. Sottocommissioni, calendari delle prove e docenti assegnati: le decisioni sono tante con particolare attenzione ai bisogni e alle competenze dei ragazzi, per loro è il primo vero esame.
Gloria Mastrantoni e Alessandra Castrucci ci guidano nei meandri burocratici, griglie e voti, orari e articolazioni: un poco di ansia, qualche delucidazione, incoraggiamenti reciproci.
Siamo alla quasi normalità, previste due prove scritte e l'orale conclusivo, poi saranno licenziati.
La seduta si scioglie con le ultime raccomandazioni sugli appuntamenti per l'estrazione della terna, poi chi si ritira a vita privata chi corre al pranzo di fine anno, chi rimane a controllare tutto chi si dà appuntamento al bar per un pranzo frugale ma in compagnia.
Siamo un bel gruppo, assortito colorato giovanile acculturato tecnologico, insomma di qualità.
E da martedì 14 giugno si comincia a fare sul serio.
Nessun commento:
Posta un commento