Per stare tranquilli, il Capo snocciola una decina di progetti, collaborazioni, spettacoli e via dicendo per fare sistema, dal Carnevale al presepe, dai corsi di rinforzo alla frutta, in senso letterale, nelle scuole.
Rimaniamo tutti attenti e silenziosi alla lettura del documento dall'Ufficio scolastico, quando si parla di inclusione e sostegno non si scherza.
Poi il rompete le righe, saluti e abbracci per ritrovarci tutti in gruppetti sulla piazza centrale di Civita per l'aperitivo, considerazioni e visione d'insieme di tecnica di sopravvivenza.
E non ancora soddisfatti quasi tutti in pizzeria: per cielo le stelle tra i rami di ulivi, tovaglie bianche e una lunga tavolata da Biagio in giù.
Fritti irresistibili, taglieri da paura e giro pizza, con dolce e seguito amaro.
Non ci sediamo per dipartimenti né per età, nemmeno per provenienza o sesso: vicini di chiacchierata, buongustai, palati importanti, gusti rinomati e tanti sorrisi, dal cambio abito al nuovo ruolo, ognuno con la propria importanza.
E sono qui in piena notte a scrivere di un anno di lavoro terminato, un primo bilancio di soddisfazione o di rimprovero, di idee appena sbocciate, complimenti raccolti, litigi e chiarimenti, impegni, difficoltà e vette raggiunte.
Siamo una squadra fortissimi, fatta di gente fantastici, alcuni anche altissimi.
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