Secondo giorno, da tecnologia a scienze, un attimo, lungo più di un milione di anni.
Goccia a goccia, l'acqua che scolata e pressata dà vita alla carta, l'acqua che a stille forma uno spettacolo da rimanere a cuore emozionato.
Ci muoviamo presto per raggiungere Fabriano e i laboratori di fabbricazione della carta: ci spiegano, guardiamo e i ragazzi poi operano essi stessi, con le mani immerse.
Giro degli altri ambienti, gli attrezzi il torchio la pressione il caldo per l'asciugatura fino all'esposizione di vere opere d'arte, di filigrana e incisioni.
Poi il giro al centro, con una visita alla pinacoteca che racchiude opere storiche del territorio e una collezione di Arte Contemporanea di tutto rispetto, per esempio un Fontana e un De Chirico.
Pranzo al sacco in cortile, tra scambi di panini e frutta, biscottini in condivisione e stuzzichini vari: magari si soffre il caldo, le scarpinate, la guida che puntualizza, ma il cibo...Il cibo non può mancare, sempre l'appettito sia con noi!
Ci spostiamo a Frasassi, fino al parcheggio, poi in navetta all'entrata delle grotte, e lì lì abbiamo veramente conquistati, presi, catturati, ammutoliti, o quasi.
Visita, percorso, spiegazione, foto: che meraviglia di spettacolo, il miglior appuntamento per tutti loro.
E in tutta questa meraviglia, i bisogni, la fame, le domande a raffica, i lamenti, le spese folli: dagli occhiali a specchio ai ciondoli, dai portachiavi alle calamite, ogni bancarella è la loro.
E si fa l'ora di tornare. Ci aspetta la cena, a seguire una passeggiata in centro a Senigallia, colorato.
Anche oggi millemila passi, ogni tipo di dolore accusato, l'appello che fatto dalla prof di musica ormai è il nostro inno e i ragazzi alle prese con le sofferenze per una partita di calcio e le prime simpatie amorose, di tutto rispetto.
Che la notte sia di riposo.
Nessun commento:
Posta un commento