Da quando insegno in questa scuola non era mai successo che si organizzasse solo per noi, ci ha pensato Lavinia Piermartini la docente di lettere che nella sua seconda vita scava, preferibilmente nei butti dei castelli e dei palazzi nobili.
Dal 2013, per i suoi studi universitari, la Piermatini si divide sul campo tra Graffignano e Celleno e, conoscendo bene certi luoghi con i loro segreti, ha pensato un percorso articolato da mane a sera per coinvolgere quei dolci alunni della Salvo, appunto.
Prima tappa, Graffignano con il suo Castello Baglioni, le ceramiche in mostra e qualche reperto di epoca classica. Due gruppi, visita guidata dalla stessa professoressa che ci ha parlato di trasporti, contenitori pesi per telai, regali di nozze e problemi di smaltimento dei rifiuti. E poi i proiettili come pietre, la brocca di Francesca bella, il cortile per la raccolta dell'acqua piovana, il fossato sovrastato da un ponte: una vera scoperta.
Poi diretti a Sant'Angelo il paese delle fiabe: in discesa ed in salita alla ricerca dei soggetti delle pagine universali di letteratura per l'infanzia, ma non solo. Una capatina nei negozietti a spendere gli averi genitoriali, non tutti ma quasi per accontentare diversi rami di parenti, secondo le ragazze, non certo per i maschi.
Foto sparse e poi alla volta di Celleno, per una meritata pausa pranzo: ristoro, gioco, cibo, gelato, bibite, tutto ciò che occorre per rinfrancare spirito e corpo segnati da date fatti concetti e parole chiave storiche.
E poi la salita di Celleno vecchia e la magia dei ritrovamenti: piccola esposizione, cantine, ricostruzioni di abitazioni e botteghe, un mondo che non ti aspetti oltre l'arco.
In particolare, Etruschi e Romani, ghiri squisiti e gabbie, arnesi da capire, collezioni pregiate, pezzi unici di bucchero, Prometeo e pozzi di recupero da scavare.
Una esperienza immersiva, totale, coinvolgente e avvolgente, da sopra a sotto, da cielo a buio, da prato a sperone tufaceo, dal Rinascimento agli Etruschi.
Un modo per conoscerci meglio, trascorrere tempo insieme, socializzare, giocare, imparare.
Grazie ai miei colleghi sempre collaborativi, giovanili, entusiasti per primi e, in particolare, a Lavinia Piermartini che veramente ha messo tanto impegno in questa visita, ci ha guidati con maestria e parole giuste ad apprezzare anche i materiali di scarto, l'immondizia insomma.
Nessun commento:
Posta un commento