venerdì 31 gennaio 2025

AUGURI CINQUANTENNE

 E così sono arrivati i primi compleanni, c'è chi festeggia, chi passa, chi condivide e chi rimane in disparte nell'abbraccio della casa.

 Oggi tocca ad una persona che conosco da quando frequentavo l'asilo comunale con la maestra Vanda, l'ultima di una numerosa e gentile famiglia, sempre pronta all'accoglienza e all'aiuto.

 Non si vede spesso in giro, preferisce passare inosservata, viaggia e scopre senza una vita social da mostrare, non parla mai a vanvera né urla o strepita, sempre contenuta e puntuale.

 Non ci incontriamo di frequente, eppure...

 Rinnovo i miei auguri con le parole che avevo scritto dieci anni fa, con uguale se non superiore affetto.

Ti auguro di crescere i tuoi figli, come i tuoi genitori hanno allevato te e i tuoi fratelli, nel rispetto, nell'amore e nella condivisione; ti auguro di educarli e di istruirli come ha fatto tuo padre con te, con modestia, sincerità, senza alzare mai la voce e senza disturbare i presenti.

 Ti auguro di allevarli con la stessa dedizione, la semplicità, il sorriso di tua madre e di essere ricordata da loro ormai grandi con una lacrima tra le ciglia, con le tue parole preferite e gli amorevoli rimproveri.

 Ti auguro di non cambiare mai, anche nella tua indecisione e nella tua scrupolosità, con la competenza e le capacità che ammiro in te.

mercoledì 29 gennaio 2025

DAI SAPERI AGLI ICEBERG È UNO SHOCK

  E naturalmente parliamo di educazione interculturale, di formazione e corso pomeridiano col Gatti.

 Quest'oggi abbiamo capito che per insegnare non bastano più la padronanza dei contenuti, la linea del programma da seguire o le tematiche bibliche condivise, eh no!

 Intanto si tratta di guardarsi bene allo specchio e non parliamo di estetica, ma di orpelli e preconcetti, stereotipi e approccio.

 I nostri alunni, i ragazzi in classe ci ascoltano, ma ci capiscono? Ci guardano ma ci imitano o intendono il significato dei gesti, il secondo livello del linguaggio. E noi che fissiamo i loro occhi, percepiamo il sommerso?

 Voi insegnanti, docenti, maestri e professori come vi vedete nel ruolo di facilitatore? Si intende colui che facilita il percorso di apprendimento, con il grande impegno a non lamentarsi della situazione ma con la voglia di sporcarsi le mani, eliminando quella dinamica negativa che inquina i rapporti e avvelena il clima di classe: inutile stare a sindacare su ciò che non si è fatto in precedenza, sulla situazione tragica di esercizi e approfondimenti, rimboccarsi le maniche e andare a operare laddove mancano la grammatica, il metodo, il lessico specifico o la sintassi di sopravvivenza.

 Perché sembra sia sport nazionale accusare il ciclo di istruzione precedente, criticare il lavoro di chi ci ha preceduto, lavarsi le mani della situazione stagnante senza poi offrire soluzioni o quantomeno provare a rimediare, proseguire oltre, mettersi in moto.

 E poi arrivano gli spunti, i discorsi degli esperti, i suggerimenti accademici, che fortunatamente non ci trovano impreparati né sprovveduti, perché anche noi nel nostro piccolo ci ingegniamo abbastanza per superare gli ostacoli di linguaggi, le divergenze e trovare quegli appigli culturali per accorciare le distanze storiche geografiche e linguistiche tra Paesi Popoli e Culture che si ritrovano seduti ai nostri banchi ogni mattino per almeno sei ore per cinque giorni.

 E già stiamo riflettendo in termini didattici culinari, s'intende!





TRAGUARDO 50

  Ebbene, alle falde del Monte Cimino in quel Paesello dal castello merlato ci si organizza in modo laborioso e frenetico per un grande scopo, una Festa che rappresenti degnamente il 1975.

 Proprio così, sembra che sia arrivato il cinquantesimo anno di quelli che sono nati nell'ultimo quarto del Novecento e hanno già attraversato il primo quarto dei Duemila.

 Sono pronte, lista in mano, ben quattro munelle che dedicano gran parte della loro vita pubblica ai commerci, agli scambi, all'approvvigionamento e sono Gilda, Rosanna, Alessia e Simona con i loro negozi nei pressi della pubblica Piazza ad attendere adesione ed anticipo, impeccabili!

 Cosa si è pensato? Un sabato sera godereccio, ballerino, simpatico, elegante, esclusivo, divertente, saporito in una villa all'uopo destinata, con un menù ricco e musica. Tanta musica, magari quella che ha accompagnato balli all'Anspi alla Trinità, o i cartoni animati televisivi o le canzoni della domenica pomeriggio al Vitty...

 Per realizzare tutto ciò serve poco: un enorme gruppo in cui confluiscono coetanei, decisioni sverde e tanta pazienza, ma quella non manca.

 Dunque, rappresentanti del Popolo cinquantenne dai quattro angoli della Provincia, dalla Capitale, dalle regioni limitrofe e dal profondo Nord vi aspettiamo a Soriano per il 15 marzo.

 Cinquantenne avvisato, cinquantenne organizzato, chiedete e vi sarà risposto.

mercoledì 22 gennaio 2025

MANTENIAMO LE DISTANZE

 Naturalmente, titolo provocatorio per questo articolo che vuole racchiudere il quarto incontro del corso di formazione L2 di Gatti - e altri intellettuali, ossia noi corsisti.
 Clima caldo, aria frizzante nella parte iniziale perché la vediamo in modo diverso, opposto addirittura su certi aspetti fondanti e fondamentali: contenuti, libertà di insegnamento come da Costituzione, indicazioni ministeriali, scelte singole o programmate... Il nostro formatore insiste sul concetto di libertà da pregiudizi e preconcetti, magari valutando storia e situazione di chi abbiamo di fronte a confronto con noi stessi studenti indisciplinati o fuori dagli schemi.
 Culto, credo, radici culturali: il campo spirituale è sempre spinoso e minato, facile impelagarsi in qualche diatriba sociale, sospetta chiusura mentale, superiorità o superomismo controproducente.
 Per fortuna arriva la pausa caffè che distende gli animi e abbassa i toni, sempre culturali, ci mancherebbe, ma pur sempre tesi e ben sostenuti da interruzioni ed esempi frequenti, proprio quello che bacchettiamo ai ragazzi.
 Secondo tempo, squadre di lavoro.
 E allora offriamo il meglio della nostra professionalità, dal gospel alla scrittura cinese, dalla famiglia patriarcale alla coppia dipinta che nasconde messaggi criptati, passando per fave di cacao e letture consigliate.

 Capita così che il confronto alzi i toni, che il cerchio del dialogo diventi arena in cui confrontarsi su questioni lessicali, sociali, dialogiche: volano termini pesanti tipo famiglia declinata in forme orientali, colonialismo che azzera i popoli o risuscita spiriti.

 Bello il confronto, costruttivo e peculiare, che sia orizzontale tra colleghi di ordine o verticale tra più ordini. Il colore viola piace, lo specchio Arnolfini cattura, il capostipite attecchisce.

 Alla prossima settimana, universal-menti.
E comunque dovremmo leggerlo, Cazzullo!

lunedì 20 gennaio 2025

CI FACCIAMO IN QUATTRO

 Questo è un articolo che difende l'operato dei docenti, cerca di spiegare certe dinamiche e suggerisce pure di rispettare chi lavora con le giovani menti del futuro prossimo.

 Ci facciamo in quattro, ed è giusto sacrosanto. Non sia mai che veniamo pagati forfettario senza merito. Anche sabato mattina, ci siamo collegate dai quattro angoli delle umili dimore in cui attendevano faccende e famiglia, per capirci qualcosa e prendere accordi sul decreto.

 Ministero non ti temiamo, sta' sereno e respira forte.

 Gli eventi delle scuole aperte pretendono organizzazione, inventiva e coordinamento che non vengono su proprio come la cicoria di campo, tocca impegnarsi pure lì con materiale, filmati, giochi, esperienze ed esperimenti, magari calibrati sull'attenzione dei partecipanti.

 l'Istituto Comprensivo organizza incontri mensili con la psicologa esperta? Tutti a raccolta venerdì 24 gennaio, dalle 17:15. Ma prima che ti vuoi distrarre, no! Ci mancherebbe, ci sono da accogliere i genitori dei futuri studenti, i 2014, che entreranno in secondaria, ricordatevelo. Riunione, ascolto, accoglienza.

 È fine quadrimestre, si tirano le somme e non certo medie e mediane a vanvera: fiumi di messaggi vocali per scambiarsi impressioni, opinioni, strategie da mettere in campo per risollevare le sorti storiche, matematiche e anche un po' linguistiche.

 Corsi ne abbiamo? Come più ti aggradano, dalla DADA a L2, da inglese al coding non ci tiriamo certo indietro, si tratta di formazione, almeno venti ore da attestare più tutto il resto.

 E poi, ognuno al suo lavoro extra cattedra, da coordinatore a fiduciario, da responsabile sicurezza a spalla su cui piangere, quando c'è tempo tra una crisi da interrogazione a un attacco d'amore dei ragazzi, non si dimentichi.

 Tutto ciò noi lo facciamo con Gioia, che provvede a rimpinzarci di memorandum e circolari, casomai ci dimenticassimo di qualcosa. I dipartimenti, Cristiana!

venerdì 17 gennaio 2025

SE LA SCUOLA APRE LE PORTE

 Tempo di iscrizione gennaio, tempo di apertura straordinaria per la scuola.
 Il plesso in cui ho l'onore di prestare servizio da sei anni consecutivi ha organizzato accoglienza in grande stile in un venerdì pomeriggio di sole invernale.
 Fermento tra i docenti, grande partecipazione degli alunni addetti al saluto iniziale e alla guida nei vari locali, collaboratrice Liana che supervisiona: una squadra fortissimi fatta di gente fantastici che dedica anima e corpo alla riuscita dell'evento.
 Divisi per discipline: ci sono Chiappini e Stornelli in aula lingue, Ferrante in cerchio musicale, Celsi e Pontillo in aula informatica per lettere digitali, Forliti addetta alla tecnica matematica, tangram! Una parte della biblioteca scolastica per il progetto di lettura, quello un poco indigesto ma inevitabile.
 Gli alunni della Salvo, in tutto una decina, attendono trepidanti gli scolari perché devono cimentarsi in un discorso plurilingue, accompagnare nelle varie aule, spiegare la scrittura creativa, sono uno spettacolo.
 Oltre alle famiglie arrivano anche la Dirigente Cicognola e la vice, professoressa Treglia, che visitano gli ambienti dialogano con genitori, ragazzi e docenti, tutto fila liscio che neanche sembra vero...
 Bellini i bambini coinvolti nei giochi, a passo di danza in un battito di zanzara, curiosi di chiudere la torta frazionata.
 Lavorate in una sede distaccata non è semplice, spesso bisogna trovare soluzioni in poco tempo e con pochi mezzi, qualcuno crede che sia meno nobile.
 Invece...



mercoledì 15 gennaio 2025

GLI INCONTRI, LI INCONTRI, QUESTIONE DI L2

  E oggi abbiamo scalato piramidi, sì piramidi culturali di diverse competenze e abilità per conquistare la vetta, ossia il risultato desiderato esterno. Armati di acculturazione e civilitas seguendo il verbo del guru dell'italiano per stranieri Balboni, ci siamo addentrati nelle spirali del pensiero etnocentrico per giungere a conclusioni di relativismo culturale strizzando un occhio a Galimberti divino, padre misericordioso di coefficienti sociali.

 Dialogo, intercultura, facile a dirsi ma poi i parametri? Ego-centrici, europei "superiori" e civili? La globalizzazione c'è o ci fa? Parliamo di politica, quella seria, di approfondimenti e confronti, senza woke. Sì senza cancellare, rivedere, correggere a posteriori, ci riusciamo a mantenere mente vigile e linguaggio corretto? Ma che razza di processo nell'arco di una vita vogliamo affrontare? Che sia un vissuto, ai nastri di partenza noi comunque siamo la summa di tutto, famiglia in primis.

 Ritrovarsi in quartieri ghetto in cui insegnare a gruppi scolastici a forte prevalenza straniera, di seconda generazione, che cercano l'inclusione o soffrono le differenze? Capita, anche in piccoli centri, non necessariamente grandi città cosmopolite: potremmo imbatterci in forme di patriarcato? Attenti al lessico a destra e ai contenuti a sinistra, cantiamo Gaber suggerisce qualcuno; rivalutiamo il femminile singolare è la grammatica che ce lo chiede, apriamo le porte scientifiche e letterarie cercando di accorciare i tempi e annullare secoli di dimenticanza, leggiamo la Mazzucco, esaltiamo la sorella di Mozart.

 Tutto questo ed altro ancora al terzo incontro di formazione L2, grazie al professore Daniele Gatti e ai miei colleghi corsisti. Il confronto è sempre un piacere, piccante e confusionario ancor di più.

martedì 14 gennaio 2025

AMO IL MIO LAVORO

  Sono arrivata tardi ad una buona posizione, ho scoperto tardi il mio posto su questo pianeta, sono un'inguaribile sognatrice che crede ancora di poter rendere migliore il mondo con l'impegno spassionato e costante, con l'esempio e la perseveranza.

 Amo il mio lavoro anche quando mi dicono che odiano studiare storia.

 Amo il mio lavoro anche quando affermano che quest'anno ci capiscono di più e meglio con la nuova prof.

 Amo il mio lavoro anche quando non mi consegnano i compiti, inventando millemila scuse.

 Amo il mio lavoro anche quando ricevo messaggi dopo le 21:00 e la conversazione prosegue senza posa, a oltranza.

 Amo il mio lavoro anche quando le ore da coprire sono più numerose degli scacchi.

 Amo il mio lavoro anche quando all'entrata mi dicono che c'è un problema: solo uno? Chiedo io.

 Amo il mio lavoro anche quando si intasa la casella di posta elettronica, sul RE sono comparse otto circolari e viene programmato un collegio straordinario.

 Amo il mio lavoro anche quando non sono proprio pronta per le emergenze, le prove di evacuazione, gli scoppi di pianto, ansia, stress...

 Amo il mio lavoro anche quando le verifiche non sono proprio andate bene come speravo e non ho visto una gioia neanche in cinque ore consecutive.

 Amo il mio lavoro quando discutiamo di libri e autori, diritti dei bambini, sofferenza delle donne, idee rivoluzionarie, Agamennone cuore di cervo e barbari come rozzi.

 Amo il mio lavoro quando declamiamo la Divina e ci immedesimiamo in Ugolino che sgranocchia il cranio.

 Amo il mio lavoro nonostante tutto, ma il mio lavoro ama me?

sabato 11 gennaio 2025

APERTI PER ISCRIZIONI

 La sede centrale è aperta, illuminata e illustre. 
C'è l'accoglienza delle famiglie: chi dovrà frequentare il prossimo anno la prima classe della secondaria è ben accetto, accettato, accolto.
 Si lavora per DADA, da un punto all'altro dell'emisfero scolastico, da lettere a musica passando per la rossa cabina telefonica londinese e una luminosa Champagne da cruciverba.
 Ci sono quelle quadrate di matematica che si impegnano veramente tanto, irretiscono anche altre colleghe tra le spirali batteriche dei capillari colorati che poi scrutano al microscopio.
 Molecole d'acqua per brindare e tante stem a loro...
 Poi passi davanti ad un paio di ali artistiche e non puoi sottrarti, prima ti siedi in classe e ti dai da fare con matite e pennelli poi attacchi il risultato al muro, murales da scatto! 
 C'è la professoressa di musica che cerca una zanzara fastidiosa e riesce in poche mosse a mandare a tempo anche i legnetti che incontrano i triangoli e ruotano le braccia in un cerchio a terra.
 Lavoro di squadra a cominciare dal Capo, affiancata da un gruppo di collaboratori affiatato forte sempre sul pezzo.
 E poi una merenda non si nega a nessuno, perché dopo tanto sapere nessuno se ne vada con le farfalle nello stomaco, dolce pensiero che pizza!

 Suona la campanella, allo scoccare delle 17:00, ma la magia non finisce, si riporta solo un po' di ordine tra i banchi e gli strumenti.
 Lunedì si ricomincia.


mercoledì 8 gennaio 2025

QUEI DOLCI IN FORMAZIONE

 Secondo incontro, tre ore di formazione pomeridiane in aula 1, sede centrale, Daniele Gatti al comando.

 Volano parole grosse oggi, di un certo peso filosofico da integrazione a inclusione da intercultura a evangelo globale.

 Si discute naturalmente, anche con una certa partecipazione, sui nostri ragazzi da includere, cioè? Come reagisce l'insegnante ad un nuovo arrivo, nuova nazionalità, nuovo bisogno? Intanto con una scoperta culinaria, perché il cibo si sa accomuna sempre tutti, quindi momenti di condivisione e giornate del gusto sono ben accette, ma anche assaggi per ricorrenze varie non si disdegnano. Con costumi ufficiali, ancor più azzeccati.

 Classi a forte presenza straniera o con un'alta percentuale di certificazioni sono le realtà più frequenti, conosciamo anche i numeri delle varie comunità territoriali, stranieri di seconda generazione combattuti tra la tradizione nazionale, lingua e cultura respirate in casa e il desiderio di scoprire e vivere il territorio che li ha visti nascere e crescere, entrare nel gruppo dei compagni, amalgamarsi.

 Strategie, strumenti per insegnare, ma anche solo comunicare per i bisogni immediati e giornalieri: non è mai semplice interagire, entrare in contatto, capire fino a dove si può chiedere e tradurre: a scuola viviamo tutti insieme, a stretto contatto, canzoncine di compleanno comprese.

 E le certificazioni, le analisi, i livelli, le diagnosi? Altro scoglio grande, ma non impossibile se insegnanti e famiglia collaborano dialogano si supportano, senza alzare muri, parlando appunto la stessa lingua per il bene del minore e la serenità tra i banchi.

 Abbiamo dialogato sulle varie esperienze di vita scolastica: il corsivo, la comprensione del testo, le ore di compresenza, l'italiano bistrattato e l'invasione stem, per giungere ad un articolo polemico, estremo che trasuda accuse contro la scuola - ma guarda! - e contro la deriva della società, a cominciare dalla famiglia, strano.

 Ci lasciamo con la fiducia in un mondo scolastico migliore in cui vengano riconosciuti gli sforzi del lavoro quotidiano, delle idee geniali, della lettura libera e consapevole, della valutazione equa e giusta.

 Per fortuna che tra la prima e la seconda parte abbiamo potuto addolcire i ragionamenti con i pasticcini offerti da Laura e Daniela...

 Al prossimo mercoledì di formazione.



lunedì 6 gennaio 2025

DONO, DONARE, DONARSI

 Feste natalizie uguale dono, viene automatico: scambio, cortesia, presente, riconoscenza, sdebitarsi...
 Sia che piaccia sia che venga percepito come un assillo o un dovere, immancabile arriva.
 Costoso, ricercato, unico, personale, artigianale, in serie, industriale, precotto, ma anche riciclato o riadattato, il pacchetto va scartato con curiosità, dimostrando interesse e gioia.
 Una dimostrazione di affetto, d'amore, di sottomissione, di superiorità, di affiatamento, di scuse o di pace, chi non freme all'idea dell'appuntamento per lo scambio?
 A chilometro zero, con corriere, di mano in mano, in busta, in carta riciclata, col fiocco, con un biglietto firmato, fatto a mano e con il cuore, esportato da uno dei quattro angoli del mondo.
 Che sia originale, giusto, adatto, abbinato, in edizione limitata, serie Gold, indispensabile, desiderato, da mercatino o su catalogo, equo e solidale, rigenerante.
 
 Ad ogni modo, qualsiasi sia la vostra soluzione migliore, regalate anche tempo, per un caffè una chiacchierata o scambio di impressioni, un complimento un abbraccio forte forte, uno spuntino, un aperitivo, un ascolto silenzioso, uno sguardo d'intesa, un tacito accordo, una profonda complicità, un atteso parere.

  Esserci, stare uno di fronte all'altro, guardarsi negli occhi, commuoversi nel conversare, buttare fuori tutto, confessarsi.
 Basta volerlo, veramente.

domenica 5 gennaio 2025

FESTE, A TAVOLA

  Sono trascorsi diversi giorni, abbiamo scavallato l'anno e sempre a tavola ci ritroviamo.

 Le feste comandate servono anche a questo, sedersi attorno ad una tavola imbandita colorata abbinata ricca speciale e raccontarsi per riannodare i fili. I mesi corrono veloci, tra impegni di lavoro e familiari, ma arriva poi quel periodo dell'anno da dedicare ai legami e la cucina in questo gioca un ruolo fondamentale.

 È bello, inutile negare, è un abbraccio caldo l'invito che ti arriva in tempi non sospetti quando si cominciano a programmare spese portate abbinamenti.

 Ci sono momenti canonici, tradizioni consolidate, appuntamenti che prevedono uno specifico menù e poi ci sono le serate organizzate come una puzzle con convitati assortiti con passione comune, parentele e amicizie: entrare in una casa per la prima volta e sentirsi subito accolti senza impaccio è una delle esperienze più motivanti, una prova sostanziale.

 Certo l'arte culinaria è un'arma a doppio taglio, ti lusingano le attenzioni o i manicaretti, ma ti potrebbero anche affossare, annegare in una sorta di paragone tra la tua tecnica e quella di una vera appassionata e quindi mangi per dimenticare il tuo "triste secondo".

 Ho invitato commensali al mio umile desco, per stringere amicizia e per ricambiare affetto, sventare la solitudine e colmare vuoti. Sono consapevole, mi arrabatto e mi impegno, ma non arriverò mai ai livelli delle cuoche che ci hanno aperto la loro casa e ci hanno viziato, condito, deliziato, addolcito.

 Sono riconoscente per ogni momento trascorso, delizia assaggiata, sorriso ricevuto, ricetta condivisa, parola di conforto ricevuta e, naturalmente, dolce assortito.

venerdì 3 gennaio 2025

IL PRIMO DELL'ANNO

  Questo che state leggendo è il primo articolo del 2025, un anno importante con molte ricorrenze familiari, promesse da mantenere e scadenze.

 Non molto comunque è cambiato dal passato: dormo poche ore notturne con conseguente appannamento mentale, annovero desideri da realizzare e lavoro da ultimare ma stanchezza fisica, soffro piccole delusioni che ritornano, previste quindi, ma sempre cocenti.

 Cosa mi aspetto? Non dovrei attendere nulla per non rimanere delusa, dicono. Inutile cercare di cambiare le persone, te le prendi così come sono o passi oltre; scrivo perché mi piace questa forma di comunicazione, mi piace emozionare, trasmettere emozioni, ma anche per diventare famosa e forse non lo sarò mai.

 Ho registrato qualche fregatura, sono combattuta tra il restare amica di persone sfuggenti e il depennare, mi aspetto trasparenza, ho smesso di cercare le conoscenze e alcune non sono "tornate".

 Ho imparato a raccontare solo una parte dei miei pensieri, delle aspettative e della realtà perché non tutti sono sinceri con me e venire a conoscenza della verità da estranei o dai social mi ferisce, sempre.

 Voglio diventare una persona migliore e un po' più distaccata.