Secondo incontro, tre ore di formazione pomeridiane in aula 1, sede centrale, Daniele Gatti al comando.
Volano parole grosse oggi, di un certo peso filosofico da integrazione a inclusione da intercultura a evangelo globale.
Si discute naturalmente, anche con una certa partecipazione, sui nostri ragazzi da includere, cioè? Come reagisce l'insegnante ad un nuovo arrivo, nuova nazionalità, nuovo bisogno? Intanto con una scoperta culinaria, perché il cibo si sa accomuna sempre tutti, quindi momenti di condivisione e giornate del gusto sono ben accette, ma anche assaggi per ricorrenze varie non si disdegnano. Con costumi ufficiali, ancor più azzeccati.
Classi a forte presenza straniera o con un'alta percentuale di certificazioni sono le realtà più frequenti, conosciamo anche i numeri delle varie comunità territoriali, stranieri di seconda generazione combattuti tra la tradizione nazionale, lingua e cultura respirate in casa e il desiderio di scoprire e vivere il territorio che li ha visti nascere e crescere, entrare nel gruppo dei compagni, amalgamarsi.
Strategie, strumenti per insegnare, ma anche solo comunicare per i bisogni immediati e giornalieri: non è mai semplice interagire, entrare in contatto, capire fino a dove si può chiedere e tradurre: a scuola viviamo tutti insieme, a stretto contatto, canzoncine di compleanno comprese.
E le certificazioni, le analisi, i livelli, le diagnosi? Altro scoglio grande, ma non impossibile se insegnanti e famiglia collaborano dialogano si supportano, senza alzare muri, parlando appunto la stessa lingua per il bene del minore e la serenità tra i banchi.
Abbiamo dialogato sulle varie esperienze di vita scolastica: il corsivo, la comprensione del testo, le ore di compresenza, l'italiano bistrattato e l'invasione stem, per giungere ad un articolo polemico, estremo che trasuda accuse contro la scuola - ma guarda! - e contro la deriva della società, a cominciare dalla famiglia, strano.
Ci lasciamo con la fiducia in un mondo scolastico migliore in cui vengano riconosciuti gli sforzi del lavoro quotidiano, delle idee geniali, della lettura libera e consapevole, della valutazione equa e giusta.
Per fortuna che tra la prima e la seconda parte abbiamo potuto addolcire i ragionamenti con i pasticcini offerti da Laura e Daniela...
Al prossimo mercoledì di formazione.
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