sabato 19 settembre 2015

TRA PUBBLICO E PRIVATO

 Stavo considerando quanti articoli del blog trattino di argomenti seri e culturali e quanti invece siano personali, leggeri e poco professionali. Dipende dai punti di vista, ma dal momento che il tutto è frutto della mia poco geniale testolina, lo considero allo stesso livello. Posso parlare di problemi personali con il cibo, di Sebastiano del Piombo, citare Manzoni, oppure condividere qualche foto di gruppo, spiritosa e scacciapensieri, chi me lo vieta?
 Ho provato a percorrere diverse strade: filastrocca, poesia, articolo, corrispondenza, cronaca, ma non ho raggiunto grandi risultati, la colpa secondo mio marito sta nella mia poca professionalità.
 Mi spiego: ad ogni occasione cerco di coinvolgere sempre la mia piccola e rumorosa famiglia, credo nel valore pedagogico dell'arte e della cultura, quindi i miei figli devono avere quante più possibilità di vedere, ascoltare, confrontare, capire, anche alle conferenze, alle presentazioni dei libri o alle inaugurazioni.
 Invece il mio coniuge afferma risoluto che do l'impressione di una casalinga disperata, che partecipa per passare qualche ora e far divertire i bambini, non sapendo con chi lasciarli, e peggio, come conseguenza nessuno mi piglia sul serio, mi stima adatta ad un lavoro ben fatto e acconciato, meritevole di paga.
 Parlo di me, dei miei stati d'animo, delle mie opinioni artistico-sociali e ne sono profondamente orgogliosa, peccato che un pezzo personale e possibilmente tragico registra in media il doppio dei contatti di una qualsiasi inaugurazione a cui ho partecipato.
 Aspetto sempre pareri e suggerimenti, non ho intenzione di smettere, anche perché riscuoto un buon successo a livello provinciale e questo mi basterebbe, se diventasse una fonte di introiti, anche minimi. Invece per il momento, pur con tanti paroloni e proclami, non vedo miglioramenti, se non fumose promesse.
 Continuo per la mia strada, grazie a quanti mi vorranno seguire ed incoraggiare.



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