Bellissima calda domenica, speciale per camminare e scoprire la natura e i resti archeologici tanto vicini a noi, quanto scomodi. Non si finisce mai di imparare, di ascoltare e individuare iscrizioni rupestri, percorrere tagliate etrusche e arrampicarsi in cima alla Piramide, sotto gli occhi vigili di chi ha il merito di averla restituita al mondo. Poi verso i resti di Santa Cecilia, altra scarpinata, polvere e paesaggi mozzafiato, i bimbi entusiasti atleti da record personali di resistenza. E si finisce alle pestarole con un brindisi alla Classe e ai partecipanti.
Il pranzo, semplice e gustoso, viene servito con la giusta calma, tanto i bimbi intramezzano con qualche calcio al pallone e corse tra le piante di nocciole; tutto squisito ed abbondante dal primo al caffè. Ce ne andiamo soddisfatti, con qualche muscolo stirato e un bel po' di foto da condividere.
Note estremamente positive:
- i festaroli ci hanno sempre assistito lungo il tragitto con bottigliette d'acqua,
- abbiamo incrociato tanti gruppi di appassionati, specialmente di camminatori, gruppi trekking attrezzati e volenterosi, realtà che non avrei mai immaginato,
- a tavola si sono aggiunte persone aderenti al FAI, che avevano svolto autonomamente la visita archeologica e poi hanno usufruito di una convenzione con il Comitato, questa sì che è organizzazione e accoglienza turistica.
Le foto firmate sono di mio marito Marco, le altre dei pargoli.
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