lunedì 20 novembre 2017

BEI TEMPI QUELLI, DEGLI ALTRI?

 Allora non voglio proprio tediarvi con argomenti pesanti e sonnolenti, ci mancherebbe solo questo vista poi la tarda ora, ma comunque ci tengo a mettervi al corrente di un paio di considerazioni personali, come sempre capita da quasi quattro anni a questa parte.
 Scrivo, leggete e poi ne parliamo.

 Mi hanno recentemente inserita in un gruppo di vecchie glorie, ere giurassiche fa, quando eravamo giovani e spensierati... E dunque leggo, scruto, soppeso, analizzo foto e messaggi, rimpianti e tempi ormai iti, passati e sorpassati condivisi sul social più social di tutti: sembra che ormai tutto si possa condividere appunto, tutto si possa commentare, divulgare e rimpiangere.
 Non rimpiango nulla, di quel che è stato, ho trascorso molti anni all'Università - scelta dell'Ateneo forzata su Viterbo - non sono stati né spensierati né ricchi di avventure fantastiche.
 Ho sudato e anche parecchio, perché i miei genitori non potevano pagare che le tasse di iscrizione, non mi hanno mai mantenuto a zonzo: ho sempre cercato lavoretti saltuari, a ore o stagionali che si conciliassero con l'inizio dell'Anno Accademico, con gli orari delle lezioni, con le visite guidate a Roma di sabato mattina. Mai una festa goliardica, una sbronza: ero già fidanzata, mi piaceva trascorrere le serate libere in pizzeria o al cinema, pub e locali tranquilli, dunque non ho vissuto?  Probabilmente ai più sembrerà pure una vita triste, grigia o inconcludente; dal mio punto di vista sono estremamente fiera dei risultati che ho raggiunto negli anni, sono andata fuori corso per tanti motivi e un enorme lutto, ma non voglio trovare scuse. Ho ottenuto il massimo dei voti, con il massimo dell'impegno, senza nulla ricevere di gratuito. Ma certo non ho nulla da scrivere a commento di certe foto sbiadite, viaggi o vacanze che probabilmente si potevano affrontare con leggerezza solo negli anni universitari, poi con il pezzo di carta in tasca si diventava seri e affidabili, non so...
 Eccomi, scontata e petulante, seria e bacchettona, ma la vita questo mi ha riservato, non si poteva chiedere di più e non l'ho chiesto, non l'ho preteso.
 Per i miei figli cerco di raggiungere il massimo, nel limite delle nostre capacità economiche; non posso promettere la luna, non possono loro neanche chiederla: se volessero di più procederanno di persona, di testa loro come ha fatto mia sorella. Ma quella è un'altra storia, un'altra soddisfazione.

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