Lunedì 10 gennaio, in macchina prima dell'alba per essere puntuale alla prima ora, perché c'è un leggero strato di nevischio sulle macchine, potresti incontrare ghiaccio, meglio procedere in sicurezza e senza correre rischi.
Mi sento una temeraria, poco traffico poco movimento, sonnecchiano i centri urbani che attraverso perché con molti Istituti scolastici chiusi in giro il brusio è scarso, i mezzi viaggiano vuoti, i vari bar languono.
Arrivi a destinazione con estrema gioia di parcheggio, perché tutto è filato liscio, con il freddo neanche i cinghiali girano nelle campagne.
I ragazzi ci sono, a piccoli capannelli, battono i piedi a tempo, dondolano, ondeggiano come se ascoltassero la musica, ti salutano con grazia "eccessiva", nessuno del tutto sveglio.
Entri, colleghi e Sabrina la collaboratrice ti accolgono con un sorriso di espressioni degli occhi, quasi un applauso, ma dietro le FF e poi tiri un bilancio iniziale: termosifoni spenti che non accennano la minima voglia di scaldarsi, linea internet inesistente, più calda l'aria esterna, stampante in sciopero.
Ma ci siamo, ci vediamo ed è bellissimo!
Pronti per sei ore di conoscenza, competenza, abilità, scambi, confronti, risate e prese in giro.
Ma prima un piccolo discorso da Referente Covid ad alunni, intelligenti e volenterosi.
Siate positivi, anzi no, meglio: coltivate speranza!
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