martedì 25 gennaio 2022

INCLUSIONE CONTINUA

  Continua il corso su una tematica importante e complessa, siamo al terzo appuntamento del percorso di venticinque ore complessive, non obbligatorio ma caldamente consigliato.

 Tutto d'un fiato oggi, quattro ore quattro interrotte solo dalla connessione ballerina del formatore, il professore Domenico Perla, docente del Santa Rosa di Viterbo.

 Si comincia dalla legislazione che distingue la casistiche, per continuare su bisogni educativi speciali che comprendono tante sfumature, esigenze, organizzazione del lavoro e rapporti con le famiglie.

 I disturbi dell'apprendimento che riguardano la lettura, la scrittura e il calcolo, difficoltà dei ragazzi che non sono solo strettamente tecniche, ma coinvolgono anche la sfera emotiva e dunque la vita quotidiana.

 Si parla di didattica individuale e personalizzata, ma anche delle varie correnti filosofiche che interpretano, spiegano, chiariscono, coinvolgono la conoscenza, dal comportamentismo al cognitivismo. 

 Strategie di comunicazione, tenere alta l'attenzione, invogliare i ragazzi e coinvolgerli all'ascolto, in tempi duri di distanza, distrazione e social a portata di mano. 

 Veramente tanti gli spunti da cui partire per la lezione in classe, per coinvolgere i ragazzi a parlare di sé, ad ascoltare gli altri, ad organizzare il lavoro: classe capovolta, lezione anticipata, tra pari, cooperazione, gruppi o coppia: lontani i tempi della lezione frontale semplice semplice dalla cattedra.

 Bisogna far attenzione anche alla curva, quella di attenzione/ascolto se si vuole una riuscita efficace e un lavoro produttivo.

 Non è facile organizzare il lavoro, progettare, prevedere e trovare strumenti efficaci: mappe, schede e schemi, riassunti, compito di realtà, laboratori, apprendimento: dai bisogni primari ai secondari attraverso sempre la risorsa classe.

 E poi si sono fatte le venti.






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