E cominciamo a fare sul serio: lunedì prima ora in 2A io, Chiara e Matteo, ossia disciplina curricolare, potenziamento e sostegno insieme per lavorare con la classe a un progetto da anno di prova.
Sarà un'attività importante e concreta, perché i ragazzi sono chiamati a realizzare un libro senza parole, un silent book.
Abbiamo pensato a questa soluzione per coinvolgere le quindici personalità tra loro tanto diverse e distanti, quanto ricche e frizzanti: si tratta di realizzare ognuno una tavola su foglio A4 per poi assemblare il tutto, rilegato con tanto di copertina.
Idea buona, ottima direi, se non fosse per mettere d'accordo tutti e quindici gli alunni: tecnica, colori, soggetto, mano libera, strumentazioni varie e, soprattutto, il soggetto?
Alla lavagna abbiamo fissato le varie idee e, eliminati facilmente scuola/amicizia/sport, siamo giunti ad una sofferta decisione: emozioni.
Ogni alunno si appropria di un'emozione, per analogia o contrappasso, la trasforma in linee e colori su carta orizzontale.
In seconda battuta leggeremo uno di seguito all'altro il risultato, inventeremo la storia, arricchendola di peculiarità.
Siamo al primo appuntamento con la progettazione e già sono provata.
Un ulteriore aiuto ci verrà offerto dalla docente di Arte, Elena Raimondi, perché a lavorare insieme non si sbaglia mai.
Intanto grazie ai miei preziosi colleghi e compagni di viaggio, Chiara Bannella - inglese/potenziamento e Matteo Santori - sostegno.
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