martedì 28 marzo 2023

QUANDO SE NE VA LA MADRE DI UNA AMICA

 Ho ricevuto la notizia questa mattina presto, tramite un messaggio di testo, stavo salendo in macchina e cominciando la giornata di impegni, i soliti, per tutti: "La mamma si è spenta...", poche parole chiare, complete, terribili.
 E sconvolgenti, perché una perdita fa male, perché il legame è forte, perché ti immedesimi, perché...
 Poche amicizie resistono al trascorrere del tempo, ai cambiamenti, ai temporali, eppure ci sono; il genitore di un amico è una persona importante, particolare, che fa le veci del tuo quando è assente, quando vi riunite per i compiti, quando si festeggia il compleanno, quando ti sposi, quando nascono i figli, quando sorgono problemi.
 I genitori dei tuoi amici storici diventano storici e fondamentali anch'essi, cristallizzati nel tempo come le fotografie sugli scaffali, i ritagli dei giornali dei tuoi cantanti preferiti, come il lampadario dell'ingresso che te lo ritrovi davanti e come una tempesta ti trasporta sui lidi della fanciullezza, delle merende a base di latte e cioccolata spalmata.
 La madre della tua amica rimane sempre la stessa, nonostante il passare degli anni, i capelli bianchi, i lineamenti affinati e la voce non più salda, la malattia logora le guance, la stanchezza piega il corpo ma non lo spirito; quando vi incontrate ti chiederà sempre dei figli e delle condizioni di salute di tutta la famiglia, poi magari si lamenterà un poco della salute cagionevole o dei vari grattacapi.
 E poi pensi alla tua amica che ha dedicato tempo e forze alla cura, alla sofferenza fino all'ultimo soffio e ora che è tutto finito "non è più figlia".
 Che fregatura, certe volte, questa vita.
 Ciao Marisa, saluta Salvatore da parte nostra.
 

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