A Natale puoi soffrire: la mancanza delle persone care che non ci sono più è terribile, aleggiano ricordi e molte parole vengono sussurrate.
A Natale puoi aspettare inutilmente un invito, una telefonata, un messaggio d'auguri, per te per la tua famiglia per tua madre...
A Natale puoi ricevere tanti regali, alcuni scontati altri inattesi, alcuni azzeccati altri inutili, alcuni uguali a quelli dell'anno precedente, altri imprescindibili, alcuni fantasiosi altri inoppugnabili...
A Natale puoi già non essere in forma e comunque assaggiare ogni portata, rendere giustizia alla cuoca di tanto impegno e poi piangere per il verdetto della bilancia.
A Natale puoi piangere di gioia, ma anche di rabbia, puoi disperarti come i bambini per la perdita a tombola o saltare davanti all'albero per i regali scartati.
A Natale la famiglia si conta: chi veramente c'è, chi solo occasionalmente, chi deve fare numero, chi non vuole fare numero, chi soli chi male accompagnati.
A Natale puoi ricevere quel messaggio copiato e incollato da quel contatto che poi sparisce di nuovo per tutto il resto dell'orbita.
A Natale puoi tirare le somme e reagire: piangere e disperarsi, rimboccarsi le maniche alzare le spalle e ricominciare.
A Natale non tutti sono più buoni: quei loro difetti che durante l'anno non rivestono molta importanza poi ti feriscono e diventano insormontabili.
A Natale chi non vuole esserci, non è fondamentale per la tua esistenza.
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