E' proprio terminata, dopo giorni, dopo settimane da domani torneremo alla tranquillità, alla civiltà e abbondanza di parcheggio, al silenzio, alla convivenza civile. Forse.
Niente più cori, prese in giro, rulli di tamburi, oppure no?
Che sia proprio finita lo si può facilmente capire dal febbrile lavoro dei contradaioli, che già dalla fine del servizio del pranzo hanno iniziato a smontare, svitare, staccare, accatastare pezzi delle taverne che ritorneranno nei magazzini e nelle cantine rionali.
Naturalmente noi c'eravamo anche questa volta, abbiamo vissuto l'ultimo fine settimana gomito a gomito con il rione del ponte levatoio, una nuova esperienza musicale, danzante, culinaria, buona.
Questa edizione della Sagra è stata baciata dal sole, arricchita dagli ospiti, coccolata dai turisti, ingrassata dalle cucine delle taverne e noi stavamo lì, più o meno operosi, stanchi, fritti, dolci, liquorosi. Per chi di noi era o non era abituato al tumulto festaiolo, è stata comunque una bella esperienza fisicamente logorante, ci riprenderemo.
Un grazie a tutti coloro che hanno partecipato alla raccolta fondi per la festa patronale del prossimo maggio, aprendo generosamente il proprio portafoglio, fiaccati forse dalle nostre gentili ma continue richieste?
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