Non sono sparita, non sono emigrata, non mi sono stancata di scrivere, no.
È vero non digito più con fare quotidiano, non riporto più sensazioni d'animo o azioni umane, mi sono anche stancata di star dietro al Paesello mio che con me è duro e indifferente.
In questi giorni di chiusura controllata, di movimenti impediti, di respiri domestici, mi sono dedicata con passione alla lettura, a succhiare come un vampiro le pagine di libri che mi hanno rubato l'attenzione e allontanata dallo scorrere del tempo.
Mi sono immersa in vicende non mie, mi sono calata nella vita di donne forti o fragili, giovani o coetanee, in gamba o frustate dalla vita. Comunque sono stata altrove, in un altrove ogni volta diverso e per questo meraviglioso.
Trascorro così i giorni miei migliori, in solitudine letteraria che tanto mi piacerebbe riempire anche con un mio libro.
Per il 2021 continuerò a leggere femminile, perché ho ancora molto da scoprire, da condividere, da analizzare.
Ora ad esempio sono alle prese con quello che sembra il racconto della vita della mia famiglia attuale, capita a volte di ritrovarsi nelle pagine di un libro ed è bellissimo.
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