mercoledì 30 giugno 2021

LETTURE FORRE, FORRE LETTURE

 Corchiano mi chiama e io vado.

 Campi solari antimeridiani organizzati dall'Associazione Arniens presieduta signora Gertrude: appuntamento all'ingresso delle forre con la mia collega Eleonora e un nutrito gruppo di pargoli con  assistenti pazienti, munite di fischietto per catturare l'attenzione di tutti e organizzare la camminata in fila da due.

 Spettacolare la tagliata di tufo, l'ombra umida del bosco, il ponticello da superare, lo slargo davanti alla cascatella in cui sostare per rifocillarsi di pizza e ogni golosità che esce sempre dagli zainetti dei bimbi e dalle borse delle organizzatrici.
 Un nuovo sentiero e poi i teli da stendere a terra, amichetti da accogliere, qualcuno da zittire, altri che sconfinano sulla coperta e quindi antipatici, l'amichetta preferita e poi il silenzio per ascoltare le storie che escono dalla mia borsa di tela rosa: cene tra amici, principesse ribelli alle decisioni vacanziere dei padri, camaleonti a dir poco confusi, file per il bagno nel bosco con insidia, egoisti che si ricredono e pezzettini in giro per il mondo alla ricerca di sé stessi.
 Sei albi illustrati in tutto, storie esemplari per stuzzicare il piacere della lettura seduti a terra, all'ombra di grandi alberi frondosi con lo scroscio dell'acqua di sottofondo, bello.

 Grazie a Eleonora che ha suggerito di inserire questa attività per i bambini presentandomi con parole troppo buone al gruppo degli organizzatori, grazie agli adulti che hanno ascoltato e, soprattutto, grazie ai bambini che sono rimasti attenti e curiosi.










martedì 29 giugno 2021

CONCORSO, VINTO!

  Hanno vinto tutti al concorso indetto dal Comune di Faleria in accordo e collaborazione con l'Istituto Comprensivo XXV Aprile, plesso Salvo D'Acquisto, le medie in cui insegno da due anni.

 O meglio sono stati tutti molto intraprendenti, creativi, artistici, scrittori e inventori di storie meravigliosi, ma noi docenti questo già lo sospettavamo, oggi ne abbiamo avuto la conferma ascoltando le parole della Dirigente Simona Cicognola e dell'assessore Nicola Rinaldi, parte della giuria che ha visionato i lavori anonimi.

 Alcune proposte più originali e interessanti di altre hanno meritato una menzione speciale e un libro di narrativa: orgoglio, timore, un po' di vergogna e tanti applausi da parte del pubblico riunito nella Sala della Misericordia dalle 11:00 del mattino in trepidante attesa.

 Concorrenti delle tre classi, grandi idee di cartoncino colorato, pieghevoli, disegni e descrizioni: i ragazzi erano chiamati a raccontare il loro Paese, il luogo del cuore, quei vicoli e quel Castello che arricchiscono il centro storico e ci sono riusciti, hanno centrato l'obiettivo della novità, della valorizzazione e soprattutto della genialità legata al Borgo.

 La scuola che ci piace, quella che procede di pari passo con il territorio e la comunità, quella che rende i giovani protagonisti esaltandone capacità e senso critico, spero di continuare a contribuire a questo percorso.

 Sono stati tutti straordinari e motivati, tecnologici e intraprendenti, ma una nota speciale va a Aurora e Giulia di terza, perché si sono messe in gioco, hanno partecipato realizzando qualcosa di meritevole, unico, ognuna nel campo preferito, Arte e Lingue straniere. Nonostante gli esami finali, l'elaborato da organizzare, il concorso sulla Libertà, quello diocesano, nonostante classroom e power point vari hanno raccolto la sfida e creato un prodotto maturo e originale, brave brave.

 La Scuola è fatta sì di libri di testo, LIM, prove oggettive e obiettivi programmati, ma certamente prima vengono gli alunni e tutto il personale, dal Capo all'ultimo.

AD MAIORA SEMPER!

https://www.ic25aprile.edu.it/



lunedì 28 giugno 2021

IL FINALE

   Giornata lunga e tempestosa, dagli esami di terza media al collegio docenti passando per documenti e ratifica dei voti.

 Abbiamo tenuto un buon ritmo, perché gli impegni erano tanti e importanti, con la Dirigente sempre al nostro fianco tra firme dei documenti e punti all'ordine del giorno, calendario del prossimo anno e saluti a chi se ne andrà.

 L'ultimo collegio, seppure di termine delle attività, lascia sempre un poco di lacrime sul viso tra pensionamenti, mobilità, assegnazioni, termine contratto: il gruppo di lavoro di Faleria per esempio risulta ancora in gran parte precario o comunque senza fissa dimora, ciò significa che dobbiamo scovare un santo potente in Paradiso da invocare per farci ritrovare all'inizio dei lavori 2021/22.

 Ci siamo abbracciate, noi colleghe distaccate, perché ci siamo piaciute sin da subito e abbiamo vissuto complici e compatte le ore scolastiche: in presenza, a distanza, di potenziamento, di buco, di entrata, di uscita, di attesa, di valutazione, dipartimenti e tutto il resto.

 Certo non solo sofferenza anche qualche festeggiamento, soddisfazione, una chiacchierata sulla piazza principale da turiste, un pranzo ghiacciato da aria condizionata rigenerante e lasciatespazioperildolce.

Si soffre a volte, capita.

Ora ognuno per la sua strada, da Tarquinia, a Montalto, dalla Sicilia al Paesello, dalla Puglia ad ogni destinazione vacanziera scelta per coccolare la famiglia e riprendere colorito.

 Intanto domani ci aspetta la conclusione del concorso Comune - Scuola, in cui scopriremo tutti i lavori realizzati dai ragazzi per la valorizzazione del loro territorio; mi stanno anche contattando per presentare libri, moderare incontri, diffondere parole ed emozioni: sarò in grado di reggere le aspettative, soddisfare le richieste, essere all'altezza degli albi illustrati?

 Poi ci organizziamo per settembre: lettura di testi da consigliare, nuovi spunti metodologici, ripasso dei contenuti, raggiungimento degli obiettivi lavorativi, dieta e allenamento, trattamenti di bellezza.

 E il blog? Il blog continua la sua vita accanto alla mia, registrando i miei sbalzi d'umore, le mie riflessioni, le gite di famiglia o le scappate poco signorili che invadono la mia esistenza, oltre a foto e libri.

 Aspetto suggerimenti e considerazioni critiche alle mie parole, sempre.



venerdì 25 giugno 2021

NOI CONDIVIDIAMO TUTTO!

 A chiusura della giornata di oggi, impegnativa al punto giusto, ma tanto gustosa.

 Primo giorno di esami, mattino e pomeriggio calendario e orari alla mano: esposizione, domanda/risposta, considerazioni personali, quesito logico matematico, valutazione e saluto della Dirigente ad ogni ragazzo con una copia della Costituzione con messaggio autografato.

 La collaboratrice Sabrina all'entrata per documento di riconoscimento e sanificazione obbligatoria, il protocollo non scherza.

 Abbiamo esaminato, ma non solo, perché alla pausa pranzo ci hanno raggiunti anche gli altri docenti non impegnati direttamente nelle prove: c'era anche la piccola Marzia, non mancava nessuno per salutare e festeggiare la conclusione dell'anno di prova delle professoresse di Inglese e Tecnica.

 Ogni occasione è buona per il corpo docente! Un momento conviviale alleggerisce l'impegno, rallegra la brigata e lascia sempre un sorriso sul volto, specie se dopo si va in piazzetta a prendere un caffè - semplice, macchiato, decaffeinato, decaffeinato macchiato e freddo... anche un gommoso per la piccola che unisce il gruppo a suon di barzellette.

 Abbiamo terminato i lavori soddisfatti, con qualche confronto sul grado di competenze raggiunte, le sorprese, le conferme e le tematiche comunque interessanti: non si finisce mai di scoprire un aspetto della personalità di ogni alunno.

 E prima di lasciarci abbiamo pianificato la giornata di lunedì che prevede ancora elaborati, ma anche la ratifica dei voti e il collegio pomeridiano: appuntamenti vari, ristoro per rifocillarsi, passeggiata culturale o naturalistica intermedia, applicazioni e mail di richiesta dati.

 E le leccornie avanzate? Non si butta via nulla, ci mancherebbe, piuttosto ci spartiamo bontà e tentazioni gastronomiche.

 I colleghi non si scelgono, la scuola non è fatta di sole norme o circolari, la differenza sta nell'armonia del gruppo di lavoro, nel rispetto della professionalità dell'altro, nella divisone dei compiti, nella progettazione di firma/camicie/voto e decisione collettiva, sempre.

 E questo accade, non sempre ma accade.

 E per il ritratto collettivo un ringraziamento alla docente di Arte, estetica-mente.

giovedì 24 giugno 2021

LA MATEMATICA NON SARÀ IL MIO MESTIERE

  Ed eccoci finalmente alla notte prima degli esami finali, di Stato, del primo ciclo di istruzione, sì insomma gli esami di terza media: atipici, particolari, diversi.

 Non è vero.

Sono i vostri esami, punto. Che non si svolgeranno nella solita modalità a cui eravamo abituati, ma in fondo molto del vostro percorso curricolare è stato comunque "diverso": avete cambiato gran parte del corpo docente, avete chiuso la seconda media in dad, avete preparato l'elaborato finale per come vi sentivate più ispirati, informatici, cartacei, artistici, musicali, canori...

 E noi docenti siamo pronti ad ascoltarvi, accogliervi, giudicarvi, anzi valutarvi.

 Giornata intensa ci attende, piena, affollata: ne vedremo delle belle, a partire dal primo dell'elenco.

 Scherzo, lo sapete.

 Mi mancherete, tanto: il ciuffo mosso dell'ultima fila, i discorsi sulla Roma e sull'ingaggio di Ronaldo, le canzoni  preferite, le infinite discussioni su ogni notizia di cronaca quotidiana, i viaggi improbabili che avete organizzato come approfondimento di geografia, addirittura il volteggio della bottiglia d'acqua.

 Niente più letture di poesie femminili, niente libro del mese, niente discorsi femministi: sarete liberi completamente da lunedì, più o meno all'ora della prima ricreazione; vi abbiamo tutti messo alla prova nel corso dell'ultimo anno e voi siete riusciti a superare bene le prove, i concorsi, i cartelloni, il riciclo, i progetti, la pagina Instagram, gli scaffali della biblioteca scolastica, le mascherine, il distanziamento.

 E vi voglio salutare così con uno dei miei articoli, dal blog, come ho sempre registrato da due anni a questa parte le nostre attività, i traguardi, i successi: chissà se vi mancherò almeno un poco, quel tanto di fastidio che deve scorrere sulla pelle, di un male inevitabile, ma necessario, a cui ci si abitua.

 Vi lascio con l'immagine che avete elaborato per la ricorrenza del 25 Aprile, uno dei vostri tanti lavori ingegnosi: quel giorno avete fatto un figurone, bravi.

sabato 19 giugno 2021

DONNE CHE LEGGONO DI DONNE E NON SOLO

 L'appuntamento era alle 16:00 in biblioteca per organizzare, pianificare, smistare e così è stato.
 Laura aveva già sistemato i due tavoli e le sedie alla giusta distanza nella sala grande al primo piano, ma da fare Cristina lo ha trovato lo stesso tra copie, stuzzichini e bollicine, Daniele ci ha assistite con la giusta pazienza.
 Poi è sopraggiunta anche Manuela, ancora dolorante per il dente poco giudizioso; non voleva proprio perdersi l'incontro pianificato da tempo, il lancio dell'opera prima della Pontisso, un romanzo di donne per la vita.
 Via via la sala si è riempita di volti amici, presenze importanti, sorrisi e saluti fugaci e tanti tantissimi fiori di incoraggiamento: Cristina sorrideva, si emozionava e cominciava a firmare gli acquisti.
 Un'ora circa di chiacchiere, letture, considerazioni e riflessioni importanti: l'accettarsi, la patologia, la famiglia, il rapporto di coppia, la maternità, il rifiuto della maternità, il dolore, le cure, l'informazione doverosa e la scuola.
 Si può parlare di sofferenza, di prevenzione, di chiusura mentale? Non solo si può, si deve assolutamente, anche nelle scuole, anche sui social a patto che sia scientificamente corretto e ci si affidi a voci ed esperienze certe e "positive", non distruttive.
 Un'opera prima, dicevamo, di grande spessore, emozionante e piacevole da scoprire pagina dopo pagina, fino alle lacrime, in alcuni casi di immedesimazione.
 E gli uomini? Gli uomini rimangono al fianco della compagna, capiscono il momento di smarrimento, di perdita dei punti saldi e del forte desiderio di essere e sentirsi normali, accettate, complete.
 Poi il pubblico presente ha preso parte alla discussione: social sì o no, lavoro e figli, impegno e cura della famiglia, retaggi culturali millenari, ruolo della donna e responsabilità genitoriale; tanti gli spunti e i punti di vista, tanto il coraggio di mettersi in gioco, di scrivere di corpo e anima sofferenti.
 E poi le bollicine in giardino, foto e scambi di complimenti, tanti e sinceri, veramente.

 Un libro che consiglio alle donne, tutte, per comprendere chi soffre e paragonarsi con una situazione altra; agli uomini per cercare di entrare un poco negli ingranaggi del pensiero femminile, non sarà facile, ma potranno affermare di averci provato; e a tutti gli altri.





domenica 13 giugno 2021

L'INIZIO DELLA FINE

  E già, sabato ore 15:00 appuntamento in aula magna, sede centrale per la preliminare.

 La preliminare è la riunione che dà il via agli esami di fine primo ciclo, gli esami di stato della terza media, quando si certificano le competenze, si lasciano andare i ragazzi alle scuole da grandi, che affrontano il loro primo serio ostacolo da superare nel migliore dei modi.

 Arriviamo alla spicciolata, a gruppetti: c'è chi fresco di giornata, chi provato dagli scrutini, chi dagli scrutini e dalla seconda dose di vaccino, chi ha già iniziato ad esaminare in altre scuole e ci racconta l'esperienza, le scelte e le prestazioni dei ragazzi.

 La Dirigente, provata dalla maratona di riunioni, dà inizio alle incombenze burocratiche: commissioni, presidente, vice, ma anche il protocollo, le indicazioni di svolgimento, le modalità di accoglienza, la via di fuga, nulla lasciato al caso, specialmente al limitare della fine/zona bianca/spazi comuni. Sempre e comunque il rispetto delle regole, la tranquillità degli esaminandi, la correttezza della griglia di valutazione e le decisioni per la lode. Il tutto riassunto dalla Vice, un angelo custode praticamente.

 Ci siamo, il gruppo di lavoro della sede distaccata siede vicino e compatto, eterogenei noi: per qualcuno si tratta della prima preliminare, chi è sicuro di non ritornare a settembre e chi lo spera, chi prepara la prova conclusiva dell'anno di immissione, chi non sa le sedi che lo attenderanno nella scelta.

 Non è per niente facile avere la fortuna di incontrarsi e piacersi sul posto di lavoro, ognuno con la propria esistenza, le scelte di vita, le stranezze innate, le passioni: ma noi ci piacciamo tutti, già e ci dispiace allontanarci. Certo abbiamo ancora qualche riunione da presiedere, impegni da segreteria, gli esami che proprio completeranno il nostro incarico.

 Un caffè per chi riesce a rimanere un'altra mezz'ora e ci sentiamo tutte un po' come Teresa Mannino nelle sue scenette comiche in DAD, davanti allo schermo.

https://www.ic25aprile.edu.it/

AD MAIORA

 L'immagine che accompagna le mie povere parole è una delle foto condivise in ddi, quando a marzo eravamo in zona rossa, per quel covid che tanto ci ha scombussolato la vita, non solo scolastica.

martedì 8 giugno 2021

AL PROSSIMO ANNO?

  Bene, e così siamo giunti alla fine della seconda media, ce l'abbiamo fatta, nonostante tutto.

 Nonostante le cadute, le braccia rotte, il dito fuori uso, i cerotti, i casi covid, la quarantena a novembre e a marzo, rosso.

 Abbiamo lavorato tanto e tanto avete imparato, capito, studiato.

 Studiato? Forse.

 Tante volte vi ho chiesto di scrivere le vostre emozioni, i vostri pensieri, i pareri, i giudizi e le considerazioni, ecco ora tocca a me.

 A me piace scrivere e leggere, parlo anche ad alta voce, forse qualcuno potrebbe pensare che si tratti di urla, non è vero, è sopravvivenza.

Dicevo che a me piace leggere e scrivere, quindi lo chiedo anche a voi e per questo compito non sempre mi amate. Mi adorate forse?

 Abbiamo cominciato insieme l'avventura lo scorso anno scolastico, siamo entrati alle medie alla Salvo nel settembre del 2019 e chissà cosa ci riserverà il futuro.

 Vorrei essere chiara, estremamente chiara con voi: non mi piacciono le vostre unghie, siete ancora bambine, non mi piacciono le bugie, le scuse e le giustificazioni per non aver svolto i compiti. Mi piace il vostro sorriso, mi piacciono le risate e le spiegazioni improbabili, i dibattiti poi li adoro, ma anche le discussioni e gli scambi di opinioni.

 Spero di avervi insegnato qualcosa di buono, perché voi a me avete insegnato tanto: che la Storia può anche non piacere; che non sarà mai scontato nulla, neanche la presenza di un alunno al compito di recupero; che Harry Potter o si ama o si odia; che i libri d'amore, i romanzi tra lui e lei sono infiniti.

 Ormai so chi è Sangiovanni e ho capito che non puoi insegnare alle medie se non segui AMICI della De Filippi.

 Anche quest'anno chiudiamo senza la certezza, anzi siamo ancora più confusi e disorientati.

 Mi piace pensare che a settembre ci rivedremo, anche perché io e la Spiriti dobbiamo presentare almeno altre tre idee per la biblioteca scolastica.

 Tutto il resto è noia, però non dormiamo, vero?

domenica 6 giugno 2021

VERBA POST ACTA, OVVERO MENICI PER UN GIORNO

  A muri' nun semo morti, ma i'ttribboli...

 Questo in una frase il riassunto della giornata appena trascorsa in compagnia di circa sessanta camminatori, non esperti o atleti, semplici cittadini di qualsiasi professione ed età, dietro a quei volontari che si raccolgono sotto il nome di Menica Alta.

 Dalla piazzetta davanti al Comune alla Faggeta e ritorno, in un giro ad anello di più di quindici chilometri, quindici.

 E mentre i Menici camminavano, si arrampicavano, spiegavano, scendevano e salivano come capretti, noi poveri mortali arrancavamo dietro, quasi sempre all'ombra del bosco di'mmonte, tranne che per la salita del K2. Per la salita del K2 fortunatamente il sole ha fatto capolino dietro alle nuvole, a scoppio, bene ma non benissimo.

 E strada facendo abbiamo incontrato alcuni figuranti del Rione San giorgio che hanno rianimato per noi usi e costumi dei tempi passati, quando si lavavano i panni al fontanile, si battevano sulla pietra, si rimediava legna sulla costa/pendio della collina, si raccoglievano castagne e si lasciavano a seccare nel seccatoio dopo averle tenute a'mmollo per mantenerle.

 Bottino dell'acqua, sentieri ripuliti, pareti di roccia, fontanili, area ristoro, sorgenti, resti rupestri e architettonici datati al 1683, dalle 8:40 del mattino alle 15:30 a passo sostenuto, non una passeggiata, ma una prova di resistenza, lassú dove non arrivano neanche i muli, che per il nostro Monte erano le macchine da lavoro preferite.

 Marco che ci ha mostrato un faggio ultracentenario, Camilla e la spiegazione ad Acqua Grande, i panini di Andrea - ottimi - frutta offerta da Giuseppina in eleganti spiedini, una bustina di dolcetti, e naturalmente Lanno, mente e anima del gruppo, un notevole motivatore (senza alcuna pietà per i nostri polpacci).

 Un'organizzazione perfetta, la conquista dei nostri boschi, la riscoperta di ambienti in cui i Sorianesi hanno vissuto, lavorato, sofferto, amore per la tradizione e rispetto per tutto quanto ci circonda.

GRAZIE.

 Ci tengo a sottolineare che tutti i Menici sono stati gentili e disponibili ed hanno più volte ringraziato i sostenitori delle loro idee e azioni di ripulitura: quanto viene offerto da amici e simpatizzanti viene investito in opere e materiali, idee e progetti. GENEROSI E GENIALI.

 Vi lascio ad una carrellata di foto, che naturalmente non rendono l'idea della bellezza di quanto abbiamo respirato né di quanto abbiamo sofferto, poco menici noi.

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martedì 1 giugno 2021

PASSEGGIATA, MENICA!

  Allora ci tengo a precisare che non sono una fanatica dello sport, non tengo un fisico bestiale e, purtroppo, mi piace la buona tavola e si vede tutto, però...

 Al Paesello mio hanno organizzato qualcosa di buono, che sfiora lo straordinario per impegno e risultati: due punti che non sempre procedono di pari passo. Si tratta di un gruppo di volontari di età, mestiere e provenienza disparati accomunati dalla forte passione per i nostri boschi, i luoghi della storia, dei mestieri, delle tracce da preservare che hanno sistemato sabato dopo sabato parecchi punti di interesse storico-paesaggistico appunto.

 Si chiamano LA MENICA ALTA, sono una quarantina di persone conosciute in paese, apprezzate e automunite, così si dice: armati di sacchi neri, mezzi corazzati e tanta pazienza hanno cominciato con il pulire dall'immondizia il verde che circonda Soriano, dal contado ai versanti della collina per poi passare a ripristinare sentieri, carreggi, passaggi, fontanili e sorgenti. Non ho mai partecipato alle loro incursioni nella selva boscosa, me ne vergogno, ma ho deciso ora di non perdermi la passeggiata di domenica 6 giugno e vi invito a non lasciarvela scappare.

 "Solo" quindici chilometri di saliscendi, all'interno di sentieri normalmente percorsi dai muli, dai boscaioli, da chi usufruiva dei prodotti di'mmonte, in dialetto stretto.

 Ci si iscrive al negozio di Agnese, si contribuisce alla causa e si ritira la borraccia con il logo del gruppo, nell'illusione di ottenere un po' dei loro superpoteri...

 Nessuna scusa da accampare, c'è da dimostrare di tenere al nostro verde, al nostro paesaggio, al nostro luogo del cuore camminando con la ricompensa di acqua pura da bere dalla sorgente viva, di domenica di sole e d'azzurro.

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