Ed eccoci finalmente alla notte prima degli esami finali, di Stato, del primo ciclo di istruzione, sì insomma gli esami di terza media: atipici, particolari, diversi.
Non è vero.
Sono i vostri esami, punto. Che non si svolgeranno nella solita modalità a cui eravamo abituati, ma in fondo molto del vostro percorso curricolare è stato comunque "diverso": avete cambiato gran parte del corpo docente, avete chiuso la seconda media in dad, avete preparato l'elaborato finale per come vi sentivate più ispirati, informatici, cartacei, artistici, musicali, canori...
E noi docenti siamo pronti ad ascoltarvi, accogliervi, giudicarvi, anzi valutarvi.
Giornata intensa ci attende, piena, affollata: ne vedremo delle belle, a partire dal primo dell'elenco.
Scherzo, lo sapete.
Mi mancherete, tanto: il ciuffo mosso dell'ultima fila, i discorsi sulla Roma e sull'ingaggio di Ronaldo, le canzoni preferite, le infinite discussioni su ogni notizia di cronaca quotidiana, i viaggi improbabili che avete organizzato come approfondimento di geografia, addirittura il volteggio della bottiglia d'acqua.
Niente più letture di poesie femminili, niente libro del mese, niente discorsi femministi: sarete liberi completamente da lunedì, più o meno all'ora della prima ricreazione; vi abbiamo tutti messo alla prova nel corso dell'ultimo anno e voi siete riusciti a superare bene le prove, i concorsi, i cartelloni, il riciclo, i progetti, la pagina Instagram, gli scaffali della biblioteca scolastica, le mascherine, il distanziamento.
E vi voglio salutare così con uno dei miei articoli, dal blog, come ho sempre registrato da due anni a questa parte le nostre attività, i traguardi, i successi: chissà se vi mancherò almeno un poco, quel tanto di fastidio che deve scorrere sulla pelle, di un male inevitabile, ma necessario, a cui ci si abitua.
Vi lascio con l'immagine che avete elaborato per la ricorrenza del 25 Aprile, uno dei vostri tanti lavori ingegnosi: quel giorno avete fatto un figurone, bravi.
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