domenica 25 luglio 2021

DI DOMENICA IL SORATTE

  Ci siamo prenotati per la visita guidata delle 11:00, in una ventosa domenica di luglio con leggera foschia, cielo coperto che rilascia qualche goccia di pioggia. 

Siamo entrati nel ventre della terra, sotto la cresta del Monte Soratte, montagna di calcio, per rivivere la Storia, non una lezione, ma una passeggiata di due ore e mezzo, dal 1937 alla Guerra Fredda, dallo Sbarco di Anzio alla Bomba H.

 Guida del gruppo Vincenza, ventisei anni, non ancora compiuti: ci descrive passo passo la planimetria delle gallerie, il sistema elettrico e la forza di rimanere in vita se si sprigionasse fumo, la doppia volta, il cemento armato, l'allestimento della fabbrica di proiettili, le strutture di acciaio, la vernice che appare al buio, la porta blindata e tanto tantissimo altro.

 Un percorso che esalta il genio italico ingegneristico, la raccolta dell'acqua piovana, il rischio estinzione per la corsa agli armamenti, le notizie in tempo reale: tante le domande che partono dai visitatori e sempre precise le risposte, dal gerarca fascista che si appropria delle gallerie in previsione del bombardamento di Roma, alla spia inglese dal nome di Santo, commovente la lettura delle pagine del diario di chi ha partecipato al bombardamento del territorio laziale, scaricando la prima volta le bombe in mare invece che sulla popolazione civile coperta dalla nebbia, ma anche il partigiano che tentò di avvelenare le acque interne del bunker - che ricordiamo è governativo, per chi comanda e si dovesse salvare in caso di pericolo.

 Mussolini, i gerarchi nazisti, il Presidente della Repubblica: grandi i nomi che si susseguono lungo il percorso, un pezzo di memoria che merita di essere conosciuta, capita e amata, sempre.

 Un grazie prezioso all'Associazione che si occupa della valorizzazione del luogo, che culla grandi progetti per il futuro e che esalta il nostro Passato.

 Le foto che allego sono solo della sala della biglietteria e dell'esterno, perché non è possibile scattarne all'interno del bunker.

 Visita consigliatissima a tutti, ma proprio tutti, specialmente ai ragazzi.

http://www.bunkersoratte.it/chi_siamo.html







venerdì 23 luglio 2021

VENERDÌ, LIBRI

  Continua la rassegna di presentazioni itinerante, in giro per le strade e le piazze di Vignanello, organizzata dai volontari della locale Biblioteca Comunale, in accordo con l'Amministrazione, oggi "Le confessioni di una concubina" di Roberta Mezzabarba, romanzo.

 Un incontro che non mi ha lasciato indifferente, che anzi mi ha infuso tanta energia, perché l'autrice è una fortissima comunicatrice che sa coinvolgere e trascinare: racconta i suoi personaggi, ne spiega la costruzione e condivide la familiarità che si raggiunge quando una storia è in lavorazione fino a sentirli parte del nucleo domestico, per cui ci si rattrista e si viene coinvolti, in ogni momento della giornata.

 Misia: la sorella e la madre, il marito violento, la rinascita, tanti i punti da focalizzare per far conoscere la protagonista, la concubina che si confessa in prima persona, che soffre e ritorna alla vita, ma anche le altre opere di poesia, racconti, raccolte.

 Solo che Roberta Mezzabarba ci ha messo al corrente delle sue tante passioni: scrittura, lettura, correzione bozze, organizzazioni varie, premi, scuola di scrittura, scenografia, teatro e mentore di "nuove proposte" nonché presidente di un concorso letterario della Città di Viterbo, praticamente un vulcano in continua attività, di pensieri e parole, immagini e social.

 Non si può che imparare da tanta energia, dalla passione e dalla carica emotiva che trasmette la scrittrice: ne sono rimasta colpita, uno stimolo a mettermi in gioco, a perseguire le strade meno battute ma che sento nelle mie corde, sogni.

 E poi da presentazione nasce presentazione, da passione condivisa a passione condivisa, fino a organizzare altri due incontri per le prossime settimane, perché di leggere ed imparare non si finisce mai.

 E allora grazie a Roberta Mezzabarba - ora che l'ho incontrata non la lascerò andare tanto facilmente - a Marco e Valeria della Biblioteca Comunale e al vicesindaco, signora Sciarrini: alla prossima vicina occasione per parlare di libri, bambini, passione.

https://www.facebook.com/rmezzabarba



giovedì 22 luglio 2021

E POI LE PSICOLOGHE

  Giovedì pomeriggio al Parco delle Paperelle capita anche di poter partecipare ad un incontro sul tema genitori/figli con le dottoresse Giuliana Taddei e Elena Del Sordo, vecchie conoscenze grandi certezze.

 Si apre il cielo dopo un veloce e funesto temporale estivo, cielo grigio tentennate ma si procede, in modo informale come una chiacchierata tra amici, partendo da qualche considerazione su ambiente - regole e connessione. Già la connessione, roba seria per capire i figli, che certo non hanno chiesto di essere messi al mondo e poi parcheggiati davanti a diavolerie elettroniche, tacitati i sensi di colpa di vita frenetica e rigurgiti di gioventù genitoriale, che dall'avere guide autoritarie a comportarsi come adultescenti il passo è breve.

 Regole, poche per la dimensione sensoriale dei bimbi accentratori, chiarezza e coerenza anche se la coppia scoppia, perché di essere genitori non si finisce mai, né si può delegare ad altri, no.

 Scuola, responsabilità, ansia, emozioni primarie e secondarie, neuroni specchio: i bambini ci guardano, ci ascoltano, imparano da ciò che vivono, sin dal pancione, poi quando scoprono di essere qualcuno di diverso dall'adulto di riferimento, i bisogni legati alla sopravvivenza e le reazioni alle azioni degli altri, i social, il bullismo di quartiere o globale.

 È cambiato il mondo o siamo cambiati noi adulti nel rapportarci ai figli?

 C'era un tempo mitico in cui si giocava nel quartiere e il mondo finiva lì, poi abbiamo scoperto la tecnologia e non siamo più in grado di guardare negli occhi la nostra creatura, di ascoltare come sta, cosa prova e quali vibrazioni si sono messe in movimento. La colpa sta nel lavoro di entrambi i genitori, nel registro elettronico di scuola, nella corsa al miglior voto? 

 Ce ne sarebbero di motivazioni da snocciolare, intanto cominciamo col prenderci ognuno le nostre responsabilità, abbiamo bisogno di un confronto e di una riflessione continui, nessuno sia esente o si senta sollevato dalla questione, comunità educante si dice.

 Ottimo incontro, grazie a chi ha organizzato e, naturalmente, alle dottoresse Taddei e Del Sordo.

https://centroapice.org/


SIEDITI QUI

 Una splendida serata sotto le Stelle di Soriano, un giardino storico, lo scroscio dell'acqua che ci culla, una grande famiglia riunita a tavola.

 Così si fa, ci si riunisce a tavola per le grandi occasioni e per le feste comandate.

 E con le Fatine ci si riunisce quando c'è da aiutare, da raccogliere e da accogliere: che nessuno si senta solo, che sia il teatro, il bordo piscina o un parco pubblico, le Fatine chiamano e Soriano risponde. È bello vedere tante famiglie, i bimbi piccoli che scorrazzano  da tutte le parti, i giovani e i meno giovani stretti stretti in un abbraccio, alla brace questa sera.

 Già questa sera, abbiamo dimostrato che davanti alla beneficenza tutti siamo uniti, ci dimentichiamo delle polemiche, degli scambi di opinioni non proprio corretti, delle ripicche e delle liti, tutti futili motivi che ci avvelenano le giornate. Invece quando si contribuisce a far nascere un sorriso, là dove regnano buio e disperazione, dove magari la solitudine soffoca la serenità e la giusta visione della realtà.

 Questo capita spesso, che nel chiuso della propria casa, da soli, ci si senta impotenti o peggio persi senza speranza, davanti ad un muro insormontabile, perché poi la vita vera non è quella social, quella della foto ritoccata o del sorriso tirato; la vita vera è lotta, lacrime e palmo delle mani rivolto verso l'alto. Non possiamo che ringraziare le Fatine, questa grande famiglia, in cui non ci si sente mai soli, mai diversi, mai sfortunati o inadatti.

 Tutti siamo belli e importanti, perché speciali.

https://www.facebook.com/lefatinedelsorriso.odv

sabato 17 luglio 2021

FIRENZE, IN LUNGO E IN LARGO

  La prima volta con Marco, né da fidanzati né da sposati insieme siamo mai giunti al capoluogo di regione toscano, c'è sempre una prima volta.

 Programma della giornata: pioggerella dispettosa, prevista visita alla libreria legata ad un romanzo letto ed amato, per acquistare il secondo della stessa autrice nonché libraria appunto, ma si cammina e pure tanto lungo la sponda dell'Arno, ma siamo turisti e i turisti si sa macinano chilometri a piedi per ammirare le bellezze cittadine. Alla fine ne usciamo con tre volumi con i bugiardini per le indicazioni, un quaderno spiritoso su cui appuntare le mie idee geniali e una borsa di stoffa che mette di buon umore.

 Poi il David di Michelangelo, studiato sui libri universitari, ma mai ammirato dal vivo e allora si va alla Galleria dell'Accademia: non abbiamo prenotato, cerchiamo e otteniamo un appuntamento al volo, si fa veloce lo stesso e comunque si paga: accipicchia, anche la prenotazione presa all'ultimo momento fuori dall'ingresso. Meraviglia di Arte, sia scultorea che pittorica, del Centro Italia e di ogni materiale artistico, l'oro fa da padrone sulle pale d'altare.

 E infine giro libero, al di qua e al di là dell'Arno, diversi percorsi per fotografare, scoprire, leggere e amare una Città che ammalia: turisti tanti, molti stranieri, famiglie nordiche numerose con prole al seguito, si mangia in continuazione nei punti ristoro, dal dolce al salato, dall'aperitivo al cappuccino che accompagna la carne, pizza e gelato, taglieri di bontà e dolci delizie, il prezzo non proprio abbordabile, si paga il posto in cui si consuma, si paga la vista che si gode, si pagano i servizi.

 Firenze magica, musicale, policromatica, polimaterica, cosmopolita, pulita, confusionaria, artistica, magica, la città e il dialetto, la calata, gli aggettivi e i rimbrotti, l'è proprio bellina suvvia...












venerdì 16 luglio 2021

SAN GIMIGNANO, SIENA

  Un paio di ore di viaggio in macchina verso la Terra di Toscana che sempre ci accoglie e ci riserva angoli pittoreschi, questa volta si visita San Gimignano, nuova esperienza per la famiglia.

 Si parcheggia fuori le mura, tariffa oraria non proprio agevole, diciamolo, poi a piedi per un camminamento apposito fino ad una delle tante porte d'entrata e sei nel Medioevo toscano delle famiglie e delle casate, delle Madonne e delle committenze più onorevoli. Si paga per entrare e visitare in ogni dove, certo ci sono gli sconti, i biglietti giornalieri, poi con le applicazioni apposite del cellulare puoi anche effettuare un giro virtuale con la doppia voce che ti illustra i personaggi e le storie del Duomo, sia Antico che Nuovo Testamento, Santa Fina e l'Annunciazione. Comunque spettacolare e unico, la Bibbia per chi non sapeva leggere ma doveva capire ugualmente come salvarsi l'anima, potenti le figure, maestoso il San Sebastiano trapunto di frecce.

 Si gira a piedi bene il centro storico di bottegucce artigianali di pellami, ceramiche e alabastro e locali di ogni leccornia possibile, si punta molto sul locale, sui prodotti tipici del territorio, sul buon vino bianco e rosso, come i salumi e i pecorini dal forte sapore, anche al tartufo. Ci fermiamo in una spizzicheria minuscola direi ma accogliente, colorata e dal personale dai modi squisiti: assaggiamo vari abbinamenti miele/colonnata, tortellini/noci e la pappa di pomodoro per la prima volta ed è subito amore.

 Bene la nostra escursione giornaliera senese, in cui abbinare Arte, Cucina e Colori della Natura, tra tanti turisti stranieri che il cuore si apre ad una normalità che sembrava lontana.

 A seguire particolari del Centro sacro e profano, di Chiesa e Potere politico dal XIII secolo in poi, meravigliosa Toscana.















giovedì 15 luglio 2021

SONO PARTITI, GRUPPO!

 Ore 8:30, sono partiti i ragazzi della Parrocchia del Duomo, quelli del post cresima e del post comunione, i più giovani sono della classe 2008, belli tutti "come il Sole" dicono le loro nonne, una quarantina di preadolescenti alle prese con l'autonomia dalla famiglia, dopo la crisi sanitaria che li ha tenuti in casa, un viaggio di quattro giorni che non può che saggiare la loro forza e resistenza, anche nell'escursione notturna, in ascesa verso l'alba e un messaggio di speranza.

 La destinazione è Campitello Matese, Molise, montagna estiva di verde e azzurro.

 Appuntamento al parcheggio grande del campo sportivo per le 7:30, ma la sveglia ha suonato molto prima per prepararsi al meglio, rileggere almeno tre volte il foglio del memorandum, organizzare e chiudere la valigia in cui ha trovato posto la Bibbia di Gerusalemme: dei miei pargoli sono partiti i due più grandi, ognuno con il suo gruppo - amici - modi di salutarsi; Antonio un veterano dato che risale al 2016 il primo campo estivo, per M. Cristina la prima esperienza parrocchiale.

 Disposizione delle camere, attività scandite, raccomandazioni e grandi abbracci, i catechisti sono felici più dei ragazzi, adornati di un sorriso e di una tranquillità che calma e rassicura i genitori: sono essi stessi genitori e alcuni addirittura nonni - con nipote al seguito - sono a disposizione dei nostri figli per parlare, discutere e cercare di fornire alcune risposte, che aiutino e supportino, un modo di affrontare la realtà della la nostra comunità di nuovo scossa da un lutto che non può che favorire il dialogo tra pari e tra generazioni.
 Non solo adulti accompagnatori, anche animatori giovani e motivati e don Enzo capofila, guida del gregge: non manca proprio nulla, gioia e spensieratezza saranno gli ingredienti che doseranno i ragazzi.

 Grazie al Cammino Neocatecumenale per ogni piccola grande cosa che riguarda i nostri figli: Mario e Cristina, Raniero e Antonella, Bruno e Giulietta, Attilio e Serena, Maurizio e Ilaria, Claudio e Liliana e a tutti gli altri responsabili, naturalmente.

venerdì 9 luglio 2021

UNA SU DIECI: L'ABBRACCIO DI VIGNANELLO

  Sotto ai portici, in piazza: i libri scendono dagli scaffali, escono dalla Biblioteca Comunale e approdano su un tavolino basso coperto di iuta, altri si sistemano sugli scomparti appoggiati alla parte d'ingresso; i primi sono copie del libro in presentazione, i secondi i volumi a disposizione di chi prende uno e lascia un altro.

 Trasferta di un venerdì pomeriggio di luglio, atmosfera amichevole: su invito di Marco, Erika e Valeria, i volontari colonne portanti della biblioteca, Cristina Pontisso ed io abbiamo raccontato la genesi del libro, il carattere e le caratteristiche delle protagoniste, l'Amicizia e l'Amore, il lavoro, il corpo femminile e le cure possibili seguito della diagnosi impietosa.

 L'endometriosi: si può parlare di una malattia, si può scrivere un romanzo sulle lotte e la disperazione, la speranza e lo sconforto? Certo, anzi si deve, soprattutto dal vivo, di persona guardandoci negli occhi e scambiandoci sguardi di intesa, di comprensione e di sostegno.

 Tante le persone accorse all'appuntamento organizzato dai volontari: un ciclo di incontri con l'autore che avvicinano il pubblico alle idee di chi scrive, che permettono di capire gli intenti, il messaggio, lo spirito della scrittura.

 Tra il pubblico attento e silenzioso, composto da donne ma anche alcuni uomini, anche il vice sindaco Sabrina Sciarrini che poi ha preso la parola: l'importanza del servizio della biblioteca, il legame con il territorio, i buoni progetti, la voglia di avvicinarsi ai cittadini, la Cultura e l'importanza della parola per il confronto e la crescita.

 Alla fine, tirato un grosso sospiro di sollievo, Cristina ha raccolto gli applausi e i complimenti, firmando le copie del suo romanzo: emozioni mai scontate.

 E poi qualche bollicina per brindare, meglio di così...

https://www.facebook.com/bibliotecacomunale.divignanello




lunedì 5 luglio 2021

CAMPO ESTIVO, PARROCCHIA DEL DUOMO

  Ebbene sì, ritorno al futuro ritorno alla normalità dell'organizzazione dei viaggi estivi dei pargoli, bene.

 Lo scorso anno, causa sanitaria, niente, nulla.

 Invece per il 2021, siamo di nuovo in pista, in montagna, molisana, Campitello Matese per la precisione.

 E beati loro, i ragazzi dico, che si concederanno qualche giorno di riflessione, di preghiera, di confronto, di prese in giro e di amicizia, profonda amicizia.

 Si badi bene, non partiranno solo quelli che sono amici del cuore, inseparabili, gruppo inossidabile, no, partono coetanei, maschi e femmine, compagni dell'asilo, delle elementari, delle medie, delle superiori, della banda, della palestra... Si conoscono tutti, quello sì, ma al paesello difficile passare anonimi.

 Quest'anno il tema di una delle giornate più impegnative di ogni viaggio, di quelle che si raccontano nelle saghe familiari e rimangono nelle memoria collettiva sarà "personaggi famosi anni '60-'90" e dunque dobbiamo rastrellare, trovare, scovare l'abbigliamento più consono, lo stile adatto, il capo più indicativo per colpire e partecipare al meglio, caspiterina: domani tutti alla ricerca vintage, allora.

 Sono i ragazzi del post-cresima e post-comunione, quelli che si incontrano una volta a settimana con i loro catechisti, i padrini, di venerdì sera, per confrontarsi, raccontare e raccontarsi: non è l'unica visione del mondo, è una visione, un modo per rispondere alle prove della vita, comunque importante per noi genitori aiutati e supportati dalla parrocchia, appunto.

 Non finiremo mai di ringraziare chi si occupa dei nostri figli, chi li ascolta e li consiglia nonostante abbiano le loro famiglie, i loro problemi, il lavoro e tutto il resto: sono persone speciali, disponibili, altruiste che trovano il tempo anche per questa ulteriore attività, una vera missione.

 Lontano dai genitori, da casa, dalle abitudini, dal cellulare: non potranno che crescere nelle affinità o nelle differenze con l'altro, con gli altri, con somma pazienza di chi veglierà su di loro notte e giorno per quattro giorni intensi.