Sotto ai portici, in piazza: i libri scendono dagli scaffali, escono dalla Biblioteca Comunale e approdano su un tavolino basso coperto di iuta, altri si sistemano sugli scomparti appoggiati alla parte d'ingresso; i primi sono copie del libro in presentazione, i secondi i volumi a disposizione di chi prende uno e lascia un altro.
Trasferta di un venerdì pomeriggio di luglio, atmosfera amichevole: su invito di Marco, Erika e Valeria, i volontari colonne portanti della biblioteca, Cristina Pontisso ed io abbiamo raccontato la genesi del libro, il carattere e le caratteristiche delle protagoniste, l'Amicizia e l'Amore, il lavoro, il corpo femminile e le cure possibili seguito della diagnosi impietosa.
L'endometriosi: si può parlare di una malattia, si può scrivere un romanzo sulle lotte e la disperazione, la speranza e lo sconforto? Certo, anzi si deve, soprattutto dal vivo, di persona guardandoci negli occhi e scambiandoci sguardi di intesa, di comprensione e di sostegno.
Tante le persone accorse all'appuntamento organizzato dai volontari: un ciclo di incontri con l'autore che avvicinano il pubblico alle idee di chi scrive, che permettono di capire gli intenti, il messaggio, lo spirito della scrittura.
Tra il pubblico attento e silenzioso, composto da donne ma anche alcuni uomini, anche il vice sindaco Sabrina Sciarrini che poi ha preso la parola: l'importanza del servizio della biblioteca, il legame con il territorio, i buoni progetti, la voglia di avvicinarsi ai cittadini, la Cultura e l'importanza della parola per il confronto e la crescita.
Alla fine, tirato un grosso sospiro di sollievo, Cristina ha raccolto gli applausi e i complimenti, firmando le copie del suo romanzo: emozioni mai scontate.
E poi qualche bollicina per brindare, meglio di così...
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