Come se se ne sentisse la mancanza, un'altra giornata social dedicata a qualcosa, di mondiale poi.
Eppure di questa avverto proprio l'esigenza di scrivere qualcosa, di semplice, senza proclami.
Non sono un'insegnate pura, non ancora. Da piccola sognavo di diventare giornalista, poi al Liceo ho cullato il desiderio di insegnare latino e italiano, ma i miei genitori non mi hanno appoggiata. Ho declinato su altro, poi però la vita ci ha messo lo zampino, il Destino avverso ha scombussolato la mia esistenza e, per fortuna, ho anche incontrato una persona speciale che mi ha imposto, sì proprio imposto di sterzare, di cambiare e presentare in segreteria la giusta domanda - dopo aver sostenuto tanti esami di compensazione, naturalmente.
Mi sento ancora una usurpatrice, non crediate: non sono entrata nell'ordine di idee che ho un ruolo, un'occupazione a cui non credevo sarei mai riuscita ad arrivare, intanto perché insegnare a casa mia è sempre stato inteso come un livello sociale alto, non adatto a noi.
Le mie insegnanti meravigliose, nel tempo: la maestra Maria Teresa Napoli insostituibile, la professoressa di lettere alle medie Loredana Corsi e la docente di italiano liceale Bianca Maria Sarlo, hanno creduto fino in fondo in me e nelle mie capacità, più di quanto riconoscessi io stessa, oltre le mie origini, nonostante la mia estrazione, realtà a cui invece molti si sono fermati, peggio per loro.
Un'insegnante è per la vita: ti forma, ti plasma, ti esalta; ti mortifica, ti annulla, ti abbatte.
Ho una considerazione troppo alta della scuola, afferma mio marito: molti la denigrano, alcuni non compiono il proprio lavoro con onestà, qualcuno la considera un parcheggio per i pargoli, qualche altro la stima un ripiego per non aver trovato di meglio da fare.
Il nostro futuro siede sui banchi, le regole si rispettano dal momento in cui varchi la soglia, vivi in gruppo, ragioni in gruppo, vuoi far parte del gruppo.
Impari, ragioni, ti confronti, parli, discuti: davanti ti scorre la vita. In presenza, da remoto, con o senza LIM, registro cartaceo, nuovo sistema, griglie e formazione. Ho scoperto un mondo, faccio parte di un mondo che mi piace, parecchio. Cerco di esserne all'altezza ogni giorno, non che ci riesca forse nel migliore dei modi. Ce la sto mettendo tutta, senza aiutini esterni.
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