Tra i tanti documenti che di redigono a scuola nel corso dei mesi di lezione ma anche in previsione della futura frequenza, un impegno particolare richiede il PEI che riguarda la disabilità e lo svantaggio per un'azione efficace di aiuto e giuste opportunità.
Leggi, commi, commissioni, passaggi di competenze per arrivare a delineare una visione biopsicosociale, il giusto approccio e il bisogno, cioè la cura per il ragazzo all'interno di un gruppo classe.
La dottoressa illustra i casi, le diagnosi funzionali, ma anche le teorie e gli esperti delle neuroscienze: l'importanza del linguaggio, la lettura di un adulto prima e autonoma poi, lo scambio di emozioni da insegnante a discente.
Già, torna spesso sul concetto la nostra formatrice: è fondamentale la serotonina in circolo nell'ambiente scolastico, in presenza, la piacevolezza dell'interagire.
Per poter insegnare bisogna emozionare, attivare l'amigdala: ecco perché un breve periodo di forzata chiusura e lontananza si può tollerare, ma non di più, non di nuovo. I nostri adolescenti hanno sofferto, ora emergono le difficoltà, la destabilizzazione.
L'importanza della scuola, come quotidianità e punto fisso di crescita e accompagnamento nella modificazione di corpo e spirito, per tracciare la memoria e ricordare momenti unici.
Ansia: forse la parola più gettonata dai giovani, per il desiderio di accentrare gli sguardi, per attirare l'attenzione, ma anche perché in un mondo fluido, destabilizzante, privo di quei riferimenti con cui siamo cresciuti noi oggi adulti, i ragazzi dispongono sì di genitori più affettivi e attenti alle sfumature, ma menonjncisivi nel solco di obiettivi, orientamenti, scopi e direzione di vita.
Interessante incontro, in cui si è sottolineata anche l'estrema difficoltà di lavorare ed educare ragazzi in fase di cambiamento/posto nel mondo/non più bambino ma non ancora adulto..
E poi vogliamo dimenticare il movimento saccadico della lettura "tradizionale " di cui la lettura passiva e monotona del dito che muove uno schermo non sarà mai all'altezza. Viva il libro.
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