lunedì 30 maggio 2022

QUELLI DI CLASSE, '82

  Sono ai nastri di partenza, scalpitano i quarantenni del Paesello mio per cominciare l'avventura dell'organizzazione della festa patronale di maggio '23, per Sant'Eutizio s'intende. 

 Sono uomini e donne nati qui o qui accasati, per scelta amore lavoro. Molti li conosciamo perché sono imprenditori di sé stessi, commercianti, ma anche volontari nel sociale.

 Possiedono infinite risorse da spendere sul territorio per il territorio con la popolazione tutta chiamata a partecipare ad ogni evento sagra manifestazione raccolta.

 E sì perché di quello si tratta: per una bella festa, con tanto di folla acclamante in piazza ci servono tanti denari.

 La classe impegnata per prima in tempi recenti in questo appuntamento annuale è stata quella del 72, poi qualcosa a livello locale è saltato, qualcosa a livello mondiale è stato bloccato, ma oggi si può ripartire in tutta tranquillità, anzi direi santità. 

 E non voglio apparire blasfema, ma...

 Vi aspettano quelli del 1982, a partire del 2 giugno per tre serate buone, gustose, carnivore, conviviali, deliziose, sociali, aggreganti, stellari, giovani e giovanili, comodi.

La leggenda dice che senza partecipazione di popolo la festa non riesca bene, quindi ora tocca a noi Sorianesi investire tempo e denaro e puntare su questo nuovo gruppo di lavoro. 

 Infine, non voglio dilungarmi troppo, un grazie di cuore ai ragazzi del 1980 e 1981 che hanno affrontato con coraggio e determinazione due anni non proprio semplici e "salutari".

 Controllate le pagine social, contattate i numeri, scrivete messaggi, abbandonate la dieta e partecipate, c'è e ci sarà sempre gusto.

domenica 29 maggio 2022

DUEMILAQUATTROCENTOCINQUANTA

  Eccolo là. 

Questo che state leggendo è esattamente l'articolo numero 2450 del blog, roba da non crederci, traguardo importante, soddisfazione infinita. 

 Non sono una scrittrice, non sono una giornalista, non sono una critica d'arte né di cultura; mi posso fregiare di altri titoli però, a voi il privilegio. Ognuno mi conosce e mi subisce sotto un punto di vista, in un determinato momento della giornata o in un giorno della settimana, chi stagionale, chi dalla nascita chi recentemente, chi mi pensa e chi mi incontra.

 Il blog si è evoluto, modificato, rivisto strada facendo, assecondanďo il mio lavoro, le mie esperienze, i miei capricci, per fortuna direi.

 Dall'inizio non è mai cambiata l'impaginazione, che mi piace tanto semplice e diretta, ormai familiare a me che scrivo e a voi che leggete.

 Grazie a chi legge dunque di sguggita o con attenzione, a chi commenta in pubblico o privato, a chi condivide, a chi critica, a chi mi chiama, a chi mi cerca, a chi mi sceglie per divulgare le proprie iniziative e idee, a chi si complimenta.

 Non ho alcuna intenzione di mollare la scrittura immediata, la cronaca di quanto vedo sento e accade intorno a me; amo il mio lavoro di insegnante, a cui dedico tante energie intellettuali e quelle che mi restano sono convogliate nel blog. O non c'è soluzione di continuità, è tutto un equilibrio sopra la follia?

 Immagine scelta due tipi di fiori, la regina e semplici sudditi, forse. Dipende dai punti di vista.

 Io non mi fermo certo alle apparenze.

 Al prossimo pezzo.


sabato 28 maggio 2022

ERIKA, TU RESTA SE PUOI

  Erika Di Traglia, classe '97, Novantasette, ha scritto un libro che è stato pubblicato più di un anno fa ed oggi pomeriggio lo ha presentato in biblioteca, al Paesello suo, e nostro.

 Studentessa universitaria, in giro per l'Europa per due esperienze Erasmus e scrittrice, alle prese già con il seguito di questo, ma in mente fremono altre idee, dice, meno lineari più fuori dal coro.

 Intanto deliziosa la busta lasciata su ogni sedia contenente un biglietto di ringraziamento e una pagina fronte/retro di anticipazioni. Deliziosa lei e molto matura, sicura nel parlare e spiegare il suo punto di vista, il modo di lavorare e approcciarsi a quel genere che, ignorante io, ho cominciato a conoscere proprio dal suo romanzo, categoria Giovani Adulti.

 Due fidanzati, problematico lui quanto bello, delicata e responsabile la ragazza, il tutto si svolge in una realtà lontana dalla nostra, immaginata.

 Erika appare padrona della situazione, bella ed elegante, si rivolge a noi del pubblico più volte ringraziandoci per la presenza, il tempo a lei concesso, i messaggi pubblici e privati, l'affetto che sente avvolgerla.

 Una vera gradita sorpresa, un giovane talento che non mi aspettavo di incontrare: il momento buio di smarrimento da cui prende il via la scrittura liberatoria, la ricerca di incoraggiamento prima e apprezzamento dopo, la messa a punto dei personaggi, delle voci narranti, della struttura del racconto, il filone "alla moda" a cui far riferimento. 

 Complimenti per esserci riuscita, tenacia e determinazione non sono mai abbastanza, ma Erika ha dimostrato già di possedere le idee chiare, forza di volontà e umiltà di lavoro.

 AD MAIORA. 



venerdì 27 maggio 2022

DON MILANI ALLA SALVO, CIVICA

  Oggi avrebbe compiuto 99 anni se non se ne fosse andato troppo presto don Milani, il priore di Barbiana, dalla realtà pedagogico-sociale che tanto ancora fa discutere.

 A parlarcene in classe la professoressa di religione, Silvia Pieri che ha curato e approfondito il pensiero di don Milani per la sua tesi di laurea.

 Tosto il prete e moderno, all'avanguardia per la sua concezione di educazione, impegno, importanza della lingua straniera, ma anche il saper nuotare e sciare.

 Sempre abbigliato con il suo talare e gli stivali di gomma da vero montanaro, esiliato in quella frazione spersa a cui ancora oggi di arriva a fatica.

 Le lezioni senza libri di testi, senza voti, senza banchi l'aula, all'aperto se possibile, la lettura dei giornali, la stretta connessione con il mondo circostante, contadino, povero, affamato.

 Offrire un'opportunità, includere e non disperdere, formare in modo continuo e completo i ragazzi, tutti maschi e di diverse età: rivoluzionario, rosso, scomodo.

 I ragazzi hanno potuto così ancora una volta approfondire una figura interessante del panorama italiano, uno che si dava da fare, che di spendeva per i suoi discepoli, senza lasciarne indietro alcuno.

 Il dibattito su valutazione, verifiche, pagelle, documenti è sempre aperto, acceso e contrastanti le opinioni: la dispersione scolastica è una triste realtà, certi modi di insegnare se non inadeguati certamente da criticare. 

 E la bocciatura?

 Grazie alla professoressa Silvia Pieri che si è prestata a questo interessante approfondimento per il progetto di Educazione Civica "Obbligo o verità " degli alunni della Salvo di Faleria. 



giovedì 26 maggio 2022

MENICA FATATA

  Giovedì alle 21 dalla Luigina.

È l'appuntamento che ci siamo dati tra volontari: mi hanno coinvolta mio malgrado, e ne sono felice.

 Al bar all'aperto intorno ad un tavolo, qualche caffè e un trasgressivo bicchierone di acqua frizzante con limone: i menici e le Fatine, ossia il gruppo che presiede la pulizia e la valorizzazione dei nostri boschi e il gruppo del sorriso alle famiglie in difficoltà.

 C'è da organizzare un evento insieme, per raccogliere fondi, sensibilizzare la popolazione, vivere il territorio. 

 La data è stabilita, vuoi per una tradizione appena nata vuoi perché è il fulcro dell'estate e all'aperto merita ancora di più. 

 Per il luogo c'è da decidere, di camminata preziosa inedita e suggestiva: i percorsi sono diversi, le opinioni contrastanti severe ma giuste, le rimostranze appropriate e fondate. Ci vuole poco per decidere, tanto Lanno ha già scartato qualche opzione troppo sacra e poco profana...

 Meglio puntare al meglio, in alto, in vetta ai desideri siderali, di citazioni dantesche e idee luminose.

 Si cammina, in gruppo: collaborazione, permessi, banchi e punto ristoro, tanto per cominciare.

 Poi il resto, come qualche sorpresa.

 In poco più di un'ora il tutto è stabilito, si rimanda aggiornamento di notizie ad una settimana, sciolta la seduta giusto il tempo per un paio di coni gelato e giro di chiacchiere su figli e scuola. Tanto per cambiare.

 Serata piacevole, belle le persone decise che non si perdono in chiacchiere ma arrivano presto al punto.

 Tenete d'occhio il programma del Paesello per i prossimi tre mesi, ci vedremo spesso. 




domenica 22 maggio 2022

QUELLI CHE DO-MENICA-MMINANO

 Ci sono quelli della Classe '81, Sant'Eutizio co-patrono, ci sono quelli che Runners, il gruppo che sta riscoprendo il piacere di incontrarsi per le strade di campagna di corsa, c'è La Menica di volontari che ripuliscono e valorizzano i sentieri del Cimino. E poi ci sono i soliti volti amici, appassionati, sostenitori, curiosi che prendono parte ad ogni iniziativa di buona volontà. 
 Alla conquista di Roccaltia, più di 700 m s.l.m. dal parcheggio si parte puntuali.
 Ci si arrampica, ci si inerpica, si fatica, si suda, si impreca benevolmente contro il panino della sera prima, ma anche si socilizza, si parla, si ride, si scattano foto, si scambiano opinioni idee progetti.
 Il clima meteo è piacevole, l'ombra del bosco rigenerante, ma la comitiva è ottima: seguiamo Lanno, ascoltiamo Sara, sosteniamo Mariangela, ridiamo con i corridori veri atleti, allenati e per niente in difficoltà, loro.
 La vegetazione è fitta, di un verde intenso, incontriamo una sola sorgente che si conquista dopo una lunga salita scoscesa e un paio di corde a tenere; fresco umido di pozze nel terreno.
 Una bella iniziativa, ancora una volta alla scoperta del nostro vulcanico territorio, insieme di ogni età, professione, peso e altezza: non occorre molto per divertirsi e trascorrere tre ore a pieni polmoni, per un percorso ad anello con un dislivello di più di 300 metri.

 Passo dopo passo, un piede dopo l'altro la Classe '81 tira le somme dell'avventura del Santo, successi e buoni risultati di un anno difficile ma di rinascita della festa; i SoRunners cercano nuovi appassionati da coinvolgere nelle gare in giro per il mondo; La Menica coordina tutti, vigila e supporta chi stenta a salire o teme di cadere. 
 Quante splendide realtà di aggregazione nel nostro Comune, quante azioni a fin di bene si portano avanti, quanti uomini e donne che si rimboccano le maniche e agiscono?
 Bravi tutti al Paesello, nulla da eccepire.






sabato 21 maggio 2022

PARITÀ DI GENERE

  Venerdì di dibattito e discussione in classe, prendendo spunto da un evento che si svolge nella sede centrale: argomento dato, due squadre, punti di vista e argomentazioni, scontro dialettico.

 Il tema è quanto mai vivo e sentito, anche se i nostri alunni sono giovanissimi: parità di genere. Maschio e femmina li creò, dice il Libro. 

Poi? Poi la colpa fu comunque della femmina, dall'inizio proprio. E la femmina deve ancora oggi scusarsi, discolparsi, stare un passo indietro. 

 Parlo della società italiana, ambito ristretto: è vero abbiamo ottenuto grandi risultati nell'educazione, almeno alla bambine viene concesso di studiare fino a quanto vogliono, essere selezionate nei concorsi, accedere a ruoli di comando, ma...

 Le ragazze mi dicono che godono di relativa libertà di movimento, di orario, di spostamento: non è per loro, ma per i maschi che costituiscono comunque un pericolo reale, aggressivo.

 Vestirsi, camminare, truccarsi, piacersi: ancora non è pienamente libera la donna, e non parlo dei commenti per strada, quelli sono il minimo.

 Poco aiuto, mutuo soccorso anche da parte delle altre donne, ammettiamolo.

 Il Capo non si discute, dalla pelata alla panzetta, se è maschio, altrimenti: capelli, trucco, accessori tutto deve essere impeccabile, come il fisico, meglio se asciutto.

 La maternità: una sequela infinita di sensi si colpa prima durante e dopo, se vuoi non vuoi cerchi e poi ammolli il pargolo ad emerite sconosciute che se ne dovrebbero occupare quando tu vuoi rincorrere la carriera. I figli sono di chi? Guai a lasciarli al padre, non sarebbe capace di occuparsene come una madre amorevole. 

 Amorevole? Sai quante crisi di nervi pianti esistenzali hanno sconvolto una madre? Se non è cuoca provetta, se non lava/stira/asciuga, se non consegna quadernoni precisi e tavole di disegni corrette, se non riesce a organizzare il viaggio dei sogni, se non si è accorta del bottone staccato o del grembiulino strappato?

 Il padre/maschio alfa?

 Le donne devono essere perfette in tutto, dalla nascita alla vecchiaia, vivere al fianco del marito, supportarlo, crescere con amore la prole, rivestire un ruolo importante, guadagnare bene, senza cercare scappatoie palestra o altre stramberie che potrebbero attivare lingue biforcute.

 L'uomo? L'uomo è cacciatore, è istintivo, si sa che ragiona con una parte del corpo che si trova...

 Tocca a noi donne cambiare mentalità al mondo, cominciando a lavorare su noi stesse.

 

venerdì 20 maggio 2022

DI FELINI, BAMBINI E ALTRI MOSTRICIATTOLI

 Siamo tornate al Museo della Ceramica della Tuscia di venerdì pomeriggio, di sole e tranquillità nel cortile esterno, tutto a disposizione dei piccoli venuti con i loro accompagnatori ad ascoltarci.

 Quattro siamo a leggere a bassa voce e una a illusttare i soggetti delle ceramiche nelle vetrine, alla ricerca del leone viterbese, dei felini e di altri disegni particolari e affascinanti per occhietti vispi e svegli.

 Il gruppo dei volontari NpL di Viterbo si ingrandisce, entrano nuove voci di esperte, appassionate, professioniste: ci accomuna la passione per la lettura, per gli albi illustrati, per le librerie, per i libri regalati al compleanno...

 Occorrente per un incontro tra generazioni, tra amanti della lettura, tra appassionati di storie animalesche, per piccoli turisti attenti?

Un telo da stendere, un libro e un museo del territorio.

 Se non tenete impegni improrogabili, ci vediamo lunedì 30 maggio, di leggere non c'è mai abbastanza.







giovedì 19 maggio 2022

SALVO IN BUNKER, CON IANNONI

  Uscita didattica di quelle serie e fondamentali per le classi in uscita della secondaria di primo grado del nostro Istituto Comprensivo, il XXV APRILE di Civita. 

 Tutte le terze, i grandi e appassionati, gli studenti di Storia Contemporanea, hanno avuto la ghiotta occasione di visitare il Bunker del Soratte, il monte dalla forma a cresta triangolare che si erge solitario nel territorio falisco a 40 km dalla Capitale. 

 La Storia raccontata dai ragazzi dell'Associazione che dal 2010 sta lavorando alla valorizzazione e musealizzazione di un sito unico nel suo genere in Europa, voluto dal Duce progettato in epoca fascista riconvertito negli Anni '70 e poi abbandonato definitivamente.

 Ci sono gallerie da scoprire, segreti da decifrare, scritte luminescenti da seguire, pagine di diario da leggere, planisferi illuminati, foto d'epoca, date fondamentali che ritornano qui come sul suolo nazionale. 

 Operazione in codice, linea di difesa, ambiente antiatomico: parole chiave degli avvenimenti recenti e purtroppo tornati attuali; quali e quanti attacchi erano possibili negli anni della Guerra, quante persone vivevano in quegli ambienti, quando gli Alleati decidono di bombardare la zona nonostante i civili: gli interrogativi sono tanti, i documenti svelano realtà difficili, ambizioni umane distruttive nei confronti di altri uomini, anche inermi.

 Ambiente ricostruito con dovizia, di forte impatto per i ragazzi: si viaggia nel tempo e nello spazio, dalle bombe a grappolo alla bomba atomica, dai blocchi delle Superpotenze al Centro Operativo per organizzare le Forze Arnate sotto il comando del Presidente della Repubblica. 

 La Storia va conosciuta, studiata e mostrata ai ragazzi: nessun revisionismo, obiettività nel racconto di fatti, ordini, cause e conseguenze,  bello.

 Per tutti, senza distinzione, grandi e piccoli, esperti e neofiti, il Bunker sa affascinare, catturare l'attenzione colpire l'immaginazione. 

 Perché la storia dell'uomo è una sequela di azioni, troppo spesso di sopraffazione, se non addirittura eliminazione sistematica e quasi scientifica del proprio pari.

 I ragazzi hanno apprezzato molto l'immersione, la lezione non frontale né tradizionale, gli spunti di riflessione, la ricostruzione come sorpresa finale.

 Complimenti a chi si dedica alla divulgazione e alla scoperta degli avvenimenti più controversi e dibattuti del Novecento. 






martedì 17 maggio 2022

ACCOGLIENZA: QUELLI DI QUINTA IN SALVO

 Sono arrivati a scuola timidi e in fila, ordinati e un poco timorosi i bimbi di quinta, classe 2011.
 C'erano ad accoglierli sul corridoio esterno i ragazzi di seconda, impettiti ma anch'essi emozionati per il compito assegnato: illustrare, raccontare, spiegare la scuola media.
 Orario, materie e materiale, ambienti, progetti, corsi pomeridiani, recupero, aspetti negativi del passaggio di grado: c'è tanto da evidenziare. Attraverso le parole scelte dagli alunni, i discorsi in lingua, le tavole del progetto di Educazione Civica e delle varie giornate di approfondimento e sensibilizzazione, dalla violenza contro la donna al bullismo, l'incontro scorre piacevole e leggero, quasi si sentono a loro agio i grandi, quasi.
 I bambini hanno ascoltato interessati, hanno posto alcune domande, hanno apprezzato lo sforzo di chiarezza e sintesi della seconda.
 Power point organizzato in modo autonomo, come il discorso per ogni tappa dall'ingresso alla biblioteca,  dall'aula informatica alla classe mai stata così ordinata e luminosa.
 E alla fine tanti applausi per la riuscita efficace e intrigante del lavoro per i grandi che hanno potuto tirare un bel respiro di sollievo, anzi riprendere a respirare.
 Ci piacciono questi incontri di scambio e conoscenza, diventano momenti di socialità e confronto, ma anche una tappa nel percorso degli studenti che maturano.
E i complimenti vanno anche ai piccoli ospiti impeccabili, accompagnati dai loro disponibili insegnanti.






lunedì 16 maggio 2022

FATE NOTTURNE, IDEE CHE BRILLANO

 Non sarei uscita per la terza sera consecutiva neanche a pagamento, ma per le Fatine sì. Mi ha convocata direttamente il Presidente, per una comunione di idee progetti intenti.
 Siamo rimaste a chiacchierare per due ore, senza accorgerci del tempo che passa, della sveglia troppo prossima, della stanchezza della giornata.
 Sedute intorno ad un tavolo, in tutto una decina di donne: cerchiamo idee fattibili e ci ritroviamo a organizzare un calendario di date, luoghi, esperti, esperienze, sensibilità. 
 Si comincia con una data certa, un invito da onorare e ne spunta un altro, poi la prevenzione, i piccoli sofferenti, le visite mediche consigliate,  le passeggiate con le lucciole, le bolle di sapone e gli elastici di prova.
 In effetti, quando ci guardiamo negli occhi, cerchiamo qualcuno a cui parlare che ci ascolti, che si prenda cura della nostra causa, che capisca i nostri batticuore.
 A cosa serva il volontario lo si capisce entrando in questo mondo vasto e articolato: incastrare persone propositi e statuto dell'associazione, raccogliere fondi per un obiettivo preciso, portare sollievo e conforto laddove manca un sorriso o stenta la speranza, rendersi conto che chi ha tanto sofferto tanto ha da offrire, in termini di esperienza passione cuore.
 Siamo rimaste d'accordo per telefonare, informarsi, proporre di passi illuminati, braccialetti stilosi, libri di storie e  polvere di stelle.
 Perché per l'estate manca poco e da fare c'è sempre tanto. Magliette ne abbiamo?

VERDI E BIANCHI DI VIRUS

  Finalmente, partitella fu.

In palestra per le 16:30 in completino ufficiale, quello dal doppio colore, strato, pelle di vero cestista. 

 Il gruppo è nutrito, gli allenatori ci sono, gli spalti sono effervescenti: palestra comunale finalmente gremita di sorrisi, colori, urla di incitamento. 

 I giocatori in campo sono tutti allenati da Daniele Catalani e Fabio Arriga, la differenza sta nella provenienza: Soriano e Ronciglione. 

 Fatto sta che si mischiano i mazzi, amici che diventano avversari, maschi e femmine contro maschi e femmine pari per età non sempre per stazza.

 Si gioca duro, senza sconti sul campo, poi ad ogni pausa si cambia gruppo di tre e di torna in panchina ad aspettare il proprio turno  a commentare le giocate o scambiarsi tattiche vincenti, ad abbeverarsi.

 I grandi frequentano la seconda media, i piccoli la scuola dell'infanzia, ma certo non sono meno concentrati e combattivi: il canestro si conquista.

 Ci si rotola, si perde palla, si sbaglia, ci si rialza, un po' come nella vita, solo che nel gioco di squadra hai sempre qualcuno a cui passare o con cui prendertela, e un secondo tempo per migliorare. 

 E alla fine foto di gruppo.


domenica 15 maggio 2022

IL SANTO, LA PROCESSIONE, LA CLASSE

 Quando il Santo chiama, la Classe 75 risponde.

 È tradizione la processione in notturna del Santo dalla chiesa della Rocca per il centro storico del Paese e noi del '75 abbiamo preso parte al corteo, dietro al Sindaco, al Presidente della Classe 81 organizzatrice, dietro alla banda, con la popolazione.

 Siamo in poche, solo donne e ci salutiamo con slancio, perché nonostante abitiamo in paese è difficile vedersi, incontrarsi e chiacchierare. 

 E già si comincia subito l'aggiornamento dello stato di salute, dei figli, della scuola, del regalo alle maestre, della comunione da festeggiare. 

 Piccoli innocui scambi che generano battute, freddure, rimpianti e qualche sospiro: problemi da affrontare non mancano, grattacapi economici, intemperanze dei pargoli, acciacchi dei genitori: sono passati ben sette anni dal nostro evento, da Raf e dai fuochi, di cui i due incerti di emergenza, un salto all'indietro che ci catapulta agli strozzapreti, come vola il tempo.

 Intanto attraversiamo i rioni, incrociamo le altre classi, salutiamo i nostri coetanei che rimangono ai margini: noi maglietta in spalla e felpa per il freschetto procediamo. 

 Fino ai fuochi dalle piazzette: grazie alla Classe 81 che è riuscita comunque a portare la festa in piazza, a riempire le strade di tradizioni e a non perdere l'occasione di socialità. 

 Noi ci siamo, Francesca Cinzia P e Cinzia U Federica Alessia Rosanna e Alessandra.  Evviva Sant'Eutizio.