Alla conquista di Roccaltia, più di 700 m s.l.m. dal parcheggio si parte puntuali.
Ci si arrampica, ci si inerpica, si fatica, si suda, si impreca benevolmente contro il panino della sera prima, ma anche si socilizza, si parla, si ride, si scattano foto, si scambiano opinioni idee progetti.
Il clima meteo è piacevole, l'ombra del bosco rigenerante, ma la comitiva è ottima: seguiamo Lanno, ascoltiamo Sara, sosteniamo Mariangela, ridiamo con i corridori veri atleti, allenati e per niente in difficoltà, loro.
La vegetazione è fitta, di un verde intenso, incontriamo una sola sorgente che si conquista dopo una lunga salita scoscesa e un paio di corde a tenere; fresco umido di pozze nel terreno.
Una bella iniziativa, ancora una volta alla scoperta del nostro vulcanico territorio, insieme di ogni età, professione, peso e altezza: non occorre molto per divertirsi e trascorrere tre ore a pieni polmoni, per un percorso ad anello con un dislivello di più di 300 metri.
Passo dopo passo, un piede dopo l'altro la Classe '81 tira le somme dell'avventura del Santo, successi e buoni risultati di un anno difficile ma di rinascita della festa; i SoRunners cercano nuovi appassionati da coinvolgere nelle gare in giro per il mondo; La Menica coordina tutti, vigila e supporta chi stenta a salire o teme di cadere.
Quante splendide realtà di aggregazione nel nostro Comune, quante azioni a fin di bene si portano avanti, quanti uomini e donne che si rimboccano le maniche e agiscono?
Bravi tutti al Paesello, nulla da eccepire.
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