Giovedì alle 21 dalla Luigina.
È l'appuntamento che ci siamo dati tra volontari: mi hanno coinvolta mio malgrado, e ne sono felice.
Al bar all'aperto intorno ad un tavolo, qualche caffè e un trasgressivo bicchierone di acqua frizzante con limone: i menici e le Fatine, ossia il gruppo che presiede la pulizia e la valorizzazione dei nostri boschi e il gruppo del sorriso alle famiglie in difficoltà.
C'è da organizzare un evento insieme, per raccogliere fondi, sensibilizzare la popolazione, vivere il territorio.
La data è stabilita, vuoi per una tradizione appena nata vuoi perché è il fulcro dell'estate e all'aperto merita ancora di più.
Per il luogo c'è da decidere, di camminata preziosa inedita e suggestiva: i percorsi sono diversi, le opinioni contrastanti severe ma giuste, le rimostranze appropriate e fondate. Ci vuole poco per decidere, tanto Lanno ha già scartato qualche opzione troppo sacra e poco profana...
Meglio puntare al meglio, in alto, in vetta ai desideri siderali, di citazioni dantesche e idee luminose.
Si cammina, in gruppo: collaborazione, permessi, banchi e punto ristoro, tanto per cominciare.
Poi il resto, come qualche sorpresa.
In poco più di un'ora il tutto è stabilito, si rimanda aggiornamento di notizie ad una settimana, sciolta la seduta giusto il tempo per un paio di coni gelato e giro di chiacchiere su figli e scuola. Tanto per cambiare.
Serata piacevole, belle le persone decise che non si perdono in chiacchiere ma arrivano presto al punto.
Tenete d'occhio il programma del Paesello per i prossimi tre mesi, ci vedremo spesso.
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