venerdì 14 novembre 2014

ESSERE E' RICORDARE

Per questo mio post uso come titolo il sottotitolo del libro presentato oggi in Prefettura, ottimo.
Gli autori sono due giovani intellettuali, che vivono e lavorano a Viterbo, Daniele Camilli, caro compagno di studi classici, e sua moglie Roberta de Vito, che ho avuto il piacere di conoscere proprio in questa occasione.
Primo complimento a Daniele l'aver ringraziato i suoi genitori, presenti in sala, che gli hanno permesso di studiare, loro di famiglia operaia e dotati di licenza elementare. Non mi capita spesso di sentire sottolineate le proprie origini in un contesto alto e istituzionale, ecco perché mi piace Daniele.
Intellettuale l'ho definito e direi a tuttotondo: parte comunque dalla difesa del territorio, dall'attenzione alla vita e alle attività rurali, per poi indagare la realtà e gli sviluppi economici di questa nostra povera provincia.
La memoria, la storia, i fatti e il volerli cancellare con il cemento, dimenticare così il passato, come è possibile?
Ci sono ancora uomini che non si arrendono, che vogliono scoprire la verità, che scrivono e divulgano, dal momento che la parola scritta è ancora un'arma molto forte per fermare progetti avventati o idee malsane, e Daniele è uno di quelli, insieme alla sua compagna di vita.
Alla conferenza erano presenti anche studenti del nostro liceo classico, corsi e ricorsi della storia mi è venuto pensato. Daniele ci è riuscito: ora è lui seduto in cattedra ad illustrare in modo semplice e immediato il suo lavoro, le ricerche d'archivio, le battaglie.
Ho naturalmente acquistato il libro, cercherò di leggerlo in breve tempo, per informarmi su una questione vetrallese che conosco poco e per poterne poi scrivere una buona recensione.






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