"Una donna forte chi potrà trovarla? Ben superiore alle perle è il suo valore. In lei confida il cuore del marito e non verrà a mancargli il profitto. Gli da felicità e non dispiacere per tutti i giorni della sua vita. Si procura lana e lino e li lavora volentieri con le mani. Stende la sua mano alla conocchia e le sue dita tengono il fuso. Apre le sue palme al misero, stende la mano al povero. Illusorio è il fascino e fugace la bellezza, ma la donna che teme Dio è da lodare. Siatele riconoscenti per il frutto delle sue mani e le sue opere la lodino alle porte della città".
Per questo post prendo spunto da una lettura della messa domenicale. Ho letto a casa tutto il brano biblico, tratto dal libro dei Proverbi, perché cercavo conforto in un momento di crisi economica, lavorativa ed esistenziale, di conseguenza.
Ho scelto tanti anni fa di occuparmi in prima linea della mia famiglia, ho pensato di non dedicarmi anima e corpo alla carriera, più o meno alta, per stare sempre vicino ai miei figli, di cui sono estremamente gelosa. Ho sempre creduto nell'educazione familiare, dei nonni e parenti affini, per creare un nido caldo e accogliente, per il cui mantenimento speravo in un lavoro costante e ben retribuito di mio marito e in un'occupazione meno pressante per me.
Invece la storia non mi ha dato ragione.
Intanto per la forte crisi, che strozza i nostri propositi, per la mancata retribuzione e il fallimento da circa due anni a questa parte.
Poi fondamentalmente perché nel nostro Bel Paese rimettersi in gioco una volta creata una famiglia è quasi impossibile.
Invece delle mie capacità e competenze, pesano figli e casa. Sono giudicata inaffidabile, perché la prole è classificata come un ostacolo alla buona riuscita di un lavoro, alla presenza, alla serietà.
Tanti sacrifici di anni di studio buttati?
Non credo proprio, non rinnego la mia preparazione, anzi cerco di valorizzarla ogni giorno, fortemente, con questo blog, con i compiti a casa, con le collaborazioni saltuarie e gratuite.
Intanto però gli altri lavorano, ricompensati e rispettati, io mi devo accontentare di quel che trovo.
Ho fatto la scelta giusta?
L'immagine che ho scelto raffigura Ercole al bivio: l'eroe deve scegliere tra la strada della Virtù e quella della Voluttà.
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