Siamo appena tornate dalla visita annuale di controllo dalla pediatra, tutto nella norma...E menomale!
Quanti sospiri in passato, quanti brividi, perché la mia principessa è stata sempre troppo magra e nella tabella di crescita ha sempre occupato i piani bassi, percentili minimi; che strazio e quanti ulteriori controlli. Invece è solo, beata lei, magrolina, esile, delicata, mingherlina, secca.
Però ormai stiamo recuperando, è iniziata la rivincita.
Rientrare nella norma, questo si cerca nella crescita, nel comportamento, nella condotta, nello studio e quindi nel rendimento scolastico.
Ci allarmiamo se i pargoli non camminano quando lo fanno gli altri, se non parlano prima degli altri e quando spunta il dentino, hai tolto il pannolino?
Poi crescono e vai con la socializzazione, la condivisione, lo stare insieme o il cercare un angolo solitario; il gioco degli altri è sempre più bello, saper costruire con i mattoncini, rimanere seduto ad ascoltare la lettura, controllare i nervetti...
A scuola poi è un continuo confronto, più tra adulti che tra compagni, perché loro che ne sanno del valore del voto? L'importante è arrivare agli obiettivi minimi dell'anno scolastico frequentato, non il prima o il dopo, le capacità si calibrano alla lunga non allo scadere di giugno: non li aspetta la patente, con quale mezzo si arriva va bene, c'è chi va in Ferrari, chi in bici, chi usa il trattore e chi la motoscarpa.
E via con l'adolescenza, le prime cotte, i primi termini sessuali, le esperienze imbarazzanti: noi adulti non siamo mai pronti, loro?
Però il piccoletto che non aveva ancora perso il primo dentino si sentiva diverso dagli altri, invece questa notte non abbiamo dormito nell'attesa della fatina dei dentini, stato attuale adulto rincogli@§.
Comunque sia, in qualsiasi situazione, con qualsiasi esperienza, ne esco malconcia, che vitaccia di soddisfazioni!
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