No, non si tratta della partita della Nazionale italiana di calcio, sto parlando della mia "vita pubblica", del blog e di chi neanche mi saluta.
Non è una positiva sensazione passare inosservata, come trasparente, non essere tenuta in considerazione, proprio no.
Ritrovarsi in un folto gruppo di persone, sola.
E parlo di chi in privato mi invita, mi elogia, mi lusinga, mi ringrazia per la mia dedizione, il mio impegno, la mia tenacia e poi, quando me lo ritrovo davanti, non mi si fila o, detto alla francese, non mi si cag#.
Che nessuno sia profeta in patria è risaputo,
che vince il più forte, è noto,
che "dimmi con chi vai e ti dirò chi sei"
che "meglio puzzare di mer#@ che di povertà"
che mors tua vita mea, sia da preferirsi, d'accordo...
Ma non mi cercate solo per farvi pubblicità: scrivo se e quando voglio, di quel che mi prende mente e cuore.
Non vergognatevi di rivolgermi la parola davanti alle cariche; alcune cariche in verità mi snobbano a giorni alterni e in certi momenti neanche mi guardano, sarà mica per certe mie foto o qualche innocuo commento?
Risolvete i problemi, invece di prendervela con chi li solleva!
Sto seriamente pensando di non occuparmi più del paesello, non ne sono all'altezza elettorale, non ricopro nessun ruolo importante o di spicco, lascio ad altri il piacere di cantare certe meraviglie. Per non rimanerci male passo ad altro materiale, ad altra bellezza, ad altri lidi, chi me lo fa fare?
Scrivere, scrivere, scrivere, testimoniare, partecipare, esserci e poi venir ringraziata con una alzata di spalle!
Sono molto franca, sono super partes e me ne vanto, non sto al gioco di nessuno e questo mio atteggiamento non può che causarmi delusione e amarezza.
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