sabato 2 giugno 2018

2 GIUGNO, LA BANDA

 Il primogenito, membro giovane della banda del paesello, ha appuntamento con il resto dei musicisti al Monumento, in Piazza della Repubblica prima della sirena di mezzogiorno, non possiamo mancare.
 Si festeggia la nascita della nuova Italia, avvenuta solo 72 anni or sono, con il Referendum Istituzionale che ha mandato in esilio la Monarchia in favore della Repubblica: si tratta di Storia, quella che le nuove generazioni studiano sui libri, di cui hanno solo sentito parlare o visto le immagini televisive, andando via via scomparendo tutti i testimoni oculari di allora.
 Mi piace partecipare a queste manifestazioni, intanto perché serve sempre il pubblico, serve portare supporto e un segno di interesse a chi organizza, a chi crede che nulla vada dimenticato. Ci sono il sindaco e un assessore, ma non prendono la parola, tutto viene lasciato ai discorsi del maestro della banda Americo Gorello, che presenta in breve ogni brano interpretato.
 Sono una ventina i componenti del gruppo questa mattina, tra giovani e meno giovani, accomunati dalla musica, dalle note e dalla Storia: ogni volta mi meraviglio della loro confidenza, delle battute, dello stare insieme anche se "anagraficamente distanti", semplicemente bello.
 Il concerto dura poco meno di un'ora, piacevole l'ascolto all'ombra dei pini del giardino: abbiamo attraversato la Storia con la bandiera, il Piave, il vento, Bella ciao, per cantare tutti con l'Inno di Mameli finale, un modo diverso ma non meno importante di ricordare, per non dimenticare quel che è stato e mai dovrà ripetersi.


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