Invece quest'oggi vorrei commentare con voi di un paio di fatti veramente eccezionali, importanti, imperdibili: il risveglio del Rione più antico, quello più scomodo, un po' bistrattato, accantonato negli ultimi tempi perché non funzionale, in salita, avulso dalla vita convulsa quotidiana e anche poco giovanile.
Per il fine settimana invece qualcosa si sta muovendo, anzi più di qualcuno ha organizzato; due eventi e dico due da mettere in calendario: per venerdì pomeriggio un incontro tra amici, conoscenti, avventori, clienti e frequentatori a base di buon cibo e bevande, quello che ormai si chiama apericena.
Si tratta di un magnifico accordo tra i commercianti di due piazzette limitrofe, appena passato l'arco d'entrata al centro storico: piazza Marconi - per tutti piazza Macello - e la fontana Tonna, quella che porta alla chiesa di Sant'Eutizio.
Per sabato pomeriggio invece, due signore hanno organizzato l'apertura del loro nuovo negozio/laboratorio artigianale di pasta fresca; non solo perché sono amiche e compaesane, ma perché sono temerarie e toste, meritano il nostro consenso e il nostro incoraggiamento.
Qualcosa finalmente si muove, soffia un vento nuovo di idee e rinnovamento, di audacia e imprenditorialità, di voler fare oltre che il solito e infruttuoso parlare.
Che non si dica che al paesello non accade mai nulla, che non si cerchino scuse e imprevisti, che non si faccia finta di nulla: bisogna partecipare, esserci, investire nelle nostre piccole e grandi iniziative e attività.
Sono dalla parte del piccolo contro il grande, del paesello contro la città, del negozietto familiare contro la grande distribuzione, del particolare e unico contro il solito e anonimo, per supportare chi ci prova, chi investe, chi crede nelle proprie idee e capacità, chi non lascia morire di tedio, solitudine e inattività il paesello mio.
AD MAIORA
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