Il ritardo era stato causato da un impegno protratto in Senato, in vista di una puntata del nuovo programma e naturalmente ha saputo farsi perdonare: la sala al primo piano della Biblioteca comunale traboccava di partecipanti che sono rimasti fino alla fine, fino all'autografo di uno dei suoi libri.
Roberto Giacobbo, per me il conduttore di trasmissioni televisive un po' fissato con gli Egizi - temevo infatti che si potesse tornare più volte sulle piramidi e i loro tesori - ha parlato ininterrottamente, con termini semplici di tante realtà, viaggi, situazioni anche imbarazzanti che lo hanno visto coinvolto in giro per il mondo.
Ha precisato di essere padre di tre figlie - e una lo ha chiamato in diretta sul cellulare; ha divertito il pubblico con tante battute spiritose sugli inglesi e la loro perfezione linguistica; sulle alci e il popolo che che schifa i funghi porcini; sull'ora della cena degli Scozzesi.
Siamo passati dal Messico alla Grecia, dall'Egitto - immancabile - al corriere delle consegne romano senza colpo ferire, come giusto che sia davanti ad una platea eterogenea, ricordando le parole e le imprese paterne di incoraggiamento, l'Odissea nel Mar Baltico, il meccanismo ritrovato nel mar greco e non poteva mancare l'Inquisizione.
Argomento finale, molto interessante, è stato il DNA con i vari studi e le scoperte: dai topolini, alle scimmie, passando per il maiale e arrivare alla dieta nuova forma di carestia moderna è stato un attimo.
Da prendere come esempio per raggiungere e incuriosire quante più persone possibili, per informare, senza far pesare la propria cultura e la preparazione, per scendere dal piedistallo della Sapienza abbracciato ad un paperotto...
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