Si parcheggia appena fuori le mura, a pagamento e si accede attraverso la porta al centro storico; poche centinaia di metri, comodi: sulla piazzetta si forma un piccolo crocchio in attesa, l'apertura dei cancelli è prevista per le 17:00, un poco di pazienza.
Biglietto d'ingresso 3 euro, i bambini al di sotto dei dodici anni non pagano; si entra in un cortile di terra battuta e a sinistra in un recinto attendono i visitatori una pecorella appena tosata e l'agnellino che a malapena si regge sulle zampe, foto di rito, in posa.
Il giro risulta breve, percorso attraverso il chiostro: si entra e si esce dalle botteghe che racchiudono vari artigiani, chi offre ricotta e formaggio fresco, vino e bruschetta, buoni, tanto che i pargoli si servono più di una volta.
Al centro del chiostro sostano i centurioni accanto al fuoco vivo e ad un grande paiolo, qualche giovane indaffarata marcia aventi e indietro; banchi delle verdure e la Natività in una grande stanza drappeggiata, senza i canonici animali.
Impressione d'insieme buona, per l'architettura del luogo, alcuni particolari degli arredi, la facilità del percorso, anche se non si può entrare con i passeggini, ma certo ci sono varie pecche, come l'illuminazione artificiale e le scarpe da ginnastica ai piedi di tutti i figuranti.
Comunque meritevoli di lode il lavoro, l'impegno e la realizzazione dell'evento: ci si lascia così guidare in un passato che affascina sempre i bambini e li stimola a chiedere e confrontare, per trascorrere un pomeriggio all'aperto tutti insieme e poi si può sempre gironzolare per il centro, tra piazze addobbate, negozi aperti e caffetterie accoglienti
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