Si riuniscono il venerdì pomeriggio, ogni due settimane in biblioteca se possibile, via meet quando è zona proibita.
Il gruppo, composto da tutte donne e il solo Piero, non ha uno statuto scritto o regole ferree, se non quella di scambiarsi idee e opinioni su un testo scelto insieme, leggendo se possibile tutta l'opera, ma c'è chi non riesce neanche a cominciare l'impegno.
Oggi pomeriggio al primo piano della biblioteca comunale eravamo solo in cinque, per problemi e impegni vari degli altri, ma l'incontro è comunque riuscito, abbiamo discusso e ci siamo confrontati su tante tematiche: innanzi tutto ognuno ha un autore preferito, un genere e un modo di affrontare le pagine. Come, dove, quando e quanto? Giallo, thriller, flusso di coscienza, ad ognuno il suo, l'importante però sta nell'assaggiare un po' di tutto per poi, con cognizione di causa, recensirlo, criticarlo, consigliarlo o lasciarlo nel limbo.
Donne, oggi abbiamo affrontato la questione social, foto, cattiverie, invidia, attempate che vogliono sembrare giovani e bellocce che scrivono libri di spessore.
Ecco dove sta il bello degli incontri - e considerate che spesso partecipo senza cognizione di causa e colpevole di non aver portato a termine il compito, insegnante io - il dialogo, i punti di vista, le sensazioni sul protagonista, il trovare un filo che lega tutta la storia o la tigna di non smettere di leggere anche quando non risulta di tuo gradimento per il semplice fatto che gli altri hanno trovato qualcosa di stuzzicante, di sotteso a cui non avevi pensato.
Siamo circondati dai social, dagli ammiratori come dai detrattori, siamo influenzati nel modo di vestire, sorridere, porgerci agli altri, anche i gusti gastronomici sono più reali se qualcuno ce li spiega, ce li mostra, ce li fotografa.
E allora come reagire? Vivere senza, forse; far finta di dissociarci, forse; controllare di sfuggita, scrollare, seguire, rivelare il finale...scegliete voi, basta che se ne parli, perché tutti coloro che condividono social hanno un unico obiettivo, o sbaglio?
Prossimo impegno, a data da decidere ma comunque che rientri nella manifestazione "Il maggio dei libri", il primo libro di una trentenne complessata, stressata, ansiogena o qualcosa del genere, in pratica un esempio per ogni donna di oggi: Camilla Bonardi, Per tutto il resto dei miei sbagli.
Vi aspettiamo, c'è sempre un posto libero in biblioteca!
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